Dal vivo dopo due anni, lo show viene presentato nel cuore di Londra al Central Hall Westminster, l’assegnazione dei posti non era prevista, non c’era prima fila, tutti si sono affollati nell’ampia sala centrale dell’edificio trasformata per l’occasione in una splendente sala da pranzo. Sulle voci di un coro accompagnato dalla London Contemporary Orchestra, le modelle hanno iniziato a sfilare tra la folla, talvolta salendo sui tavoli apparecchiati quasi fosse un vibrante atto d’improvvisazione.
Riccardo Tisci s’immerge ulteriormente nell’essenza British creando il perfetto punto di contrasto tra vecchio e nuovo, tra la rigida tradizione inglese unita alla ricca storia dei codici del brand, e la modernità rivoluzionaria che da sempre è intrinseca alla Gran Bretagna. I classici canoni del brand sono infusi da sfarzo punk e rawness subculturale.
Fil rouge della collezione l’abile rielaborazione degli iconici capispalla Burberry arricchiti da fitti piercing metallici, si alternano a giacche classiche cerate, cappotti trapuntati e trench indossati con gonne dai tessuti abbinati, creando così silhouette nuove ed accattivanti. Riccardo Tisci enfatizza con linguaggio incisivo la totale fusione tra heritage e contemporaneità.
“Siamo un paese che ha gli Skinheads e i Punks: abbiamo una storia di abbattimento delle barriere ma allo stesso tempo c’è la realtà dell’eleganza inglese.”