MANIFESTO

#64

MUSE TWENTY FANZINE

Reawakening Fashion

2024.05.08

Il Costume Institute del MET presenta la mostra Sleeping Beauties: Reawakening Fashion. Negli spazi espositivi di Leong Leong, più di duecento capi provenienti da quattro secoli diversi fungono da metafora per la fragilità dell’universo creativo.

Sleeping Beauties: Reawakening Fashion
The Metropolitan Museum of Art, New York
From May 10th until September 2nd, 2024

 

 

 

In programma al Costume Institute di New York dal 10 maggio al 2 settembre 2024, Sleeping Beauties: Reawakening Fashion è un percorso espositivo finalizzato a raccontare la ricerca, l’analisi e le diverse metodologie di conservazione capaci di esplorare le caratteristiche sensoriali dei capi presenti nella collezione permanente del museo. L’exhibition vuole approfondire i temi della rinascita e del rinnovamento, invitando gli spettatori a sperimentare le molteplici sfaccettature sensoriali degli abiti. All’ingresso della mostra, si apre una sequenza di gallerie autonome presentate come singoli casi di studio: ogni galleria esplora un tema ispirato alla natura; pezzi storici sono accostati a controparti contemporanee in un ambiente immersivo volto a coinvolgere la vista, l’olfatto, il tatto e l’udito.

Andrew Bolton, curatore del Costume Institute, ha dichiarato che quando un capo di abbigliamento entra nella nostra collezione, il suo status cambia irrimediabilmente. Quella che era una parte vitale del vissuto di una persona diventa al suo ingresso in una collezione museale un capolavoro immobile, che non può più essere indossato, udito, toccato o annusato. La mostra si impegna a riportare in vita questi capolavori riattivandone le capacità sensoriali attraverso una vasta gamma di tecnologie, offrendo ai visitatori l’accesso a rari capi storici, come ad esempio un abito da ballo in raso di seta disegnato dal couturier americano Charles Frederick Worth nel 1877. Una tecnica illusoria nota come Pepper’s Ghost è principalmente utilizzata per ridare vita ad alcuni pezzi, mentre l’animazione video, la proiezione di luci, il soundscaping e la computer-generated imagery verranno ampiamente impiegate per tessere intorno a ciascuna opera una trama che ne agevoli la comprensione.

Evening dress, French, 1902; Gift of Miss Irene Lewisohn, 1937 (C.I.37.44.2a, b). Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, BFA.com/Hippolyte Petit.

“La mostra è in grado di evocare come doveva essere sentire, muoversi, accarezzare, odorare e interagire con questi abiti quando potevano essere indossati”.

– Marina Kellen French

Sleeping Beauties: Reawakening Fashion raccoglie circa 250 capi e accessori provenienti da quattro secoli diversi visualmente accomunati dall’immaginario naturale, che funge da metafora per la fragilità e il carattere effimero della moda. Le sleeping beauties, ovvero gli abiti estremamente fragili che non possono più essere indossati su manichini, saranno esposti in bare di vetro che consentiranno ai visitatori di analizzarne i vari stati di deterioramento al microscopio. Da un corpetto inglese di epoca elisabettiana risalente al XVII secolo, alle creazioni di stilisti del terzo millennio come Phillip Lim, Stella McCartney e Connor Ives, questi esemplari unici sono al centro di una curatela che mira a cambiare la percezione del mondo naturale attraverso i processi di realizzazione di abiti e tessuti.

Ball gown, House of Worth (French, 1858−1956), Charles Frederick Worth (French, born England, 1825−1895), ca. 1887. Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art, BFA.com/Hippolyte Petit.
“Butterfly” ball gown, Charles James, 1955;
Brooklyn Museum. Costume Collection at The MET.
Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art.
“Butterfly” ball gown, Charles James, ca. 1955;
Purchase, Friends of The Costume Institute Gifts, 2013.
Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art.
Left: "Venus" ball gown, House of Dior, Christian Dior, fall/winter 1949–50.
Right: "Junon" ball gown, House of Dior, Christian Dior, fall/winter 1949–50.
Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art.
Dress, Alexander McQueen, spring/summer 2001;
Gift of Alexander McQueen, 2014.
Image courtesy of The Metropolitan Museum of Art.

Per maggiori informazioni metmuseum.org.

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