Il direttore creativo della maison Nicolas Ghesquière porta in passerella la collezione Cruise 2022 e sceglie come location la città di Cergy-Pontoise, che nasce dall’unione di due città e dove nel 1980 Dani Karavan, artista israeliano, ha costruito l’Axe Majeur, una scultura monumentale che si sviluppa per tre chilometri e partendo da Place de la Concorde, attraversa gli Champs Elysées e arriva fino alla Défense.
Ho deciso di far sfilare la collezione sull’Axe Majeur di Karavan mentro ero in California a disegnare la collezione. In un certo senso, ho pensato che quell’architettura utopistica potesse costruire un landscape futurista alle porte di casa.
L’installazione utopica e modernista crea un ambiente dove spazio e tempo entrano in relazione con gli elementi naturali di acqua, luce, vento, sabbia, cemento, pietra e acciaio, creando un momento sospeso, un ideale. L’architettura simboleggia l’unione tra il centro della città alle periferie satellite. Basandosi su questo collegamento geografico, la sfilata si pone come ponte che combina estetiche orientali e occidentali in modo da annullare le differenze nel nome dell’accettazione delle diversità. Ghesquière lo fa usando le forme e i volumi degli abiti, mettendo una cappa ampia e corta su una minigonna o facendo svolazzare un caftano plissettato su una gonna in pelle.
La collezione continua con cappottini metallizzati con le tasche di vernice e abiti a trapezio portati con stivaletti, ci sono i vestiti da cocktail a balze fatti di neoprene colorato, ci sono le illustrazioni che ricordano i fumetti di fantascienza anni Settanta. I dettagli densi e le forme decise della collezione esprimono la sua premessa di immaginare orizzonti senza confini. Come le uniformi di una banda, la collezione sfila in una parata energica e gioiosa.
Un insieme di sguardi fieri avanzano dritti. Sono l’immagine dell’armonia in un ambiente vicino eppure così lontano, senza frontiere e aperto all’avventura.