MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

IL RESTO DI NIENTE

2024.05.31

Testo di MUSE Team

Museo Madre e Gucci presentano, da giovedì 30 maggio a lunedì 29 luglio 2024, la mostra collettiva Il resto di niente, dedicata alla relazione tra i contesti architettonici e le esperienze identitarie ed emotive che li abitano.

Gli spazi del Museo Madre sono densi di riferimenti che corrono dal Barocco al minimalismo. Insieme a Gucci, accolgono nel cuore culturale di Napoli un racconto corale fatto di installazioni, fotografie, modelli, opere sonore, video, sculture di neon, schizzi architettonici e grandi disegni che si confrontano tra loro, partendo da uno sguardo sul lavoro di uno dei protagonisti più visionari della scena architettonica italiana della seconda metà del Novecento: Aldo Loris Rossi. Oltre a lui, protagonisti del progetto espositivo sono i lavori di Vincenzo Agnetti, Giulio Delvè, Özgür Kar, Donatella Mazzoleni, Franco Mazzucchelli, Jim C. Nedd, Sara Persico, RM, Domenico Salierno, Nanda Vigo, Angharad Williams  e Tobias Zielony.

ll titolo della mostra riprende l’omonimo romanzo di Enzo Striano, che – a partire dalle vicende personali della protagonista Eleonora de Fonseca Pimente – traccia un ritratto delle trasformazioni sociali e antropologiche che interessano Napoli negli anni della rivoluzione del 1799. La mostra Il resto di niente riprende in modo figurato i temi trattati dal libro che, tra soggettività e storia, indaga la possibilità di trasformazioni sociali e antropologiche in un’epoca di fortissimo cambiamento per la città partenopea. Napoli e i suoi mutamenti sono al centro del percorso espositivo che trova il proprio filo rosso nell’indagine di Aldo Loris Rossi. Figura fondamentale e visionaria della scena architettonica italiana della seconda metà del Novecento, Rossi imposta a partire dagli anni Sessanta un radicale discorso estetico e politico sull’architettura e sull’urbanistica, riservando un’attenzione particolare alla città di Napoli. La visione di Aldo Loris Rossi emerge in mostra dalla selezione di progetti da lui realizzati per la città, posti in un inedito dialogo con le opere di dodici artisti contemporanei di diversa provenienza e generazione, ognuno dei quali porta risposte e interpretazioni diverse. In mostra sono presentati numerosi disegni di Aldo Loris Rossi e di Donatella Mazzoleni, pensati per coniugare forme organiche, passionalità espressionista, ascendenze futuriste e costruttiviste. Progetti come la Casa del Portuale (1968-1980) e il complesso residenziale di Piazza Grande (1979-1989) si inseriscono nel panorama urbano napoletano, vividi esempi di architettura brutalista, e appaiono come enormi e autonome astronavi, ideate nel solco delle utopie del secondo dopoguerra.

Tobias Zielony, Overshoot 1, 2024. in the top image: Tobias Zielony, Overshoot 3, 2024.

La mostra riprende in modo figurato i temi trattati dal libro che, tra soggettività e storia, indaga la possibilità di trasformazioni sociali e antropologiche in un’epoca di fortissimo cambiamento per la città partenopea.

Ripensando al futuro che quelle costruzioni prospettavano, e guardando all’immaginario che oggi creano, questi edifici sono spunto per una riflessione sull’abitare e le sue implicazioni affettive. Proseguendo nel percorso espositivo si incontrano le opere di Vincenzo Agnetti e Nanda Vigo, artisti di una generazione vicina al periodo dell’architettura utopica, che creano interessanti paralleli, rispettivamente concettuale e cosmogonico, con il lavoro di Rossi. Dove Jim C. Nedd, RM e Domenico Salierno raccontano dimensioni emotive, dolci e desolate dell’abitare oggi, Giulio Delvè e Özgür Kar invece presentano opere che esplorano il pericolo di sentirsi esistenzialmente intrappolati. Sara Persico trasla nel sonoro la ruvida dimensione urbana che Angharad Williams coglie nel riflesso di un’automobile. Franco Mazzucchelli concepisce le sue sculture gonfiabili come dispositivi di occupazione dello spazio vissuto e condiviso, che riempiono le sale del Madre.

VIEW FROM THE EXHIBITION IL RESTO DI NIENTE.
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Per maggiori informazioni madrenapoli.it.

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