MANIFESTO

#61

ART NOW

A technical aesthetic

2023.05.24

Visione artistica ed eccellenza tecnica dialogano nei progetti di Rolex presentati alla Biennale di Architettura, in supporto alla cultura, alla sostenibilità e alla trasmissione di conoscenze di generazione e generazione.

 

Perpetual Arts è un ponte tra passato, presente e futuro. È il punto d’incontro tra Rolex e le discipline legate all’architettura, alla musica e al cinema, attraverso le quali celebra la maestria e perpetua il patrimonio artistico. La Maison si impegna a sostenere alcuni degli artisti di maggior talento attraverso il progetto Iniziativa Rolex Maestro e Allievo, che mira a trasmettere le conoscenze da una generazione alla successiva, contribuendo duramente alla cultura mondiale. Il mondo dell’architettura e quello dell’orologeria si intersecano nello spazio dove visione artistica ed eccellenza tecnica convivono, dove la forza del design riflette la passione per la precisione, le prestazioni e l’estetica. Il marchio di lusso dal 2014 sostiene la Biennale Architettura di Venezia, a dimostrazione dell’armonia tra forma e funzione e dell’importanza della disciplina nella nostra vita. The Laboratory of the Future è il nome della diciottesima edizione dell’evento, curato quest’anno dall’accademica ed educatrice ghanese Lesley Lekko che per la prima volta pone al centro dell’attenzione l’Africa. I partecipanti, di cui la maggior parte di origine africana, si impegnano per la neutralità carbonica, trattando al tempo stesso la questione della decolonizzazione e quella della decarbonizzazione, sperando in un futuro più ecologico e sostenibile. “L’Africa è il laboratorio del futuro” afferma la curatrice, che organizza la grande mostra come un vero e proprio laboratorio dove i professionisti possono estrapolare modelli dalle loro pratiche artistiche contemporanee per identificare un percorso a beneficio del pubblico. 

International Architecture Exhibition of la Biennale di Venezia, Rolex Pavillon.

Con il suo intervento, Rolex incoraggia l’eccellenza artistica e la trasmissione delle conoscenze, dando un contributo duraturo alla cultura mondiale. 

Il Padiglione Rolex ha un design efficace e distintivo che permette di essere riconosciuto subito dall’esterno: la struttura ricorda l’iconica lunetta zigrinata visibile su diversi orologi, sottolineando la convivenza continua ed equilibrata tra orologeria e architettura. Il legame tra il marchio e gli architetti di fama mondiale prosegue da anni, sia nell’ambito dei progetti dei propri edifici, sia in relazione alla trasmissione della conoscenza ai lavoratori di domani. Materiali, artigianato e artigiani è la prima delle tre sezioni di cui è composta la mostra: mette in risalto i materiali utilizzati da Rolex, dando l’opportunità ai visitatori di vivere un’esperienza sensoriale alla scoperta dell’eccellente marmo travertino, dello stucco e del vetro, prodotti nei pressi della città di Venezia. Alcuni video sono presentati per illustrare il lavoro degli abili artigiani che trasformano il materiale grezzo in superfici e oggetti pregiati. La seconda sezione, Rolex Melbourne – Un futuro sostenibile per un edificio art déco, pone l’attenzione su un progetto di ristrutturazione dell’edificio Centenary Hall, a Melbourne, che ospita la filiale australiana del marchio. La Maison dimostra come sia possibile salvaguardare uno stabile storico e al tempo stesso migliorarne le prestazioni ambientali: l’architetto Peter Miglis dello studio Woods Bagot ha riportato l’immobile al suo splendore originale, esprimendo personalità distintiva e know-how artigianale, senza compromettere l’integrità estetica della facciata e degli interni.

Rolex Architecture, Centenary Hall in Melbourne.

Per Rolex la sostenibilità è al centro tanto nella produzione dei suoi orologi quanto nella costruzione dei propri edifici, diventando una fonte d’ispirazione nel mondo intero per il suo impegno a favore della tutela del pianeta. Due progetti simili – non esposti alla Biennale – esprimono in modo significativo l’interesse del marchio per l’ambiente: a Dallas, in Texas, l’architetto giapponese Kengo Kuma ha progettato l’edificio della Maison creando una serie di terrazze piantumate in ognuno dei sette piani, sviluppando un design innovativo e sofisticato; a New York invece Sir David Chipperfield si sta dedicando allo sviluppo di una torre di venticinque piani, sede di Rolex USA, composta da volumi sovrapposti e frastagliati per ottenere la certificazione LEED Platinum, il massimo livello di certificazione ambientale e sostenibilità dei consumi energetici.

Rolex Architecture in Dallas.
Rolex Architecture, Centenary Hall in Melbourne.
International Architecture Exhibition of la Biennale di Venezia, Rolex Pavillon
Rolex, Materials, Crafts and Artisans.

La mostra illustra il legame di Rolex con gli architetti di fama, sia nell’ambito dei progetti dei propri edifici sia in relazione alla crescita degli architetti di domani. 

La terza sezione, Retrospettiva dell’Iniziativa Rolex Maestro e Allievo nell’Architettura, celebra i vent’anni dell’omonimo programma: sostenere gli architetti di domani abbinando i giovani artisti a grandi maestri nelle varie discipline per un periodo di mentoring e di collaborazione creativa. La mostra ripercorre la storia del progetto che riflette l’impegno del marchio nella trasmissione delle competenze tra generazioni, esponendo i lavori delle coppie che vi hanno preso parte nel corso degli anni. La scena è dedicata in particolare a sei Maestri-Allievi che sono riusciti a sviluppare un lavoro proficuo, basato su nuove dimensioni, intuizioni ed affinità; gli architetti di fama partecipanti, fra cui Sir David Chipperfield, Kazuyo Sejima, Alvaro Siza e Peter Zumthor, incoraggiano i giovani a coltivare il loro talento per per un mondo più sostenibile. L’ultima coppia, composta da Sir David Adjaye e Mariam Issoufou Kamara, si impegna nel progetto di un nuovo centro culturale nella capitale del Niger: in una città del deserto, gli abitanti ambiscono ad un posto dove potersi rilassare e che, al tempo stesso, possa riflettere le tradizioni locali. La costruzione soddisfa le necessità della popolazione, è al servizio della comunità ed è realizzata con materiali semplici, accessibili e realizzati in loco, oltre che appropriati dal punto di vista ecologico. La coppia, di origine africana, vuole sottolineare l’importanza e la ricchezza del continente, proponendo al pubblico un nuovo tipo di architettura in grado di riflettere l’identità dell’Africa. Rolex sviluppa un forte legame tra l’arte dell’orologeria e l’architettura, intensificando l’equilibrio tra visione estetica e tecnica, con lo sguardo sempre volto verso l’attenzione e la cura dell’ambiente. 

 

 

Per maggiori informazioni rolex.org.

Sir David Adjaye and Mariam Issoufou Kamara.

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