MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

Linee semplici, massimo impatto

2024.02.25

Testo di Francesca Fontanesi

La collezione FW24 di Jil Sander abbonda di silhouette arrotondate e linee morbide, ma con carattere. L’equilibrio tra forma e comfort riempie i cappotti avvolgenti e i dettagli sartoriali: ogni capo riflette una ricerca costante di sofisticazione senza sforzo.

Silhouette arrotondate, costruzioni double-face e imbottiture simili a piumini che evocano giochi gonfiabili anni Novanta. I capispalla sono modellati su tessuti trapuntati, e per questa FW24 la sartoria di Jil Sander non conosce spigoli duri: sebbene il modello di successo del brand sia sempre stato semplice ed essenziale, in questa collezione le curve sono ovunque – dalle spalle alle maniche dei tailleur che aprono la sfilata in un tripudio di rosso, verde e marrone cioccolato fino ai cappotti-cappa con orli lunghissimi. I primi look presentano pantaloni ampi e una tunica con chiusura a bottoni dalle maniche svolazzanti accessoriati con sciarpe argentate e marroni luccicanti, per poi spostare l’attenzione sulle spille attaccate ai risvolti larghi e piatti delle giacche, comodamente appoggiati sulle spalle di chi li indossa. Un abito rosa lavorato a maglia assume una struttura a bozzolo e accompagna un paio di stivali rossi con tacco alto. Dettagli a catena argentea decorano i pantaloni sartoriali, e gli abiti senza spalline lunghi fino al pavimento formano curiosi dettagli a forma di V su top neri. Ricorrono texture ricche che acuiscono un senso di calore e avvolgimento insieme alle imbottiture a rombi, i crochet a maglia aperta in lana bouclé e mohair utilizzati per gonne e top e gli iconici capi a maglia che possono essere rovesciati sul lato opposto. La chiave del lavoro di Lucie e Luke Meier è nella ricerca costante di un equilibrio tra sensibilità e forma, intimità e presenza, immagine e intenzione, concentrazione e leggerezza: la collezione è un mondo a più dimensioni che trova la sua forma dentro, e non oltre, le apparenze, una capsula immersiva, morbida e avvolgente composta da una raffinatissima tavolozza di colori prugna, cacao, blu ceruleo, rosso vivo, rosa pallido, celeste, verde pastello, perla.

“Abbiamo iniziato ad affrontare la collezione con la sensazione di voler avvolgere e circondare la persona. Quindi, questo concetto è nell’estetica e nelle scelte dei materiali, nel modellismo, nella loro sagomatura.”

– Luke Meier

Vita interiore ed esteriore si fondono, e i dettagli preziosi dei capi e le finiture all’interno dei bracciali si rivolgono direttamente a chi li indossa, donando carattere. La costruzione sartoriale dei completi è morbida seppur perfettamente compensata da linee orizzontali nette, come negli scolli dei gilet sotto le giacche: ogni capo è, non a caso, rifinito con l’accuratezza propria della couture, con l’abilità meticolosa e sottile delle artigiane e degli artigiani che contribuiscono alla creazione di tutti i capi del brand. Semplici solo all’apparenza, abiti e top di maglia sono realizzati in maniera estremamente complessa, e interamente tessuti in orizzontale. La maglieria intrecciata è soffice e completamente coperta da una rete sottile e impalpabile. Sfila poi un abito scolpito e interamente frangiato in maglia metallica, a dimostrare l’alta profondità non solo concettuale ma anche tecnica e progettuale del brand. Tutto sembra realizzato senza sforzo e dà alla vista una sensazione tattile come quella di indossare cose semplici e preziose; fatte per durare. Le forme essenziali sono minuziosamente elaborate e la semplicità diventa complessa. I lunghi cappotti e le tuniche di pelle o matelassé sono morbidi e lunghi, e così anche le cappe avvolgenti, gli abiti e  le giacche, le delicate pelli di cervo e le pellicce di capra himalayana. C’è anche un mantello di seta tutto frange, seguito dai completi che spiccano sui pantaloni sottili ed esplorano le capacità creative di una modellistica portata all’essenziale. Elevano tutto alle più alte possibilità di una progettazione che ha base su forme semplici e geometriche, la collezione è fatta sì principalmente di monocromi che accentuano l’effetto 3D del gioco tra volumi, corpi e lo spazio intorno a loro, ma anche di contrasti perfettamente bilanciati. I capi prendono vita dal movimento dei corpi e dalla scelta puntuale dei tessuti: cashmere, velluti cangiati di seta e cotone, lane italiane e giapponesi.

“Ci piace questa sfocatura della silhouette, un ammorbidimento delle linee”.

– Lucie Meier

Gli accessori includono spille a forma di foglia fissate ai capi e orecchini abbinati e ingranditi nella loro forma per coprire l’intero orecchio, come a trasmettere un senso di protezione dalle distrazioni esterne. I bracciali in ottone dorato  sono rifiniti internamente in modo liscio e raffinato, ed esternamente con una finitura più grezza. Il lato più importante è contro il corpo, che è un po’ nascosto, quindi è un po’ come dire che ti prendi cura di te stesso più che degli estranei, spiega Luke Meier. La Cannolo Bag, realizzata seguendo sempre la tavolozza della stagione, è sempre tra i punti cardinali delle recenti collezioni, mentre le nuove Envelope e Rollup, realizzate in pelle di cervo, e la Coin Bag, sempre netta nella semplicità delle sue forme, accentuano insieme la morbidezza e le linee grafiche della collezione. Inedite borse-gilet sono indossate sotto giacche e cappotti. Bianchi, di vernice argento, rossi, color pelle naturale, marrone scuro e neri, alcuni circondati da nuvole di pelliccia, i sandali bassi da donna, indossati con le calze, hanno forme arrotondate. I tacchi degli stivali e stivaletti a punta hanno tacchi ingegnosamente cesellati e curvi. E ancorano le silhouette con fermezza. Come fanno, per l’uomo, gli stivali monocromi e scultorei, e le lunghe scarpe a punta con suole galvanizzate in gomma.

Zoë CONFIDENTIAL

2024.07.15

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