L’immagine è l’elemento che più è presente all’interno della vita di ognuno, è un carattere unico che entra in perfetta armonia con l’arte, la creatività e l’interpretazione. La fotografia è uno strumento che nel tempo si è evoluto per tecniche, processi e risultati riflettendo un’influenza diretta sulla realtà quotidiana dell’uomo. Le attività industriali, i metodi di ricerca e le pratiche di innovazione ne sono costantemente condizionati. Vi è poi la chiave dell’innovazione, dettata da quel valore intrinseco di ogni immagine o rappresentazione visiva che appartiene alle informazioni contenute in esse, da qui la scelta per molti artisti e creativi di scegliere la fotografia come mezzo di espressione personale, di una visione libera e di un punto di vista unico. Capital Image è il nome della nuova exhibition, pensata per gli spazi del Centre Pompidou di Parigi, che inaugura oggi, 27 settembre, e sarà visitabile fino al 26 febbraio 2024. Il progetto è sviluppato dall’articolista e storica fotografica Estelle Blaschke e dal fotografo e artista Armin Linke.
L’indagine portata avanti da queste due personalità esamina tutti i meccanismi che sono associati al mondo della fotografia, trasformando quella parte di lato tangibile e visibile in un archivio visivo che possa essere esplorato più a fondo. Come concepire, misurare e discutere il valore economico delle immagini? Di quali tecnologie e infrastrutture abbiamo bisogno per gestire ed elaborare quantità sempre crescenti di immagini? Questi i due interrogativi da cui parte il ragionamento che porta alla realizzazione dell’intera exhibition, composta da quattro differenti sezioni e che analizza le proprietà delle immagini, insieme alle ripercussioni del loro utilizzo. Memory si interroga sul mimetismo e la conservazione, Access esplora invece le attrezzature e le infrastrutture tecniche necessarie per accedere alle informazioni contenute nelle immagini, Mining si riferisce allo sfruttamento dei dati contenuti in esse, e Value che raggruppa le immagini in base al loro valore sociale o materiale.
Lo sviluppo creato attorno al concetto di fotografia come mezzo e tecnologia d’informazione è un tema molto caldo nelle conversazioni moderne. Il reportage è uno strumento scelto ed utilizzato per raccontare la realtà dei fatti, per raccontare episodi o manifestazioni, ma anche per mostrare al lettore-spettatore il punto di vista personale. Oggigiorno le fotografie sono scattate da macchine digitali, anche se l’attenzione e l’interesse verso l’analogico è tornato a crescere e ad affascinare i giovani che si affacciano a questa disciplina. Quello che però spaventa della riflessione è il sopravvento della tecnologia all’interno della pratica fotografica, i metadati delle foto sembrano ormai essere ben più rilevanti dell’immagine stessa, sono gli algoritmi a produrre sguardi e azioni, e in questo modo sono le nuove tecnologie a prendere il controllo. Quello che ci spinge dunque Capital Image a ripensare è il mero concetto di fotografare, in un epoca in cui la produzione di immagini è automatizzata e probabilmente diventerà” presto post-umana”.
Capital Image è in mostra dal 27 settembre 2023, al 26 febbraio 2024 presso la Galerie de photographies del Centre Pompidou, a Parigi.
Per maggiori informazioni centrepompidou.fr.