Steve McQueen
Dia:Beacon, New York
From May 12th until April 1st, 2025
Steve McQueen nasce a Londra nel 1969. Inizia la sua formazione studiando pittura al Chelsea College of Art and Design di Londra. In seguito comincia a dedicarsi al cinema tra il Goldsmiths College e la NYU: influenzato da Jean Vigo, Jean-Luc Godard, François Truffaut, Ingmar Bergman e Andy Warhol, McQueen inizia a realizzare film e cortometraggi. Tutti i suoi film si concentrano su figure maschili vittime di prigioni sociali, fisiche o psicologiche, costantemente a confronto con il tema dell’appartenenza e della solitudine. In occasione di una nuova mostra presso la Dia:Beacon di New York, Sunshine State, McQueen ha creato un’installazione immersiva volta ad esplorare il completo spettro della luce visibile accanto alla presenza di una componente sonora.
Artista e regista, per più di 30 anni ha continuamente indagato le possibilità insite nel cinema – come materiale, come strumento documentaristico e come mezzo di narrazione – dando vita a lavori contemporanei e politicamente incisivi. Utilizzando luci e suoni proiettati, proprio come uno scultore, McQueen colloca i suoi film e video all’interno di installazioni che risuonano su più livelli, andando oltre la cornice convenzionale del cinema. Al Dia:Beacon, l’artista presenta un nuovo lavoro, co-commissionato da Dia e Laurenz Foundation, Schaulager Basel, in cui si basa su esperimenti passati su come la luce, il colore e il suono influenzano e stravolgono la nostra percezione dello spazio, del tempo e di noi stessi. Bass (2024) comprende 60 lightbox montati a soffitto che attraversano l’intero spettro della luce visibile in concerto con una componente sonora. Cambiando colore lentamente, in modo quasi impercettibile, la luce inonda lo spazio sotterraneo, mentre il suono, prodotto interamente con strumenti a basso volume, si riverbera sulle superfici di cemento della galleria, trasformando 30.000 metri quadrati in un ambiente puramente immersivo.
“Attraverso certi film ho visto il mondo: come le persone si innamorano dal Giappone all’Ungheria; come le persone spezzano il pane, in tutti questi Paesi. Mi ha incuriosito come il cinema possa rivelare che all’interno dell’unicità possa esserci l’universalità”.
La mostra si rifà ai precedenti esperimenti di McQueen sulla percezione spaziale. L’installazione Blues Before Sunrise (2012) è stata una trasformazione cinematografica del Vondelpark di Amsterdam, avvenuta attraverso la sostituzione di 275 lampadine che hanno proiettato a intermittenza luci blu per due settimane. Static (2009) è un’opera video che mostra diverse vedute aeree della Statua della Libertà, dando allo spettatore la possibilità di girare intorno al monumento, sia da vicino che da lontano, mentre il fruscio delle pale degli elicotteri si dissolve man mano. Il filmato è presentato su uno schermo bifacciale sospeso, generando molteplici punti di vista su questo simbolo storico. Senza alcuna componente di immagini in movimento, Bass utilizza solo gli elementi strutturali più basilari del cinema – la luce e il suono – per trasformare gli spazi della galleria e offrire un’esperienza che parla sia della nostra storia che di nuovi modi di essere.
“La luce proiettata e la componente sonora potranno essere vissute a un livello incredibilmente corporeo. Si tratta di un’esperienza immersiva che riporterà le persone verso se stesse”.
Per maggiori informazioni diaart.org.