KINDS OF KINDNESS

2024.06.05

Testo di MUSE Team

Il nuovo film di Yorgos Lanthimos è un trittico di favole che segue la vita di un uomo che cerca di prendere il controllo della propria vita, un poliziotto allarmato dal ritorno di una persona scomparsa e una donna destinata a trasformarsi in una prodigiosa guida spirituale.

Kinds of Kindness, il nuovo film di Yorgos Lanthimos, è una favola in tre atti: un uomo senza scelta che cerca di prendere il controllo della propria vita; un poliziotto preoccupato dal fatto che la moglie scomparsa in mare sia tornata e sembri un’altra persona; e una donna determinata a trovare una persona specifica con una speciale abilità, destinata a diventare un prodigioso leader spirituale. Nel corso degli anni il film ha assunto diverse forme narrative, evolvendosi infine in un’antologia: “Avevamo iniziato con una storia, ma mentre lavoravamo ci siamo resi conto che sarebbe stato interessante fare un film con una struttura diversa da ciò che avevamo fatto prima,” spiega Lanthimos. “Identificando le storie successive, volevamo mantenere un filo tematico, in modo che sembrasse tutto appartenere allo stesso insieme

Margaret Qualley, Jesse Plemons and Willem Dafoe in Kinds of Kindness. In the top image: Willem Dafoe, Jesse Plemons and Hong Chau.

“Con un’antologia, porti con te quello che hai pensato dalla prima storia alla successiva. È più complesso e più coinvolgente. Persone diverse identificano temi diversi, il che è estremamente interessante”.

– Yorgos Lanthimos

Nella prima storia, Plemons interpreta Robert, un diligente impiegato la cui routine è dettata e controllata – dai pasti fino alle attività sessuali – dal suo capo, Raymond (Willem Dafoe). Strani regali da parte di Raymond nei suoi confronti lasciano il posto a richieste ancora più strane, ma la dedizione al limite del romanticismo di Robert nei confronti del suo capo paternalista garantisce un tortuoso dilemma morale: anche grazie alla presenza di ruoli minori popolati da personaggi come Emma Stone, Joe Alwyn, Hong Chau e Margaret Qualley, questa fiaba contorta sulle aspettative maschili riporta indietro di diversi anni l’approccio tonale di Lanthimos, spingendo allo stesso tempo in avanti il suo stile visivo.

Emma Stone and Joe Alwyin.

“Uno degli aspetti esplorati dal film è il desiderio di controllo delle persone: il controllo della propria vita, il controllo della vita degli altri, il sentirsi controllati da qualcun altro e il cercare di ritrovarlo”.

– Margaret Qualley

Tutte le caratteristiche tipiche della scrittura di Lanthimos sono avvolte in modo nuovo dal direttore della fotografia Robbie Ryan, che riprende New Orleans come Paul Thomas Anderson ha ripreso Los Angeles in Licorice Pizza: un luogo di notti sudate, con colori pungenti ad alto contrasto e insegne al neon che bombardano i sensi. La dissonanza tra questa vivacità visiva e il carattere freddo e calcolatore dei personaggi è particolarmente presente nella seconda storia, in cui Plemons interpreta l’agente di polizia Daniel, che vede negli criminali che si ritrova ad arrestare il volto della moglie scomparsa in mare. La compassione e l’infelicità di Plemons si rifanno anche alla prima favola, ma quando Liz viene finalmente salvata, l’incapacità di Daniel di riconciliarsi con il suo ritorno lo porta sulla bizzarra strada di richiedere prove di fedeltà sotto forma di automutilazione.

Hong Chau and Jesse Plemons.

Filo conduttore in tutti i film di Lanthimos, interpretato diversamente in ognuno di essi, è il senso dello humour. Per Lanthimos, è un aspetto essenziale del processo narrativo, poiché parte essenziale della natura umana: Kinds of Kindness ne rappresenta la condizione, e la caratteristica chiave dei suoi personaggi è la capacità ridere di fronte alle avversità. “Quando siamo condannati, l’unica cosa che possiamo fare è ridere. È quasi una specie di terrore esistenziale, dove c’è disperazione nel tentativo di trascendere queste cose umane che non puoi trascendere. Spesso risulta divertente, proprio perché è impossibile“.

MALICK BODIAN

Adolescence

2025.11.11

Nel suo nuovo libro, Adolescence, Malick Bodian esplora la fragile soglia tra infanzia e maturità, costruendo un racconto di crescita e appartenenza dove i ricordi diventano paesaggio interiore e memoria condivisa.

Richard Prince

FOLK SONGS

2025.11.07

La nuova mostra di Richard Prince, Folk Songs, è come un disco che gira al contrario: una colonna sonora visiva della sua stessa leggenda. L’artista sostituisce l’ironia elettrica con qualcosa di più intimo, più umano: un ritratto e una playlist di immaginazione inquieta.

JEWELRY

Art Deco Revival

2025.11.06

Van Cleef & Arpels celebra l’eleganza senza tempo in un museo che è esso stesso protagonista. Un viaggio tra epoche e culture, dove l’Art Deco prende vita nel dialogo tra architettura e maestria orafa.

Friedrich Kunath

Aimless Love

2025.11.05

Friedrich Kunath si incontra con Bill Powers in una conversazione che sfuma il confine tra arte e confessione. Il loro scambio diventa un’esperienza nostalgica attraverso ricordi, humor e malinconia, tracciando il terreno emotivo della mostra più personale di Kunath fino ad oggi, Aimless Love.

DANIEL ARNOLD

You Are What You Do

2025.11.04

Con il libro You Are What You Do, nel teatro incessante delle strade di Manhattan, Daniel Arnold dà forma a un racconto di ironia e compassione, dove ogni gesto, ogni volto e ogni ombra contribuiscono a un mosaico che restituisce la città non com’è, ma come si sente.