Vanessa Beecroft plasma la performance art, la rappresentazione del corpo femminile e le discussioni sociopolitiche sull’arte: per oltre venticinque anni le sue esibizioni evidenziano le tensioni tra caratteristiche opposte trovando un equilibro comune. Nudità e abbigliamento, vincolo e libertà, collettivo e individuale, forza umana e debolezza. La Beecroft utilizza ogni sua passione, tra cui la fotografia, per rappresentare differenti prospettive sul corpo, unendo allo stesso tempo influenze provenienti dall’epoca del Rinascimento con una rappresentazione innovativa e contemporanea. La sperimentazione è la sua arma: definendo regole appartenenti a un mondo del tutto personale, espande la mente verso filosofie che mettono in discussione il significato della nostra esistenza come esseri umani. Il lavoro dell’artista si svolge attraverso performances focalizzate su un’estetica che prende ispirazione dal mondo della pittura e della scultura classica, evidenziando anche una forte immagine di moda. Quest’ultima è definita da lei stessa come “un’alleata” che contribuisce nell’elaborazione del suo linguaggio visivo, tanto da coinvolgerla in molteplici progetti con fashion brand a partire dagli anni ’90.

“Esistono diversi tipi di potere. Il potere che mi interessa è quello di influenzare l’opinione e la cultura, a costo di provocare una rivoluzione.”
L’artista già nel 2018 collabora con Saint Laurent, realizzando un progetto fotografico che ritrae un gruppo di modelle vestite di nero sotto la Tour Eiffel in occasione di SELF02 durante l’Art Basel a Miami. Anthony Vaccarello invita nuovamente Vanessa Beecroft per un’esclusiva exhibition presso le boutique Rive Droite di Parigi e di Los Angeles. Una serie di 14 polaroid mostra la collezione Primavera-Estate 2023 della Maison attraverso l’obiettivo personale e moderno della fotografa. Gli scatti sono focus su dettagli significativi: un portrait con maxi occhiali da sole, sandali luccicanti, scollature profonde, una borsa trapuntata nascosta dalla manica di un cappotto e la stratificazione trasparente e monocromatica di Vaccarello catturata in primo piano. L’occhio contemporaneo della Beecrof propone all’osservatore la sua linea estetica, presentando allo stesso tempo anche quella del brand: le polaroid prestano attenzione al corpo femminile mantenendo intatta l’eleganza tipica del brand ed esplorano il contrasto tra nudità e abbigliamento attraverso una raffinata sensualità. L’artista non ama farsi fotografare, perché il suo autoritratto sono le modelle: in ognuna delle fotografie c’è qualcosa che parla di lei stessa, un segno distintivo che dimostra il suo carattere inconfondibile.
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