MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

PARAVENTI

2023.10.25

FOLDING SCREENS FROM THE 17TH TO 21ST CENTURIES

 

L’ampia esposizione allestita negli spazi di Fondazione Prada, a cura di Nicholas Cullinan, indaga la storia e interpreta i significati dei paraventi.

Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries

Fondazione Prada, Milan

From October 26th, 2023 until February 26th, 2024

 

L’eredità storica e le interpretazioni contemporanee di questo oggetto senza tempo, il paravento appunto, viene analizzato nei contesti occidentali ed orientali. In termini di storia, cultura, e società, ma anche interpretandone i significati più nascosti e profondi. La mostra Paraventi: Folding Screens from the 17th to 21st Centuries ripercorre le linee sottili di una contaminazione silenziosa tra Oriente e Occidente, seguendone i processi di ibridazione fra diversi approcci artistici e funzioni pratiche. Vi sono connubi creativi che portano alla realizzazione di opere uniche e inedite. Il paravento incarna il concetto di confine tra due condizioni, percepite non solo in senso metaforico ma anche letterale, nella trasversalità intrinseca di discipline e mondi affini ma differenti. Nicholas Cullinan è il curatore dell’intera esposizione, racconta di come la mostra riesca ad esaminare con un approccio innovativo gli interrogativi e i paradossi che circondano la storia dei paraventi, una storia di migrazione culturale, di ibridazione e di ciò che viene celato e rivelato.

Eileen Gray. ‘Brick’ Screen. c. 1925. Lacquered wood, with steel rods. 213 x 178 x 2 cm Joe and Marie Donnelly Collection, Paris. Photo: François Halard. Courtesy J&M Donnelly.
Małgorzata Mirga-Tas, Face Value, 2021. Textile, acrylic, wooden paravant.
160 x 150 cm. Courtesy of the artist, Karma International (Zurich) and Foksal Gallery Foundation (Warsaw.
Mona Hatoum, Grater Divide, 2002. Mild Steel.
204 cm x variable width and depth. © Mona Hatoum. Courtesy White Cube (Photo: Iain Dickens).
Franz West, Paravents, 2010. Pink paravent, metal, wood, acrylic paint.
195 x 53 x 220 cm. Museum MMK Für Moderne Kunst, Frankfurt am Main. Photo: Wolfgang Günzel.

L’esposizione ospita oltre settanta paraventi, selezionati tra opere di grande valore storico, lavori più recenti scelti da musei internazionali e collezioni private, e prevede anche nuove creazioni commissionate appositamente per l’occasione. L’allestimento entra in un dialogo perfetto con le opere esposte, pareti curvilinee e trasparenti Plexiglas si alternano a tende dalle linee morbide, lo scopo è quello di portare l’ambiente in cui l’osservatore cammina ad evocare le forme di questi oggetti, creando una serie di spazi caratterizzati da diverse condizioni luminose che amplificano la resa visiva dell’esposizione. Il paravento è un oggetto apparentemente senza tempo, divenuto un mezzo che proietta una stratificazione di immagini tra le più disparate, dimensioni intime e private di ambienti domestici, così come rappresentazioni bucoliche di natura incontaminata. L’importanza che il paravento ha anche assunto nel tempo è stata quella di fungere da elemento decorativo dichiaratamente trasgressivo, mezzo e strumento di propaganda politica, di manifestazione di forza e ricchezza, così come di ostentazione e costruzione di narrazioni in grado di influenzare l’andamento della storia di una società. La ricerca svela come questa storia e il suo manifestarsi nel presente coincidano con la storia con la storia di oggetti liminali e della liminalità stessa, in un processo di superamento delle rigide distinzioni e gerarchie tra le diverse discipline dell’arte e dell’architettura, della decorazione d’interni e del design, conclude Nicholas Cullinan. 

William N. Copley, Konku, 1982. Acrylic and marker on canvas in wood frame screen. 194.95 x 193.04 x 5.72 cm. Collection Von Storch, Koln, Germany. Photo: Christopher Burke. © 2023 William N. Copley Estate / Artists Rights Society (ARS), New York.
William Kentridge, Untitled, 2023. Drawing in Indian ink on multiple painted canvas panels, hinged to form a paravent.
Five panels: Each 165 x 45 x 2.5 cm [overall 165 x 230 x 2.5 cm]. Courtesy the artist.
Sol LeWitt, Untitled Screen, 1987. Ink on screen boards.
184 x 384 x 2.5 cm. © Lewitt Collection. Courtesy Lisson Gallery.
Macau and Cantão folding screen. China, 2nd half of the 18th century. Six-leaf folding screen, lacquered wood, polychrome, silver, gold, paper, brass.
216 × 330 × 2 cm. Fundação Oriente – Museu do Oriente. © Hugo Maertens – BNP Paribas/Fundação Oriente – Museu do Oriente, Lisbon, Portugal.
Wade Guyton, Untitled, 2023. Epson UltraChrome HDX inkjet on linen. Five panels, overall dimensions: 213 x 430 x 66 cm. Courtesy the artist. Photo: © Wade Guyton.

PHOTOGRAPHY

Roe Ethridge. Happy Birthday Louise Parker

2024.02.21

Restituito alla città come importante spazio per la diffusione culturale, il piano espositivo svela per la prima volta al pubblico la prima parte di programma che intreccia – con un respiro internazionale – arti visive, moda, design e panorama editoriale. Un’esperienza inedita di scoperta e fruizione porta il visitatore ad attraversare gli ambienti in un climax ascendente.

Miranda July: New Society

2024.02.21

Osservatorio Prada presenta la prima mostra dedicata all’opera di Miranda July che ripercorre la carriera trentennale dell’artista, regista e scrittrice americana attraverso i suoi cortometraggi, performance e installazioni.

EXHIBITION

SARAH LUCAS

2023.09.24

La Tate Britain di Londra presenta HAPPY GAS, la personale di Sarah Lucas che indaga i quarant’anni di lavoro dell’artista britannica.

CINEMA

ASTEROID CITY BY WES ANDERSON

2023.09.22

Il nuovo film di Anderson racconta una città desertica dove un gruppo di giovani geni si riunisce per un concorso di invenzioni. È un luogo onirico, alla Anderson, dove viene contemplato l’universo, il significato della vita e quello della morte. Come ogni luogo del regista, è inesplorato e sconosciuto…