MANIFESTO

#62

NEW MODERN REALISM

OBJETS NOMADES

2023.04.20

Text by Lucrezia Sgualdino

Louis Vuitton pensa a tre progetti distinti, ma legati da una visione comune. Idee che si sviluppano a partire dai concetti di bellezza, stupore, meraviglia, e savoir-faire.

La Maison francesce sceglie ancora una volta Palazzo Serbelloni per presentare le sue nuove collaborazioni di design in occasione del Salone del Mobile 2023. La residenza settecentesca dallo stile neoclassico diventa la cornice perfetta per un dialogo tra passato e futuro, tra esistente e innovazione, che evidenzia il carattere atemporale degli elementi presentati. Gli Objets Nomades sono in completa evoluzione, legati al concetto del viaggio tanto caro a Vuitton. Ogni anno si arricchiscono di nuovi nomi del design che riflettono in maniera unica e personale sull’artigianato e sui valori del brand, lavorando con i grandi classici del design della Maison e riproponendoli in un’ottica presente e personale.

Nomadic Pavilion, Theverymany STUDIO, Marc ForneS.

La veste futuristica del progetto prende forma dal cortile del Palazzo, con il Nomadic Pavilion, una struttura colossale in acciaio argentato, intrigante e irresistibile, progettata dallo studio Theverymany dell’architetto Marc Fornes. Un’architettura che sembra catapultata dal futuro, e che innesca direttamente un confronto con la storia. Dal 2012, anno di debutto della collezione Objets Nomades, ad oggi, sono stati presentati 60 pezzi firmati da celebri nomi del design internazionale. Gli 11 nuovi oggetti pensati per l’occasione comprendono mobili e oggetti creativi di vario genere, e vedono alternarsi il lavoro di Atelier Biagetti, Atelier Oi, Marcel Wanders, Raw Edges, Studio Campana, Studio Louis Vuitton e Zanellato/Bortotto in sofisticate lavorazioni degli oggetti iconici della Maison applicati ad un contesto interior volto al futuro. La lampada Flower Tower di Atelier Biagetti è una colonna composta da bolle di vetro a forma di fiore, creativa e luminosa, tanto da sembrare magicamente fluttuante in giochi di luci e ombre. Atelier Oi presenta invece quattro oggetti differenti: Chandelier, una scultura di pelle e luce con cinghie bicolore in torsione che creano volume e prendono forma grazie a cerchi di metallo; Quetzal è invece un oggetto decorativo di grande dimensione, espressione dell’elegante idea del volo grazie ad un piumaggio applicato e composto da vivaci colorazioni di pelle; la lampada a sospensione Piva è invece un’ode alla meraviglia di luce e colore in continua evoluzione, è realizzata con elementi di vetro smerigliato alternati a una serie di “piume” di pelle; gli Origami Bowls sono oggetti d’arte pratici e ingegnosi, ognuno plasmato da un unico pezzo di pelle abilmente ripiegato a creare forme tridimensionali. Le due sedute Binda sono invece risultato del lavoro dei designer inglesi Raw Edges, diventando oggetti scultorei e imponenti, ispirati alle linee curve di una pallina da tennis. La regolarità arrotondata del design è accentuata cromaticamente dalla pelle lucida esterna e dal morbido velluto delle sedute. La celebre Cocoon di Campana è presentata quest’anno in un’inedita veste “disco ball”, rivestita da un mosaico argentato a specchio, in linea con il divano Bomboca che si presenta come una scultura abbagliante dall’effetto metallizzato. Lo Studio Louis Vuitton firma invece la Flower Carafe e il Twist Glass, realizzati a mano da artigiani veneziani e lavorati in forme fluide che si sviluppano in una spirale con la base a forma di fiore Monogram; i nuovi Bookend, in marmo e alluminio, sono pensati per essere combinati tra loro. Gli italiani Zanellato/Bortotto presentano il Basket Table, con tre fasce orizzontali di pelle intrecciate in una struttura metallica a nido d’ape, sovrastato da un piano in pietra lavica smaltata e riflettente. 

COCOON AND BOMBOCA, CAMPANA.

Altra anteprima mondiale presentata a Milano per l’occasione è la collaborazione con il designer australiano di fama internazionale Marc Newson, che rielabora sapientemente il tradizionale baule da viaggio rigido Louis Vuitton in uno spazio elegante per riporre gli oggetti più preziosi. Ha un rivestimento in tela Monogram e al suo interno presenta 19 cubi metallici rivestiti in pelle, alcuni con scomparti segreti. Il Cabinet de Curiosities è realizzato in edizione limitata e in 40 pezzi al mondo, impiega infatti diverse centinaia di ore di costruzione e circa cinquanta passaggi totali. L’aspetto artigianale e lo stesso processo di realizzazione fanno pensare ad ogni elemento come un’opera d’arte, una vera scultura, un oggetto poetico.

 

 

La collezione Objets Nomades e il Nomadic Pavilion saranno esposti a Palazzo Serbelloni in Corso Venezia 16, dal 19 al 23 aprile, dalle 10 alle 20. 

Il Cabinet de Curiosities sarà esposto nel Giardino di Palazzo Serbelloni in Via Melegari 3, con ingresso su appuntamento dalle 10 alle 14, su louisvuittton.com. 

Cabinet de Curiosities, MARC NEWSON.
Cabinet de Curiosities, MARC NEWSON.
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