Lo stesso Ghesquiere ha usato la parola “dee” per definire le supereroine che hanno sfilato sotto un tramonto mozzafiato al The Salk Institue di San Diego, considerato uno dei centri di ricerca più importanti al mondo, come testimoniano i contributi dei suoi scienziati nello studio dei vaccini anti-Covid.
L’edificio brutalista, progettato nel 1965 dall’architetto Louis Kahn, è anche uno dei luoghi più spettacolari della costa occidentale degli Stati Uniti, un posto magico dove il sole splende in tutta la sua luminosità e, incontrandosi con l’acqua scintillante, trasforma tutto ciò che tocca in oro.
“Qui durante il giorno la luce cambia continuamente, perciò volevo creare dei capi che ne riflettessero i movimenti e i riverberi”, afferma il designer alla fine della sfilata. “Per farlo, ho lavorato su metalli come il bronzo, l’argento e l’oro in un modo che non avevo mai sperimentato prima”.
“Come i nomadi si spostano alla continua ricerca di qualcosa, così credo che le persone oggi vadano cercando una loro individualità, un modo per esprimere se stesse. Noi stilisti proponiamo, suggeriamo, ma nella moda non esistono più diktat. È in virtù di questa libertà che ora esprimere se stessi è tanto importante”.
In questa occasione Ghesquiere ha osato più che mai, rompendo i codici vestimentari e creandone di nuovi, complessi e mai visti prima.
Look fluidi che fluttuano tra la sabbia e le scogliere, dove i tessuti e gli ornamenti metallici riflettono il sole al tramonto; jacquard, seta, pelle e tweed creano l’illusione di una palette metallica e brillante.
La forza delle nomadi amazzoni di Vuitton viene potenziata da top a scudo strutturati, capi drappeggiati e cinture di pelle strette in vita che segnano la silhouette. I crop top si alternano a voluminosi abiti avvolgenti e statuari, mentre lunghe fasce di lino avvolte intorno alla testa e su tutto il corpo fungono da protezione per queste guerriere.
Gli accessori sono audaci quanto gli abiti, i desert boots si mescolano a scintillanti stivali sopra il ginocchio e a sneakers con le catene.
Gli occhiali da sole a maschera specchiata contribuiscono a trasportarci in una dimensione utopica, così come i look di chiusura, straordinari e letteralmente fantastici, l’apice della creatività: tre giacche destrutturate con massicci colletti scolpiti e lucenti forgiati sopra maniche “tentacolari”, che ricordano vagamente il delicato movimento delle meduse in mezzo al mare.
“Penso che tutti noi abbiamo attraversato varie difficoltà negli ultimi due anni, ma adesso ci troviamo in un momento in cui vi sono molte possibilità, e io credo di fare la mia parte. Mi sento molto libero”.