MANIFESTO

#64

MUSE TWENTY FANZINE

Hermès brings lightness

2024.06.24

Testo di Francesca Fontanesi

All’interno del Palais d’Iéna, gioiello Art Déco progettato dall’architetto Auguste Perret per l’Esposizione Universale del 1937, i ragazzi Hermès celebrano l’inizio dell’estate con camicie in pelle di vitello nubuck e canottiere in coton piqué.

La collezione Hermès SS25 Uomo si fonde con i paesaggi urbani. Gli abiti riflettono volutamente le sensazioni di un fascino libertino: i capi si trasformano nello spazio da giorno, di sera – e sceglierli significa dar loro una, due, tre vite – mentre i materiali naturali o tecnici giocano con le forme, le linee e i volumi, allungando la silhouette o ancorandola al suolo. Apre la sfilata una felpa girocollo in pelle d’agnello con jacquard equestre; segue un bomber senza maniche in pelle bianca e un colletto annodato che chiude una camicia con un foulard rimovibile. Le evocazioni sui carrés stampati si disperdono come impronte sulla sabbia spazzate via dalla marea, di cui vengono ripresi i colori acquatici: blu turchino, oceano e acquamarina. La palette della collezione è in linea con i suoi materiali: il rosa, il matcha, il litchi, il biscotto e il color cioccolato dialogano ad esempio con l’ecrù, rievocando l’immaginario di un’estate in dolcezza, come lo definisce Véronique Nichanian, che si prende cura della linea maschile di Hermès dal 1988. Seguono un giacca Oxford di cotone ricamata con un filo di gomma, un trench di media lunghezza e una giacca neo-forestale. Rubano la scena un paio di pantaloni impunturati. La collezione è insieme ferma e concreta: i bomber sono smanicati o dritti con zip, mentre felpe, camicie e T-shirt in pelle di vitello nubuck con stampa equestre si alternano a camicie ampie con collo a sciarpa rimovibile. I modelli indossano canottiere in popeline di cotone compatto, in batista, in tela spinnaker, in leggero twill, in coton piqué o in twill di seta con stampa, camicie e polo a maniche corte in maglia traforata, con colletto e riga a contrasto; e poi pullover senza maniche a coste inglesi in cashmere.

In una delicata dissolvenza, il giorno che passa scivola in una notte sulla spiaggia: i disegni si estendono sul corpo. Il sole tramonta e sorge, sorge e tramonta. C’è un’eternità in ogni istante.

La modalità è trasformista, non scontata. All’interno del Palais d’Iéna, gioiello Art Déco progettato dall’architetto Auguste Perret per l’Esposizione Universale del 1937, i ragazzi sfilano con sandali di pelle con cinturino ai piedi e pantaloni a gamba larga tagliati a metà caviglia, flettendo il peso di una borsa che potrebbe solo da lontano apparire semplicemente da spiaggia: la Haut à Courroies, che è tutto meno che in paglia. Il fatto che Nichanian sia riuscita a farlo in modo così elegante è una prova dell’abilità della Maison nel giocare con la pelle, che in questa collezione appare a prima vista morbida e sensibile come la seta. Le gambe sono tatuate per dare un senso di diletto. Per l’uomo Hermès che prende sul serio il saper vestire, la collezione presenta diverse opzioni come la Borse Sac à dessin in pelle di vitello Barénia, la Haut à Courroies in tela denim e pelle di vitello Togo, e le borse Garden Party Voyage sempre in denim e pelle di vitello Negonda. Come in un’intermezzo, borse Fourre-tout Étrivière in tela H e borse Fourre-tout Trotting in pelle di vitello Barénia Faubourg o Togo si alternano alle borse Bolide Relax in Volupto. Le braccia nude sono accessoriate dai Bracciali Clou d’H, orecchini a cerchietto per le orecchie e doppi anelli in argento, alcuni con sigillo Ex-Libris in argento e oro rosa e bracciali Chaîne d’ancre in argento. Le collane che spuntano sotto le zip sono in corno e conchiglie in metallo con finitura in palladio, come i ciondoli. Concludono i look berretti Docker in serge di cotone e cappelli dipinti a mano in rafia intrecciata con disegno Le Chant des cigales. L’estate  è torrida, il sole splende, e sembra quasi di sentire il canto delle cicale.

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