CHRYSALIS

2022.10.06

Text by Lucrezia Sgualdino

Chrysalis è l’essenza di Tyler Mitchell, un’esplorazione profonda della Black culture nell’America del Sud. Una resilienza radiante e piena di energia umana. 

Gagosian presenta al pubblico Chrysalis, la prima personale del fotografo americano, e anche la sua prima a Londra. La fotografia di Mitchell propone una visione utopistica della bellezza della black culture che racchiude in sé grandi desideri e un forte senso di appartenenza. Nella la serie di fotografie esposte decide di immortalare giovani ragazzi dalla carnagione scura immersi nella natura, raccontando delle immagini di armonia e semplicità ma anche di fantasia e immaginazione. L’elemento surreale ritorna nella lente del fotografo che riempie con un velo di magia spiritualità, trasformazione e aspirazione di un’intera cultura. Le donne e gli uomini scattati per il progetto sembrano idealmente divertiti e rilassati, sicuri e sereni, liberi da qualsiasi aspettativa sociale e morale. 

“Collettivamente, questi momenti diventano uno stato psichico immaginativo dell’essere, in cui esistono la radiosità, la resistenza, il contenimento, il comfort e la piena agenzia umana.”

– Tyler Mitchell

L’immagine Chrysalis, che condivide il titolo con la stessa exhibition, vede un uomo al centro, che dorme su un letto avvolto di coperte e protetto da una zanzariera che rimanda alle forme di un baldacchino. Glint of possibility rappresenta invece una figura semi sdraiata in uno pneumatico, che si dondola sul pelo dell’acqua di un lago, in un equilibrio raffigurativo e pratico perfetto. In Treading c’è la testa di un giovane che emerge dallo stesso lago, cercando di rendersi simile ad un mazzo di palloncini che fluttua al centro dell’immagine. Ogni figura scelta e ritratta sembra avere una connessione diretta con l’ambiente che la circonda, che sia terra, acqua o cielo, sembra aver trovato il proprio posto nell’universo infinito di possibilità che ci attorniano. Come quella rappresentazione dell’ambiente rurale come un recipiente artificiale che ritroviamo in Cage. In contrapposizione a questi primi elementi chiari e quieti ci sono invece una serie di fotografie, più piccole anche in dimensioni, in cui fango e acqua torbida prendono il controllo. In The Heart la figura è completamente coperta di fanghiglia, in Tenderly si vedono invece sporche impronte su tavole di legno. Il nuovo linguaggio si unisce in un crocevia di visione concettuale e logica. 

Per maggiori informazioni gagosian.com.

CAGE, 2022.
Tyler Mitchell, Gagosian Davies Street, Sept 2022
FOLK SONGS

2025.11.07

La nuova mostra di Richard Prince, Folk Songs, sembra un disco suonato al contrario, una colonna sonora visiva del suo stesso mito. L’artista abbandona la sua ironia elettrica per qualcosa di più intimo, acustico, umano. Bill Powers dà voce a questo capitolo recente, tracciandone il profilo come un ritratto e una playlist di un immaginario inquieto.

JEWELRY

Art Deco Revival

2025.11.06

Van Cleef & Arpels celebra l’eleganza senza tempo in un museo che è esso stesso protagonista. Un viaggio tra epoche e culture, dove l’Art Deco prende vita nel dialogo tra architettura e maestria orafa.

Friedrich Kunath

Aimless Love

2025.11.05

Friedrich Kunath si incontra con Bill Powers in una conversazione che sfuma il confine tra arte e confessione. Il loro scambio diventa un’esperienza nostalgica attraverso ricordi, humor e malinconia, tracciando il terreno emotivo della mostra più personale di Kunath fino ad oggi, Aimless Love.

DANIEL ARNOLD

You Are What You Do

2025.11.04

Con il libro You Are What You Do, nel teatro incessante delle strade di Manhattan, Daniel Arnold dà forma a un racconto di ironia e compassione, dove ogni gesto, ogni volto e ogni ombra contribuiscono a un mosaico che restituisce la città non com’è, ma come si sente.

ISSEY MIYAKE

TYPE-XIII Eugene Studio project

2025.10.27

A Parigi, la collaborazione fra A-POC ABLE ISSEY MIYAKE ed Eugene Kangawa apre una finestra sensoriale tra sperimentazione tessile, installazione e arte della luce, la mostra invita il pubblico ad attraversare superfici che raccontano la memoria e il tempo.