Luca Guadagnino. Challengers
Metro-Goldwyn-Mayer
From April 26th, 2024
Ci si aggrappa alla giovinezza, si anela alla gloria? Oppure si cerca una gloria diversa, sciogliendosi nella quotidianità della vita familiare?
Zendaya è Tashi Duncan, un’ex prodigio del tennis diventata allenatrice. Una forza della natura che non ammette errori, sia dentro che fuori dal campo. Sposata con un ex-campione di un torneo Grande Slam reduce da una serie di sconfitte, la strategia di Tashi per la redenzione del marito prende una piega sorprendente quando quest’ultimo viene costretto a iscriversi a un challenger in cui deve affrontare sul campo Patrick (Josh O’Connor), un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato della moglie. Mentre passato e presente si scontrano e la tensione sale sullo sfondo di Back Bay, a Boston, Tashi dovrà chiedersi qual è il prezzo della vittoria, catalizzando un triangolo amoroso magnificamente complesso. Il nuovo queer romance di Luca Guadagnino, Challengers, è un film ipercinetico accompagnato dai suoni di Trent Reznor e Atticus Ross che segna l’esordio di Jonathan Anderson come costumista.
“È una storia moderna e potente, soffusa dall’energia della giovinezza, dell’amore e del potere del sé”.
Patrick è caduto in disgrazia, dorme in macchina e gira per i circuiti più economici, ma ha ancora talento. Forse battendo Art (Mike Faist) farà colpo su Tashi – di cui è ancora profondamente innamorato – o forse no. Il corso della loro storia d’amore triangolare e tutti i suoi dolorosi e fatidici litigi e momenti di infedeltà sono abilmente delineati in una serie di flashback e flashforward, di vite passate rivelate da improvvisi cambi di acconciatura, di abbigliamento, di personalità, di preferenze, insieme al trascorrere dell’età. Il tennis stesso è quasi teatrale, drammatico.
“Zendaya, Josh e Mike sono totalmente nuovi e originali nel portare sullo schermo un’aura che non si è mai vista nelle loro interpretazioni”.
Challengers, come i suoi personaggi, trasforma il tennis in una visione a tunnel, focalizza il nostro sguardo, e l’attenzione, su ciò che abbiamo davanti, perdendo la percezione di ciò che sta intorno e dello sfondo. Come allenatrice di Art, Tashi è determinata a raggiungere il successo e ha bisogno di tutta la sua grinta e intelligenza per dirigerlo. Faist è affascinante, ma l’incapacità di gestire i suoi impulsi lascia il posto a una malinconica consapevolezza dei propri limiti. Per Tashi, Art è la scommessa noiosamente sicura, il giocatore e il tipo di amore che non scenderà mai al di sotto o al di sopra una certa soglia. Patrick è il desiderio dell’inafferrabile, magistralmente personificato nel sorriso diabolico di O’Connor.
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