DANCE REFLECTIONS

2024.09.05

Van Cleef & Arpels porta la rassegna Dance Reflections al Romaeuropa Festival.

Anche quest’anno si rinnova la collaborazione tra Dance Reflections by Van Cleef & Arpels e Romaeuropa. Per la trentanovesima edizione del Festival l’iniziativa torna a sostenere le presentazioni degli spettacoli Biped di Merce Cunningham e Mycelium di Christos Papadopoulos interpretati dal Ballet de l’Opéra de Lyon, Outsider di Rachid Ouramdane con il Ballet du Grand Théâtre de Genève; Close Up di Noé Soulier su composizioni di J.S. Bach eseguite dall’Ensemble il Convito diretto da Maude Gratton e How in salts desert is it possible to blossom… della coreografa sudafricana Robyn Orlin con i danzatori di Garage Dance Ensemble. Coniugando la ricerca dell’eccellenza al gusto per la bellezza e l’armonia, il mondo della danza rappresenta per Van Cleef & Arpels una continua fonte d’ispirazione che si rinnova nel corso dei decenni: nel corso della sua storia, la Maison ha rafforzato i legami con l’arte del balletto attraverso numerose collaborazioni artistiche che riflettono la sua dedizione ai valori di creazione e di condivisione.

Il legame tra Van Cleef & Arpels e il mondo della danza si consolida in seguito a un evento decisivo avvenuto negli anni Cinquanta: l’incontro di Claude Arpels – nipote di Louis Arpels – con il celebre coreografo George Balanchine, cofondatore del New York City Ballet. Dalla loro comune passione per le pietre preziose nasce il progetto di un balletto inedito, così come raccontato dallo stesso George Balanchine nelle sue memorie: “L’idea di un balletto nuovo i cui costumi avrebbero evocato i gioielli è nata qualche anno fa, quando il mio amico Nathan Milstein mi ha presentato il gioielliere Claude Arpels. Solo in seguito, a New York, ho visto le splendide gemme della sua collezione. Naturalmente ho sempre amato i gioielli […]. Amo il colore e la bellezza delle pietre preziose ed è incredibile constatare come il nostro laboratorio di costumi, sotto la direzione di Madame Karinska, abbia potuto avvicinarsi tanto alla qualità delle vere pietre, che ovviamente erano troppo pesanti per essere indossate dai ballerini”. Nell’aprile del 1967 nasce così il balletto di Balanchine Jewels. Il trittico non narrativo dedica ciascuno dei suoi atti a una gemma e a un compositore: Gabriel Fauré per Emeralds, Igor Stravinskij per Rubies e Pëtr Il’ic Ciajkovskij per Diamonds. Sull’esempio dell’incontro tra Claude Arpels e George Balanchine, nel 2012, ha inizio una nuova collaborazione, con Benjamin Millepied. Già primo ballerino del New York City Ballet e fondatore della compagnia L.A. Dance Project, nel corso della sua carriera ha interpretato il balletto Rubies, uno dei capitoli di Jewels. Grazie al sostegno di Van Cleef & Arpels, Benjamin Millepied ha creato la trilogia Gems, composta da Reflections (2013), Hearts & Arrows (2014) e On the Other Side (2016).

Image from Mycelium, Choreography by Christos Papadopoulos. © Agathe Poupeney.

Presentata nel 2020, l’iniziativa Dance Reflections by Van Cleef & Arpels segna una nuova tappa nella storia che lega la Maison alla danza: nasce dalla collaborazione con partner internazionali e traduce la volontà della Maison di sostenere il patrimonio coreografico, impegnarsi in favore della creazione contemporanea e avvicinare il grande pubblico a quest’universo artistico.

“Queste collaborazioni, questi incontri tra discipline, sono sempre una grande fonte d’ispirazione per noi. Alimentano la nostra creatività e creano dei ponti tra forme d’arte differenti”.

– Nicolas Bos

Images from BIPED, CHOREOGRAPHY by Merce Cunningham. © Agathe Poupeney.

Per maggiori informazioni vancleefarpels.com.

FOLK SONGS

2025.11.07

La nuova mostra di Richard Prince, Folk Songs, sembra un disco suonato al contrario, una colonna sonora visiva del suo stesso mito. L’artista abbandona la sua ironia elettrica per qualcosa di più intimo, acustico, umano. Bill Powers dà voce a questo capitolo recente, tracciandone il profilo come un ritratto e una playlist di un immaginario inquieto.

JEWELRY

Art Deco Revival

2025.11.06

Van Cleef & Arpels celebra l’eleganza senza tempo in un museo che è esso stesso protagonista. Un viaggio tra epoche e culture, dove l’Art Deco prende vita nel dialogo tra architettura e maestria orafa.

Friedrich Kunath

Aimless Love

2025.11.05

Friedrich Kunath si incontra con Bill Powers in una conversazione che sfuma il confine tra arte e confessione. Il loro scambio diventa un’esperienza nostalgica attraverso ricordi, humor e malinconia, tracciando il terreno emotivo della mostra più personale di Kunath fino ad oggi, Aimless Love.

DANIEL ARNOLD

You Are What You Do

2025.11.04

Con il libro You Are What You Do, nel teatro incessante delle strade di Manhattan, Daniel Arnold dà forma a un racconto di ironia e compassione, dove ogni gesto, ogni volto e ogni ombra contribuiscono a un mosaico che restituisce la città non com’è, ma come si sente.

ISSEY MIYAKE

TYPE-XIII Eugene Studio project

2025.10.27

A Parigi, la collaborazione fra A-POC ABLE ISSEY MIYAKE ed Eugene Kangawa apre una finestra sensoriale tra sperimentazione tessile, installazione e arte della luce, la mostra invita il pubblico ad attraversare superfici che raccontano la memoria e il tempo.