MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

MATERIALE IMMATERIALE

2024.04.19

Testo di Francesca Fontanesi

Monte di Pietà, la nuova mostra di Fondazione Prada a Venezia, esplora il concetto di debito come radice della società umana e veicolo primario attraverso cui vengono esercitati il potere politico e quello culturale.

Monte di Pietà, Christoph Büchel 
Fondazione Prada, Venice
April 20th – November 24th, 2024

 

 

In occasione della Biennale di Venezia, Fondazione Prada presenta Monte di Pietà, un’installazione immersiva che si articola nel palazzo di Ca’ Corner della Regina. Il progetto consiste in un banco dei pegni in fallimento basato sull’aspetto originale del Monte di Pietà di Venezia. In questo contesto è esposta l’opera The Diamond Maker (2020) che Christoph Büchel ha concepito come una valigia contenente diamanti realizzati in laboratorio. I diamanti sono il risultato di un processo fisico e simbolico di distruzione e trasformazione dell’intero corpus di opere in possesso dell’artista, comprese quelle create nel corso della sua infanzia e giovinezza così come quelle non ancora realizzate. Monte di Pietà incorpora nuove produzioni, riferimenti a installazioni realizzate in precedenza da Büchel, una selezione eterogenea di oggetti, opere d’arte storiche e contemporanee e documenti legati alla storia della proprietà, al credito e alla finanza, allo sviluppo di collezioni e archivi, alla creazione e al significato di ricchezza reale o artificiale.

Originariamente dimora dei mercanti veneziani Corner di San Cassiano, Ca’ Corner della Regina è costruita tra il 1724 e il 1728 sulle rovine del palazzo gotico in cui nel 1454 nasce Caterina Cornaro, futura regina di Cipro. Nel 1800, l’edificio diventa proprietà di Papa Pio VII, che lo assegna alla Congregazione dei Padri Cavanis. Dal 1834 al 1969 il palazzo ospita il Monte di Pietà di Venezia. Nel 1975 diventa sede dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia e dal 2011 è uno degli spazi espositivi permanenti della Fondazione Prada. A partire da questa storia stratificata, Christoph Büchel ha costruito una complessa rete di riferimenti spaziali, economici e culturali. Monte di Pietà è un’approfondita indagine del concetto di debito come radice della società umana e veicolo primario con cui è esercitato il potere politico e culturale. Storicamente un crocevia di commistioni e scambi commerciali e artistici, Venezia è il contesto ideale per esplorare le relazioni tra questi temi complessi e le profonde dinamiche della società contemporanea. La mostra attraversa i confini indefiniti tra la dimensione fisica e virtuale della nostra contemporaneità grazie all’attività online di una granfluencer e l’attivazione di una criptovaluta: il progetto indaga l’immaterialità e la volatilità delle transazioni finanziarie nella sfera digitale che, in un processo quasi alchemico, bruciano la ricchezza per produrre nuovo valore. I meccanismi speculativi tipici delle criptovalute sono modificati a favore delle persone nate o residenti nel Comune di Venezia: questo token, chiamato Schei, punta quindi a generare nuovo profitto e a distribuirlo agli abitanti della laguna.

Immagine di “Monte di Pietà”, un progetto di Christoph Büchel. Fondazione Prada, Venezia. Foto: Marco Cappelletti. Courtesy of Fondazione Prada.

Il sistema dell’arte e le istituzioni museali svolgono un ruolo significativo nell’assegnare un valore simbolico ed economico a beni e oggetti nella società occidentale.

Nate in Italia nel XV secolo, le istituzioni cattoliche chiamate Monti di Pietà consentivano ai meno abbienti di accedere a prestiti a basso tasso di interesse. Utilizzavano i fondi di donatori caritatevoli come capitale e concedevano prestiti a persone con reddito modesto. I debitori offrivano oggetti di valore come garanzia, rendendo il Monte di Pietà un’organizzazione al confine tra un banco dei pegni e una banca. Ogni oggetto portava con sé una storia personale, un debito e un credito, un tasso di interesse e un prezzo di vendita nel caso in cui il debitore non fosse tornato a pagare il credito. Dopo diversi tentativi falliti tra il XVI e il XVIII secolo, nel 1806 fu istituito a Venezia il Banco Pignoratizio Comunale. Nel 1822 fu creata la Cassa di Venezia, una banca locale aperta al pubblico. Associata al Banco Pignoratizio, poteva finanziare operazioni di prestito su pegno attraverso la raccolta di risparmi. Nel 1834 l’Istituto prese il nome di Monte di Pietà di Venezia e la sua sede fu trasferita nel prestigioso palazzo di Ca’ Corner della Regina. Nella storia occidentale, il debito, il denaro virtuale e la nascita della moneta sono intrinsecamente legati alla gestione del potere che permette l’espansione e l’accumulazione. Il debito ha sempre svolto un ruolo essenziale negli sconvolgimenti sociali e politici e nel corso della storia i governi hanno messo in atto a più riprese cancellazioni del debito, spesso per ripristinare l’ordine sociale preesistente: nello specifico, la Repubblica di Venezia era uno stato mercantile che ha contribuito alla nascita dei moderni mercati finanziari basati sul debito e sul riconoscimento giuridico della proprietà intellettuale.

Immagine di “Monte di Pietà”, un progetto di Christoph Büchel. Fondazione Prada, Venezia. Foto: Marco Cappelletti. Courtesy of Fondazione Prada.
Immagine di “Monte di Pietà”, un progetto di Christoph Büchel. Fondazione Prada, Venezia. Foto: Marco Cappelletti. Courtesy of Fondazione Prada.
Immagine di “Monte di Pietà”, un progetto di Christoph Büchel. Fondazione Prada, Venezia. Foto: Marco Cappelletti. Courtesy of Fondazione Prada.

Per maggiori informazioni fondazioneprada.org.

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