MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

MORBIDE GEOMETRIE

2024.04.19

Testo di Francesca Fontanesi

Poliform entra in scena attraverso una proposta completa del concetto di spazio, sempre più elegante e ricercato. Jean-Marie Massaud, Emmanuel Gallina e, per la prima volta, Stefano Belingardi Clusoni firmano le principali novità di prodotto.

Poliform partecipa ancora una volta al Salone del Mobile. Il racconto progettuale che l’azienda offre stupisce e conquista per il suo appeal inedito, il fascino eclettico e l’atmosfera esclusiva, frutto di un sapiente equilibrio di linguaggi differenti, fatti propri dal brand per allinearsi con perfetta coerenza allo stile Poliform e al suo ideale di vivere contemporaneo. Compongono questa nuova narrazione sia le novità di prodotto – realizzate con le maggiori firme del panorama internazionale quali Jean-Marie Massaud, Emmanuel Gallina e Stefano Belingardi Clusoni – sia la cornice espositiva che le accoglie, dove si sperimentano forme e sensorialità, per generare un’esperienza unica e autentica di Casa Poliform. La scenografia di Poliform al Salone del Mobile è un’esaltazione di grafismi e prospettive, sapientemente progettata per indirizzare lo sguardo e il pubblico verso l’interno, dove regna il comfort e il design più avvolgente. All’esterno, le geometrie morbide e sinuose che l’azienda aveva presentato nelle precedenti edizioni, lasciano il posto a un rigore più marcato, alla ricerca di minimalismo, leggerezza e purezza: ampie superfici con mattoncini total black, dalla forma quadrata e regolare, definiscono la cornice e il percorso con un tocco di dinamicità, ma anche di decorativismo che richiama i mosaici di Villa Oasis, la casa di Yves Saint Laurent a Marrakech. Le geometrie nette ritornano poi anche nelle pedane che, circondando lo stand, ospitano la Outdoor Collection presentata lo scorso anno e fungono da connessione ideale fra interno ed esterno.

Fra arredi e sistemi, giorno e notte, indoor e outdoor, ogni soluzione è perfettamente integrata alle altre in termini di stile e di coerenza compositiva.

Reti, angoli, direttrici conducono dunque nel cuore dello stand, accompagnati da una multisensorialità che fa da fil rouge tra tutte le numerose ambientazioni. Si gioca quindi con i sensi: il profumo di cuoio e bergamotto che caratterizza la nuova fragranza Poliform, l’effetto ovattato della moquette in stile anni ’70 color liquirizia che addolcisce il passaggio fra le stanze, la palette calda e cromaticamente piena che colora gli spazi, bilanciata dai toni naturali che definiscono invece gli arredi; un contrasto dolce e complementare. La forte presenza scenica dell’architettura esterna prosegue attraverso un ritmo a doppie altezze e una trama strutturale fortemente disegnata nello spazio, grazie ai numerosi Sistemi Architectural che tracciano le ambientazioni e che vanno a prendere il posto delle pareti verticali, oltre a fungere da contenimento e separazione. Se l’architettura esterna lascia intravedere una vicinanza al mondo arabo con i mattoncini a vista, nella ripartizione degli ambienti si ritrova invece un’ispirazione più fusion – come nei tubolari in ferro con la corda intrecciata a modo di paravento. Ma la confluenza di ispirazioni stilistiche differenti è orchestrata sapientemente, tale da confluire con armonia in un unico linguaggio, quale è quello caratteristico, elegante e senza tempo, di Poliform.

Fra numerosi best seller e ampliamenti di collezione, spiccano le principali novità in termini di arredo. Tra queste, emerge il divano Ernest, disegnato da Jean-Marie Massaud. Il designer francese interpreta con questo sistema il tema del comfort in modo radicale, con volumi morbidi e destrutturati ispirati a un cuscino in piuma. Un’estetica forte e d’impatto che si ritrova anche negli omonimi tavolini della collezione, che espandono la cifra stilistica della modularità: come un puzzle, i tavolini possono essere combinati tra loro al centro della stanza oppure usati singolarmente accanto al divano Ernest. Jean-Marie Massaud firma anche Leopold, la nuova sedia dining resa confortevole come una poltroncina, grazie a un cuscino avvolgente racchiuso in una struttura in legno essenziale. E il tavolo Adrien, un elemento di arredo scultoreo, carismatico, destinato a diventare nuova icona della convivialità. Il suo profilo classico, quasi archetipico, è reso contemporaneo dalla posizione asimmetrica delle gambe, e arricchito da finiture di pregio che ne accrescono la versatilità. Da ultimo, la collezione di madie Duke, in diverse altezze e dimensioni, i cui volumi, solidi e imponenti, sono alleggeriti da linee curve che guardano al mondo dell’ebanisteria. Jean-Marie Massaud trasferisce così nelle proposte Poliform le recenti evoluzioni del gusto in una direzione più audace. Mentre Emmanuel Gallina, ulteriore firma di punta dell’azienda, conferma il suo approccio a favore di forme organiche e curve delicate. Come nella collezione di imbottiti Orbis, composta da due divani e una poltrona dallo schienale avvolgente: entrambi sollevati da terra da un piedino sottile ispirato alle lavorazioni della gioielleria, sono un invito alla conversazione targato Poliform.

Per maggiori informazioni poliform.it.

FASHION

Letter to the Future

2024.05.16

Elementi come la decostruzione, l’asimmetria e l’androginia sono testimoni dell’influenza straordinaria di Yohji Yamamoto nella moda contemporanea. La nuova mostra negli spazi di 10 Corso Como presenta un percorso di corrispondenze tra le riflessioni del designer sul senso del futuro e una selezione di capi di archivio volti al superamento della dimensione cronologica.

TALK

UNVEILING Fotinì Peluso

2024.05.13

Il mare diventa veicolo per spostarsi ma anche di incontri tra persone, di raggiungimenti di mete e di partenze. Fotinì Peluso, classe 1999, diventa protagonista nel ritmo incalzante della Cruise di Chanel per l’Estate 2024, concepita e realizzata sotto al cielo plumbeo della costa francese.

CULTURE

STEVE MCQUEEN: BASS

2024.05.10

La nuova mostra di Steve McQueen al Dia:Beacon di New York utilizza solo gli elementi strutturali più basilari del cinema per offrire un’esperienza che parla sia del passato che di nuovi modi di essere: la luce e il suono.

EXHIBITION

TESTAMENT TO YOUTH

2024.04.29

Dopo aver studiato presso l’Accademia degli Antwerp Six, Willy Vanderperre intraprende la carriera di fotografo. Da Raf Simons e Dior fino a Jil Sander e Prada, il fotografo belga ha costruito da una rigida educazione religiosa e della solitudine adolescenziale il motore della propria sfera creativa.

CINEMA

CHALLENGERS

2024.04.24

Nel nuovo film di Guadagnino il tennis è una metafora della brutale contrapposizione tra amore e desiderio, comfort e incoscienza, fino ad assumere una connotazione quasi teatrale, drammatica. Sullo sfondo di Back Bay, Challengers trasporta sullo schermo un triangolo amoroso magnificamente complesso.