Anche quest’anno si rinnova la collaborazione tra Dance Reflections by Van Cleef & Arpels e Romaeuropa. Per la trentanovesima edizione del Festival l’iniziativa torna a sostenere le presentazioni degli spettacoli Biped di Merce Cunningham e Mycelium di Christos Papadopoulos interpretati dal Ballet de l’Opéra de Lyon, Outsider di Rachid Ouramdane con il Ballet du Grand Théâtre de Genève; Close Up di Noé Soulier su composizioni di J.S. Bach eseguite dall’Ensemble il Convito diretto da Maude Gratton e How in salts desert is it possible to blossom… della coreografa sudafricana Robyn Orlin con i danzatori di Garage Dance Ensemble. Coniugando la ricerca dell’eccellenza al gusto per la bellezza e l’armonia, il mondo della danza rappresenta per Van Cleef & Arpels una continua fonte d’ispirazione che si rinnova nel corso dei decenni: nel corso della sua storia, la Maison ha rafforzato i legami con l’arte del balletto attraverso numerose collaborazioni artistiche che riflettono la sua dedizione ai valori di creazione e di condivisione.
Il legame tra Van Cleef & Arpels e il mondo della danza si consolida in seguito a un evento decisivo avvenuto negli anni Cinquanta: l’incontro di Claude Arpels – nipote di Louis Arpels – con il celebre coreografo George Balanchine, cofondatore del New York City Ballet. Dalla loro comune passione per le pietre preziose nasce il progetto di un balletto inedito, così come raccontato dallo stesso George Balanchine nelle sue memorie: “L’idea di un balletto nuovo i cui costumi avrebbero evocato i gioielli è nata qualche anno fa, quando il mio amico Nathan Milstein mi ha presentato il gioielliere Claude Arpels. Solo in seguito, a New York, ho visto le splendide gemme della sua collezione. Naturalmente ho sempre amato i gioielli […]. Amo il colore e la bellezza delle pietre preziose ed è incredibile constatare come il nostro laboratorio di costumi, sotto la direzione di Madame Karinska, abbia potuto avvicinarsi tanto alla qualità delle vere pietre, che ovviamente erano troppo pesanti per essere indossate dai ballerini”. Nell’aprile del 1967 nasce così il balletto di Balanchine Jewels. Il trittico non narrativo dedica ciascuno dei suoi atti a una gemma e a un compositore: Gabriel Fauré per Emeralds, Igor Stravinskij per Rubies e Pëtr Il’ic Ciajkovskij per Diamonds. Sull’esempio dell’incontro tra Claude Arpels e George Balanchine, nel 2012, ha inizio una nuova collaborazione, con Benjamin Millepied. Già primo ballerino del New York City Ballet e fondatore della compagnia L.A. Dance Project, nel corso della sua carriera ha interpretato il balletto Rubies, uno dei capitoli di Jewels. Grazie al sostegno di Van Cleef & Arpels, Benjamin Millepied ha creato la trilogia Gems, composta da Reflections (2013), Hearts & Arrows (2014) e On the Other Side (2016).
Presentata nel 2020, l’iniziativa Dance Reflections by Van Cleef & Arpels segna una nuova tappa nella storia che lega la Maison alla danza: nasce dalla collaborazione con partner internazionali e traduce la volontà della Maison di sostenere il patrimonio coreografico, impegnarsi in favore della creazione contemporanea e avvicinare il grande pubblico a quest’universo artistico.
“Queste collaborazioni, questi incontri tra discipline, sono sempre una grande fonte d’ispirazione per noi. Alimentano la nostra creatività e creano dei ponti tra forme d’arte differenti”.
Per maggiori informazioni vancleefarpels.com.