MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

FIVE WAYS TO SEE

2024.06.10

Testo di MUSE Team

Attraverso linee chiare e colori solidi, La nuova serie di dipinti di Emily Ludwig Shaffer offre una riflessione su come le donne occupino spazi concreti e simbolici.

Emily Ludwig Shaffer: Five Ways to See
Peres Projects, Milan
7 June – 23 August 2024

 

 

 

Attraverso una nuova serie di otto dipinti, Emily Ludwig Shaffer sfrutta la sua peculiare estetica hard-edge e il senso architettonico della composizione per presentare il potenziale sensoriale della pittura. La chiarezza delle linee, la solidità dei colori, i vellutati strati di pittura e le pennellate impercettibili danno forma a una singolare interpretazione di un tropo della storia dell’arte: la rappresentazione pittorica e allegorica dei cinque sensi. Anche se in modo più indiretto, questo nuovo corpus contribuisce anche alla riflessione che Shaffer persegue sul modo in cui le donne occupano gli spazi, sia concreti che simbolici. La storia dell’arte e il giudizio estetico, sottilmente citati in Developing Taste, sono intrecciati con le gerarchie dei sensi: fortemente intrise di valori di genere, come sostenuto da teoriche femministe come Griselda Pollock e Julia Kristeva, queste gerarchie hanno giocato un ruolo nella graduale invisibilizzazione delle donne artiste fin dal primo Rinascimento. Per mezzo dell’utilizzo dei sensi, Shaffer, il cui lavoro fa spesso riferimento ad arti e mestieri tradizionalmente associati alle donne, approfondisce la sua ricerca sul modo in cui le donne si esprimono esteticamente e artisticamente, lasciando spazio alla condivisione di nuovi modi di vedere.

Sound, 2024. In the top image: Sight, 2023.

“Le donne nella maggior parte dei miei dipinti non hanno la bocca. Per me questo deriva dal desiderio di avere forme femminili astratte, più generiche e simboliche rispetto a volti specifici”.

– Emily Ludwig Shaffer

Partendo dalla lunga ricerca di Shaffer sul rapporto tra corpi e spazio, Touch, Sound, Smell, Taste (tutti del 2024) e Sight (2023) – cinque dipinti di grande formato – costituiscono il nucleo dell’esposizione in mostra alla Peres Projects di Milano. Queste opere trascinano lo spettatore in spazi domestici e semichiusi che appaiono contemporaneamente illusionistici e surreali. Sperimentando diverse scale in Taste o superfici materiche in Touch e Sight, i dipinti coinvolgono il corpo dell’osservatore, invitandolo ad avvicinarsi per osservare i minimi dettagli delle composizioni o, al contrario, ad allontanarsi per apprezzare le opere nella loro interezza. Il più delle volte, i dipinti sono popolati dalle tipiche figure di pietra, iconiche della sua produzione; tuttavia, anche quando non sono abitate, le opere non sono mai disabitate: un paio di scarpe lasciate sotto un tavolo, o un pasto servito in una sala da pranzo in miniatura fungono da sostituto dei corpi assenti e da riferimento per lo spettatore che entra nell’immaginario dell’artista. Mentre le superfici lisce, le forme affilate e le strutture assonometriche avvicinano il suo lavoro a un’estetica modernista e, in una certa misura, digitale, Shaffer esplora spesso tradizioni artistiche e artigianali pre moderne. Five Ways to See trae ispirazione da La Dame à la licorne (La Dama e l’Unicorno, 1500 circa): un arazzo polittico del tardo Medioevo che raffigura i cinque sensi in stile millefleur, tipico dell’arte tappezziera europea del XV Secolo. L’interesse dell’artista per le opere medievali non è una novità: Le Livre de la cité des dames (La città delle dame, 1405 circa) di Christine de Pizan, ad esempio, ha ispirato la sua mostra personale del 2022 a Berlino.

Touch, 2024.

“Per ora, mi sembra importante che se decido di rappresentare una figura, sia una forma femminile”.

 

– Emily Ludwig Shaffer

Questi riferimenti informano dipinti che mettono in discussione l’approccio razionalista al mondo ed alla sua rappresentazione, ad esempio attraverso prospettive distorte, che trovano spazio in opere pregne di mistero e ambiguità. Così come La Dame à la licorne include un sesto enigmatico pannello intitolato Mon seul désir (Il mio unico desiderio), che si suppone raffiguri un sesto senso, la nuova serie di Shaffer propone la sua interpretazione di questo senso aggiuntivo attraverso le opere Millefleurs, The Neighbor’s Way e Developing Taste (tutte del 2023). Questi tre quadri di taglia minore sono estensioni dei dipinti più grandi e catturano immagini emerse spontaneamente nella mente dell’artista, mostrando il suo senso di intuizione. In definitiva, Five Ways to See celebra una percezione multisensoriale, incarnata, e soggettiva dell’ambiente, attingendo ai ricordi personali di Shaffer. Uno di questi ricordi particolarmente caro all’artista è il concerto di pioggia battente e uccelli canori sentito durante una tempesta in Inghilterra raffigurato in Sound. Intuitiva e organica, la resa dei sensi è infusa di giocosità, evidente in opere come Taste e The Neighbor’s Way, dove le strutture architettoniche rievocano quelle di una casa di bambole. Questo legame con l’infanzia è significativo, perché l’artista descrive come abbia riscoperto il mondo attraverso gli occhi e le esperienze fisiche di un bambino da quando è diventata madre nel 2021. È infatti attraverso il corpo e i sensi che si fa la prima conoscenza del mondo e la mostra invita a riconnettersi con la percezione sensoriale come forma incarnata di coscienza.

Developing Taste, 2023.
VIEW FROM THE EXHIBITIONS "FIVE WAYS TO SEE" AT PERES PROJECTS IN MILAN, ITALY.

Per maggiori informazioni peresprojects.com.

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