MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

GROWING UP

2023.02.01

La collezione Uomo Autunno Inverno 2023 di Louis Vuitton, realizzata dal team creativo in collaborazione con Kidsuper, è la rappresentazione della fase della crescita di un uomo. La storia culmina con l’età adulta e con l’idea del bambino interiore che rimane eternamente presente. 

La sfilata che presenta L’Uomo Louis Vuitton della prossima stagione racconta la storia della crescita e i riti di passaggio dall’infanzia all’adolescenza fino ad arrivare all’età adulta, fasi della vita che accomunano tutti. La collezione, realizzata dal team creativo della Maison in collaborazione con Kidsuper, è anticipata da Growing Up, il preludio cinematografico che apre il défilé. Il cortometraggio descrive fasi diverse, che tracciano storie e scene di infanzia, adolescenza e giovane età adulta, e che si collegano agli elementi visivi presenti in passerella. I modelli prima dell’inizio della presentazione camminano all’interno di un’abitazione creata per l’occasione attraversando le stanze che rappresentano i vari stadi della vita di un bambino. I capi indossati e presentati riflettono perfettamente l’idea di evoluzione, presentando quattro macro temi che si differenziano per colori, forme e materiali, sottolineando il messaggio che vuole comunicare il team creativo al pubblico. 

“L’unità è forgiata dalla familiarità. Nella collezione Uomo Autunno-Inverno 2023 si sviluppa la storia più riconoscibile mai raccontata: la crescita.”

La prima fase presentata in passerella è quella adolescenziale, che porta con sé il desiderio di crescere in fretta materializzato in una silhouette sartoriale finto-matura, ricordando l’idea di mascolinità paterna di un giovane ragazzo. Lo Studio propone in passerella una linea squadrata ma fluida allo stesso tempo, utilizzando anche capi provenienti dal mondo dello sportswear e da quello del lavoro. Elementi che si identificano con il carattere di Kidsuper, come le macchie di colore acceso su completi eleganti che si confondono creando un perfetto equilibrio con gli elementi del team creativo che ricordano Virgil Abloh, ispirazione anche per le linee pulite e sartoriali dei lunghi cappotti e delle giacche oversize. I capi sono arricchiti dalle influenze astratte che incarnano lo sguardo adulto, altri invece sono computerizzati, come se fossero visti attraverso la lente degli anni ’90 dai primi adolescenti della generazione digitale. Riflessioni dei giovani prossimi a crescere diventano scritte sugli abiti, tra cui “visione sfuocata di un futuro luminoso” o l’incognita “futuro fantastico?”. Partendo dalla prima generazione cresciuta all’ombra della super connettività, lo Studio indaga e valuta l’impatto dell’era digitale. I pensieri in questo caso si riflettono in motivi, tecniche e lavorazioni che fanno riferimento alla televisione, al film, al cyberspazio, agli schermi e alle telecamere. Disegni illusori, come un pattern che assomiglia alla codifica crittografata, si alternano a ricami televisivi allucinatori realizzati con perle e paillettes per poi lasciare spazio a una forma ingrandita di un occhio realizzata con una fine-chenille strutturata, difficile da decifrare ad occhio nudo. Le immagini in jacquard evocano l’impressione di una fase della vita che sta correndo troppo velocemente, e che rimpiangerà presto la spensierata giovinezza. Accanto all’attenzione rispetto alla computerizzazione e agli elementi digitali in genere, il team creativo propone abiti e borse strutturati da frammenti di pelle stampati con scansioni di lettere scritte realmente dai componenti dello Studio nella moltitudine di lingue delle loro nazionalità. 

LOUIS VUITTON MENFW23.

