STURM & DRANG

2021.05.30

Images courtesy of Fondazione Prada, Milan
by MUSE

Il titolo della mostra si riferisce alla doppia natura della CGI che, grazie alla sua capacità di creare immagini sia iperealistiche che fantastiche, è in grado di riprodurre perfettamente effetti atmosferici ingannando così la percezione dello spettatore.

Sturm & Drang è un progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Prada e ETH Zürich che esplora pratiche ed esperienze generate da CGI (Computer Generated Imagery). Il titolo del progetto prende ispirazione dal movimento culturale e letterario tedesco della fine del XVIII secolo, caratterizzato da una reazione contro il razionalismo.
In questo caso, Sturm & Drang si riferisce alla doppia natura della CGI che, grazie alla sua capacità di creare immagini sia iperealistiche che fantastiche, è in grado di riprodurre perfettamente effetti atmosferici come le tempeste che, ingannando la percezione dello spettatore, riescono a coinvolgerci emotivamente.
Sturm & Drang comprende una serie di attività di formazione, conversazioni online e un progetto espositivo. La prima fase del progetto, chiamata Sturm & Drang Studio, consiste in un corso universitario online frequentato da185 studenti dell’ETH Zürich, immersi nelle dinamiche dell’industria digitale, oltre ai classici metodi di insegnamento.

Il progetto ha una durata di tre mesi e alterna lezioni rivolte esclusivamente agli studenti e conversazioni pubbliche con la partecipazione di ricercatori e professionisti provenienti da diversi campi della cultura e della produzione digitale come Walt Disney Studios, Artefactory Lab e molti altri.
La fase successiva del progetto prenderà forma nella mostra Sturm & Drang, in programma negli spazi dell’Osservatorio Fondazione Prada a Milano dal 16 settembre 2021 al 17 gennaio 2022 e successivamente alla mostra GTA, ETH Zürich. Come il movimento del XVIII secolo, l’obiettivo finale di questa mostra non si concentra sul prodotto finale, ma piuttosto sulla sua formazione: rivelare i metodi di produzione che stanno dietro questa potente economia dell’immagine.

FOLK SONGS

2025.11.07

La nuova mostra di Richard Prince, Folk Songs, sembra un disco suonato al contrario, una colonna sonora visiva del suo stesso mito. L’artista abbandona la sua ironia elettrica per qualcosa di più intimo, acustico, umano. Bill Powers dà voce a questo capitolo recente, tracciandone il profilo come un ritratto e una playlist di un immaginario inquieto.

JEWELRY

Art Deco Revival

2025.11.06

Van Cleef & Arpels celebra l’eleganza senza tempo in un museo che è esso stesso protagonista. Un viaggio tra epoche e culture, dove l’Art Deco prende vita nel dialogo tra architettura e maestria orafa.

Friedrich Kunath

Aimless Love

2025.11.05

Friedrich Kunath si incontra con Bill Powers in una conversazione che sfuma il confine tra arte e confessione. Il loro scambio diventa un’esperienza nostalgica attraverso ricordi, humor e malinconia, tracciando il terreno emotivo della mostra più personale di Kunath fino ad oggi, Aimless Love.

DANIEL ARNOLD

You Are What You Do

2025.11.04

Con il libro You Are What You Do, nel teatro incessante delle strade di Manhattan, Daniel Arnold dà forma a un racconto di ironia e compassione, dove ogni gesto, ogni volto e ogni ombra contribuiscono a un mosaico che restituisce la città non com’è, ma come si sente.

ISSEY MIYAKE

TYPE-XIII Eugene Studio project

2025.10.27

A Parigi, la collaborazione fra A-POC ABLE ISSEY MIYAKE ed Eugene Kangawa apre una finestra sensoriale tra sperimentazione tessile, installazione e arte della luce, la mostra invita il pubblico ad attraversare superfici che raccontano la memoria e il tempo.