Due dei brand più popolari dell’ultima decade decidono di collaborare per creare una nuova categoria di marketing del prodotto all’insegna del futuro della moda. Un punto di collisione dove autenticità e l’appropriazione delle idee vengono discusse: cosa succede quando due brand concorrenti iniziano a lavorare insieme? Probabilmente ora esiste una risposta. L’identità dei brand non può competere e nemmeno sovrapporsi ma, ironicamente, può coesistere. L’identità dei brand non può competere e nemmeno sovrapporsi, ma ironicamente, può coesistere.
Un invito ai consumatori di beni di lusso a domandarsi su cosa davvero si basi il loro criterio di acquisto e quali siano i loro valori. A partire dal 15 di Novembre The Hacker Project sarà presente in 74 negozi fisici in tutto il mondo, dove verrà esposto in spazi appositamente allestiti e ripensati attorno all’idea di hacking e fusione dei marchi. La collezione è formata da articoli cross-branded, include capi di ready to wear, accessori, che uniscono l’estetica dei Direttori Creativi Alessandro Michele e Demna Gvasalia, seguendo un nuovo stile emblematico mai visto prima.