La preziosa danza di Van Cleef & Arpels

2023.10.11

Van Cleef & Arpels, Maison di Alta gioielleria e orologeria, ha dimostrato la sua unicità nel legame sempre più stretto con l’arte della danza. Il balletto, fonte di ispirazione, infonde la sua aura di grazia alle creazioni della Maison, come le iconiche silhouette di figure femminili, sempre permeate di delicatezza e vitalità.

È un passo a due creativo quello tra Van Cleef & Arpels e la danza, messo in scena in occasione della mostra nella boutique di Via Condotti a Roma, fino al 4 Gennaio 2024. Un sodalizio sancito dalla collaborazione con il Romaeuropa Festival durante il quale la maison francese promuove “Dance Reflections by Van Cleef & Arpels”, iniziativa a favore del panorama coreografico contemporaneo. Un’esperienza unica per esplorare il legame tra l’arte della danza e l’Alta gioielleria grazie agli oggetti preziosissimi esposti in boutique. È negli anni Venti che il fondatore Louis Arpels, appassionato di balletto e solito accompagnare il nipote all’Opéra Garnier, iniziò a pensare alle prime spille Ballerina, create poi nel 1941 per celebrare questo forte interesse. Divenendo iconiche per la Maison, la loro rappresentazione evolve negli anni dando vita a figure stilizzate che coniugano altre fonti d’ispirazioni, come la spilla Dentelle del 1984, o le spille Tourbillon del 1948 composte da tre elementi dall’effetto a spirale che ricordano fluenti tutù visti dall’alto. Il diamante centrale, intorno a cui si avvolgono gli elementi, suggerisce il corpo della ballerina, esaltando il ritmo e il movimento. Inoltre le spille sono da sempre oggetti personali emblematici, sul quale proiettare sentimenti affettivi e intimi che, con la leggerezza e il virtuosismo artigianale di Van Cleef & Arples, divengono creazioni preziose e fluttuanti come delle ballerine mentre dispiegano la gonna in un saluto volto al pubblico.

Spilla Ballerina Camille. White gold, yellow gold, emeralds, yellow sapphires, diamonds.

È ancora negli anni Venti che la Maison si distingue nella realizzazione di oggetti preziosi come il portacipria in mostra che raffigura una scena del balletto Il lago dei cigni, come indica l’incisione “Le Lac des Cygnes Acte II”. Una ballerina in diamanti, scolpita ad altorilievo, appare al centro di un decoro inciso, mentre si esibisce davanti ad altre silhouette femminili e un castello che sorge da una foresta incantata. È ritratta in movimento, con le braccia aperte e il corpo flesso, mentre sullo sfondo, diamanti dal taglio rotondo costellano il cielo evocando le stelle. Le ballerine di Van Cleef & Arpels riflettono tutte le influenze culturali incontrate dalla Maison dal 1906 fino ad oggi, molti dei costumi infatti riprendono l’estetica delle isole del Pacifico e dell’Oriente.

Portacipria "Lac des Cygnes", 1946.

“Amo il colore e la bellezza delle pietre preziose, ed è incredibile constatare come il nostro laboratorio di costumi abbia potuto avvicinarsi così tanto alla qualità delle vere pietre, che ovviamente erano troppo pesanti per essere indossate dai ballerini.”

