L’ispirazione della nuova collezione di Vaccarello è la coreografia del 1930 Lamentation, della grande danzatrice Martha Graham, dove il corpo della ballerina era avvolto dalla testa ai piedi in una guaina tubolare, trasferendo uno spettacolo visivo che ha avuto, e che ha ancora oggi, un enorme impatto sulla cultura visiva e sulla moda. Questa eco si riscontra attraverso la collezione, ed è evidente negli abiti in chiffon diafani e incappucciati che Saint Laurent realizzò in collaborazione con Claude Lalanne nel 1969, e nell’indimenticabile modernità della sfilata Spring Summer Haute Couture 1985. Infatti sono proprio gli anni ’80 il riferimento di Vaccarello per questa primavera, quando le modelle sfoggiavano gli abiti a cappa drappeggiati di Monsieur Saint Laurent. Eleganza flessuosa, in una contrapposizione tra la delicatezza dei lunghi abiti avvolgenti e la forza delle larghe spallone delle giacche. In un intenso discorso sul power dressing, la silhouette richiama anche Grace Jones nell’interpretazione di May Day, con i suoi vari look incappucciati, tra i quali uno in particolare di Azzedine Alaïa, per il film James Bond “Bersaglio mobile” del 1985.
“È la mia interpretazione della libertà, il colore e l’atteggiamento di Saint Laurent nel tubo di jersey di Martha Graham”.
Il corpo viene rivelato e nascosto, con un risultato allo stesso tempo erotico ed evanescente, in una spettacolare celebrazione contemporanea del corpo della donna. Il tutto elevato da una color palette magnifica, tenue ma sontuosa: marroni chiari, viola, cammello, oliva e taupe, tonalità che richiama i momenti più iconici di Saint Laurent. La collezione è caratterizzata da una fluidità radicale, espressa da maglie in jersey di seta. Gli abiti lunghi fino al pavimento evocano un’elegante disinvoltura, bilanciata da capispalla maschili, che sono la quintessenza di Saint Laurent by Vaccarello: cappotti di lana con spalle forti, bomber e trench in pelle e pigiami di seta. Un abito a canotta trasparente, pantaloni in cachemire e look in raso esemplificano la sofisticata leggerezza che attraversa la collezione, accostata a potenti gioielli scultorei in legno e oro. Le gambe, che talvolta si intravedono, sono libere, ma nascoste da una silhouette a colonna e sublimate da sandali appena accennati (in contrasto con la linea statuaria dei cappotti) e da pumps satinate in tonalità metalliche scintillanti. L’ambientazione della sfilata è, come di consueto, il bacino del Trocadéro, di fronte alla Torre Eiffel. Le terrazze, le fontane e le vedute della città iridescente sono lo sfondo magico per la visione in continua evoluzione di Vaccarello.