Saint Laurent svela il nuovo capitolo del progetto Self con l’intento di connettere diverse parti del mondo attraverso esposizioni simultanee in 6 città. Per l’occasione, il direttore creativo Anthony Vaccarello ha selezionato personalmente 6 fotografi che si sono dedicati alle esibizioni, mettendo in luce gli gli elementi rappresentativi e il legame profondo che ognuno di essi condivide con la rispettiva città d’esposizione.
L’intenzione del progetto Self è quella di catturare differenti aspetti della personalità e dell’immaginario di Saint Laurent, attraverso una declinazione artistica dei valori fondamentali del brand. La scelta di coinvolgere artisti esterni sottolinea la volontà di dare spazio ad una visione personale nell’interpretare l’individuo e il mondo che lo circonda. Rappresenta una libertà artistica di espressione e creazione, al di là di qualsiasi limite o barriera, secondo prospettive e punti di vista unici e personali. La moda e l’arte rafforzano e alimentano il concetto di diversità, mediante racconti personali, liberi da qualsiasi costrizione.
Le 6 esposizione avranno luogo dal 9 al 12 giugno a Parigi, Londra, New York, Tokyo, Seoul e Shanghai, combinando arte e moda attraverso la sapiente prospettiva di Harry Gruyaert, Olivia Arthur, Alex Webb, Takashi Homma, Daesung Lee e Birdhead.
Harry Gruyaert – Paris
Gruyaert è sempre stato affascinato dagli aeroporti, luoghi che attirano la sua attenzione attraverso giochi di luce, trasparenze e riflessi, segni, frecce, numeri e lettere, che tracciano il percorso; ma soprattutto con effetti delle sovrapposizioni, che creano una forte assenza di punti di riferimento dando allo stesso tempo l’impressione di trovarsi tra due mondi diversi.
Olivia Arthur – London
So not so è una serie di immagini che esplora il rapporto dell’individuo con il proprio corpo, con la propria fisicità riflettendo sull’importanza del contatto. Movimento, interazione e gioco, una scoperta del mondo mediante forme naturali e innaturali. Alle volte il reale può diventare surreale, ed essendo noi corpi e menti pensanti abbiamo il dovere di ricordare sempre ogni nostra forza e debolezza.
Alex Webb – New York
Le vie di ogni città sono piene di colori vivi, geometrie massicce, veli di luce, movimenti e grande diversità. In qualità di street photographer Webb è sempre stato attratto dall’intensità che la vita comunica, incontrata per la prima volta tra l’America Latina e i Caraibi. Al momento della richiesta di Anthony Vaccarello di scattare Los Angeles, ha subito pensato a tre luoghi di cultura: il Pinata District, il Flower District e il Fashion District. L’esposizione sarà quindi un connubio della sua New York e delle vie di Los Angeles, prendendo ispirazione dai suoi lavori passati.
Takashi Homma – Tokyo
La città e la moda. Tokyo è immensa, ogni azione è costantemente influenzata e indirizzata dalla pressione della città. Per gli scatti dell’esposizione Homma ha utilizzato una camera oscura, che ha permesso di accostare la stretta relazione che coesiste nel tempo tra la sua città e la moda.

Daesung Lee – Seoul
Con il passare degli anni il mondo si è fermato, e la natura ci ha restituito tutti i sensi dimenticati. È stata un’esperienza al limite del surreale. Spesso Lee dice di essersi ritrovato a scappare in un immaginario naturale creato nella propria mente per sviare il futuro incerto che si trovava davanti e ringrazia Saint Laurent e Anthony Vaccarello per la totale libertà di espressione creativa.

Birdhead- Shanghai
Questa collaborazione è ispirata alla relazione armonica tra le diverse specie che esistono in natura. Da contorno vi sono il paesaggio urbano, la moda e il corpo insieme a elementi naturali quali nuvole, alberi e pietre. Ogni fotografia esposta è l’originale, realizzata in analogico, e ad hoc per questo progetto, alcune stampe sono presentate in negativo invertito. Anche Birdhead riconosce la grande libertà che il progetto Self concede agli artisti di esplorare il mondo dell’arte e della moda senza sottostare a limiti e barriere.