Proseguendo nella collezione si denotano nascoste fantasie camouflage, elemento sviluppato in collaborazione con Colm Dillane, in diverse colorazioni di volti disegnati sulla parte anteriore di giacche. Il cervello dell’uomo è in costante ricerca di connessione portandolo a vedere visi umani illusori in oggetti e elementi senza volto: Louis Vuitton applica questo meccanismo ai capi e agli accessori, proiettando giganteschi occhi e immagini con un effetto ad alto coinvolgimenti come massima espressione della connessione. Queste opere d’arte non ben identificate sono trasformate in stampe adattate con l’inserimento del pattern monogram come conclusione della collezione. Il colore grigio prevale nell’apertura della sfilata alternando completi e cappotti in tinta unita a giacche con pennellate colorate e cappotti lunghissimi e stretti, in pelle, che si discostano leggermente dalle silhouette oversize che caratterizzano l’intero défilé. Più tardi entra in gioco anche l’utilizzo di tonalità panna e verde utilizzate per arricchire le fantasie dei bomber, mentre a catturare l’attenzione è il bordeaux, diventando il colore principale della seconda parte della collezione, che si trasforma per la conclusione in toni più scuri, vicini al marrone. Gli accessori svolgono un ruolo fondamentale anche nella prossima stagione. Le borse arricchiscono i look e in alcuni casi ne diventano protagoniste: le mini bag lasciano il posto a misure maxi che arrivano ad essere anche veri e propri borsoni e zaini ricoperti totalmente con il logo del brand. Tote bag e shopper presentano i pattern raffigurati sui capi della sfilata, in particolare l’attenzione del pubblico si focalizza sulla fantasia mimetica e su accessori moderni dalle forme squadrate che presentano il disegno di classiche icone che hanno segnato la storia del brand. Copricapi simili a elmetti, classici bucket si alternano a cappelli appariscenti in pelliccia e balaclava di pelle, materiale proposto anche per eleganti e lunghi guanti abbinati a canotte o maglie a maniche corte. 

LOUIS VUITTON MEN FW23.

La colonna sonora che accompagna la collezione Uomo FW23 di Louis Vuitton è un’intera performance dal vivo dell’artista spagnola Rosalia, curatrice musicale della sfilata. Un puffer oversize con cappuccio e un pantalone molto largo stretto sui fianchi da una corda compongono il suo look total white, che coglie subito l’attenzione del pubblico vedendola seduta sul tettuccio di una Cadillac Coupé de Ville degli anni ’70 tinta di un giallo acceso e posta davanti all’abitazione. Il set design è stato studiato e realizzato interamente dagli stessi registi del cortometraggio, Michel e Oliver Gondry, duo francese conosciuto per le loro innovazioni visive per cinema, documentari, video musicali e spot pubblicitari. La casa proposta è intrisa di ricordi dell’infanzia dei due fratelli; la camera da letto che hanno condiviso crescendo, l’eccitazione di decorarla con la carta da parati ricoperta poi di scarabocchi, proprio come succede durante la sfilata con frasi scritte dai modelli e dalla cantante spagnola. La collezione comprende capi carichi di messaggi e significati, proponendo un tema conosciuto e caro a tutti, facendo riflettere il pubblico sulle proprie fasi personali della crescita. Dall’infanzia all’età adolescenziale che si vorrebbe superare in brevissimo tempo si arriva all’età adulta, plasmata dai ricordi e dalle esperienze della vita vissuta fino a quel momento e soprattutto dal bambino interiore che rimane eternamente in ognuno di noi. 

SET DESIGN BY Michel e Oliver Gondry.
Zoë CONFIDENTIAL

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Zoë è il nuovo libro dedicato a Zoë Kravitz attraverso la lente di Henrik Purienne, frutto di una collaborazione con Anthony Vaccarello in omaggio alla propria musa.

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Presentata a Parigi, la sfilata Haute Couture FW 2024/25 omaggia l’Opéra Garnier. La collezione, sofisticatamente teatrale, gioca con materiali opulenti come piume, velluto e taffetà, per una tradizione scenica modernizzata.

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Tra gli spazi del Musée Rodin di Parigi il pubblico assiste a una sfilata di pepli e drappeggi in nome di Dior. Un riferimento non solo visivo ma anche concettuale alla statuaria classica.

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LIVE STREAMING

2024.06.24

Follow the live stream of the #DiorHauteCoutureFW24 show.

SS25

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2024.06.24

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