– George Balanchine, cofondatore New York City Ballet

L’incontro tra Claude Arpels – nipote di Louis Arpels – con il famosissimo coreografo George Balanchine, cofondatore del New York City Ballet, consoliderà definitivamente un progetto florido d’intenti, infatti il dialogo tra i due vede nascere un balletto inedito dal nome Jewels, un trittico che dedica ciascuno dei suoi atti ad una gemma e a un compositore: Gabriel Fauré per Emeralds, Igor Fëdovorič Stravinskij per Rubies e Pëtr Il’ic Čajkovskij per Diamonds. Sull’esempio dell’incontro tra Claude Arpels e George Balanchine, nel 2012 ha inizio una nuova collaborazione con Benjamin Millepied. Già primo ballerino del New York City Ballet e fondatore della compagnia L.A. Dance Project, nel corso della sua carriera ha interpretato il balletto Rubies, uno dei capitoli di Jewels. È cosi che la storia di Van Cleef & Arpels ha cominciato, senza mai smettere, a misurarsi con la danza e con le sue suggestioni, trovando sempre figure artistiche interessate all’arte gioielliera della Maison. La danza fa il suo ingresso anche nella collezione più recente di orologeria Cadrans Extraordinaires con due novità: gli orologi Lady Danse e Lady Danse Duo che rappresentano due momenti molto emozionanti per gli artisti, l’entrata in scena e lo spettacolo stesso. I diamanti, incastonati sui quadranti e intorno alle casse, sono scelti in base ai criteri più rigorosi: D, E o F per il colore, IF o VVS per la purezza. Risplendendo sull’oro bianco, donano alle creazioni una viva lucentezza. La ricerca di eccellenza di Van Cleef & Arpels si esprime nel meticoloso lavoro di selezione e abbinamento delle materie effettuato dagli esperti gemmologi, che scelgono le pietre preziose e ornamentali in linea con i rigorosi criteri della Maison, ma è soprattutto l’attitudine collaborativa e ispirazionale intrinseca nell’heritage di Van Cleef & Arpels ad essere di primaria importanza, un forte nucleo creatore capace di rinnovarsi e allo stesso tempo stupire nel corso dei decenni.

Spilla Ballerina Albertine. White gold, rose gold, rubies, diamonds.
Spille Tourbillon, 1948.
Portacipria Raymonda, 1945.
Spilla Dentelle, 1984.

“Queste collaborazioni, questi incontri tra discipline, sono sempre una grande fonte d’ispirazione per noi. Alimentano la nostra creatività e creano dei ponti tra forme d’arte differenti.”

– Nicolas Bos, CEO di Van Cleef & Arpels

Van Cleef & Arpels e la danza: un passo a due creativo è in mostra fino al 4 Gennaio 2024, presso la boutique Van Cleef & Arpels in Via Condotti, Roma.

FOLK SONGS

2025.11.07

La nuova mostra di Richard Prince, Folk Songs, sembra un disco suonato al contrario, una colonna sonora visiva del suo stesso mito. L’artista abbandona la sua ironia elettrica per qualcosa di più intimo, acustico, umano. Bill Powers dà voce a questo capitolo recente, tracciandone il profilo come un ritratto e una playlist di un immaginario inquieto.

JEWELRY

Art Deco Revival

2025.11.06

Van Cleef & Arpels celebra l’eleganza senza tempo in un museo che è esso stesso protagonista. Un viaggio tra epoche e culture, dove l’Art Deco prende vita nel dialogo tra architettura e maestria orafa.

Friedrich Kunath

Aimless Love

2025.11.05

Friedrich Kunath si incontra con Bill Powers in una conversazione che sfuma il confine tra arte e confessione. Il loro scambio diventa un’esperienza nostalgica attraverso ricordi, humor e malinconia, tracciando il terreno emotivo della mostra più personale di Kunath fino ad oggi, Aimless Love.

DANIEL ARNOLD

You Are What You Do

2025.11.04

Con il libro You Are What You Do, nel teatro incessante delle strade di Manhattan, Daniel Arnold dà forma a un racconto di ironia e compassione, dove ogni gesto, ogni volto e ogni ombra contribuiscono a un mosaico che restituisce la città non com’è, ma come si sente.

ISSEY MIYAKE

TYPE-XIII Eugene Studio project

2025.10.27

A Parigi, la collaborazione fra A-POC ABLE ISSEY MIYAKE ed Eugene Kangawa apre una finestra sensoriale tra sperimentazione tessile, installazione e arte della luce, la mostra invita il pubblico ad attraversare superfici che raccontano la memoria e il tempo.