MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

A domestic
cast

2023.02.07

La mostra di Jenna Gribbon alla galleria Massimo De Carlo a Hong Kong mostra le sue relazioni attraverso opere che esplorano il tema del guardare e dell’essere guardati. L’osservatore percepisce il mondo dell’artista e si sente un partecipante attivo del suo lavoro.  

I dipinti di Jenna Gribbon esplorano i sentimenti attraverso il ritratto di persone a lei care, tra cui amici intimi, la sua partner, familiari e colleghi che condividono con lei la passione per la pittura. Le sue opere insistono sull’esplorazione delle implicazioni del guardare e dell’essere guardati, uno dei temi centrali del suo lavoro, mostrando e raccontando l’intimità e il piacere, come afferma nell’intervista in Muse Issue 59, per il quale realizza anche la cover Art. L’osservatore si sente parte del dipinto intuendo lo stretto legame tra l’artista e il soggetto ritratto a seconda di come viene rappresentato quest’ultimo: il modo di ritrarre Mackenzie, sua moglie, cambia nel corso del tempo insieme ai progressi della relazione. Più fiducia e sempre più momenti riservati insieme hanno permesso un’evoluzione delle opere di Jenna, cogliendola in situazioni spontanee, con posture ed espressioni meno composte, sottolineando la complicità che si è creata tra loro. Lo spettatore prende il posto dell’artista, guardando i soggetti dipinti dalla Gribbon dalla posizione esatta che occupava lei nella scena: il suo punto di vista diventa anche quello di chi si sofferma a guardare il dipinto, invitandolo a immaginare l’esperienza dell’artista alle prese con il dipinto, a delineare il loro rapporto e a esplorare il profilo del soggetto ritratto. Che ruolo ha nella vita di Jenna? Come si chiama e da quanto tempo si conoscono? L’intimità delle scene crea un effetto straniante, come se ci si stesse mano a mano immergendo in una situazione che non ci appartiene.

A Domestic Cast, Jenna Gribbon.

“Mackenzie è per me un soggetto ideale, non solo perché essendo la mia compagna ho accesso a momenti di grande intimità con lei, ma anche perché come musicista, è una figura pubblica; e anche il rapporto pubblico vs privato è un tema chiave del mio lavoro.”

Jenna Gribbon

La Galleria Massimo De Carlo ospita per la terza volta una mostra personale di Jenna Gribbon, questa volta ad Hong Kong, intitolata A Domestic Cast. Il titolo deriva infatti dall’approccio personale dell’artista nel rappresentare gli aspetti più domestici della sua vita, mentre la parola “cast” ha un doppio significato, riferendosi letteralmente alle persone che popolano le sue opere, e all’importanza di come e a chi viene proiettata la luce nei suoi dipinti. L’opera più piccola Cast in a surprising light introduce l’osservatore all’ambientazione principale delle opere, la casa dell’artista. Le piccole dimensioni obbligano ad avvicinarsi molto all’immagine, avendo l’impressione di entrare direttamente nella stanza rappresentata. Più grandi invece i quadri che ritraggono le persone amate. La musicista Mackenzie Scott è sicuramente il soggetto più raffigurato: la donna è ritratta anche questa volta con colori vividi, pennellate fluide, sensuali, che sembrano quasi fondere la figura con l’ambiente circostante. Il corpo nudo trasmette una forte energia visiva e permette all’osservatore di percepire la sicurezza che trasmettono entrambe le ragazze: uno stato percepito da molti come vulnerabile, nelle opere di Jenna Gribbon infonde invece fiducia, tranquillità e riparo. Lo sguardo di Mackenzie, come nel caso del ritratto del figlio, è rilassato e guarda negli occhi l’osservatore, pienamente consapevole di essere osservato e padrone del loro ruolo. Le forti pennellate sono trasferite anche nei dipinti di oggetti, facendo riferimento ancora una volta ad aspetti della sua vita quotidiana e dando modo allo spettatore di farsi un’idea più dettagliata degli elementi con cui l’artista interagisce ogni giorno. Real flowers in my kitchen e Fake flowers confondono lo spettatore che non riesce a capire attraverso il lavoro quali fiori sono veri e quali finti, giungendo alla conclusione che sta guardando una costruzione della sua quotidianità e non una documentazione iper reale. La luce, come suggerisce anche il titolo, è fondamentale per la pittura della Gribbon: nei tre dipinti che ritraggono il figlio, i suoi occhi sembrano lacrimare o trasalire sotto il bagliore dei riflettori puntati su di lui, ricordando l’effetto di un’illuminazione drammatica.

Cover art Muse Issue 59 designed by JENNA GRIBBON.
A Domestic Cast, Jenna Gribbon.

Ci sediamo al posto di Gribbon al tavolo della sua cucina, mentre vediamo la moglie, Mackenzie Scott, scolta di sorpresa nel suo delicato momento tra la noncuranza e la consapevolezza di essere sottoposta a un’indagine.

In A Domestic Cast la luce è utilizzata come strumento al di là della vera rappresentazione, Gribbon sfrutta la sua capacità di comandare l’attenzione dello spettatore, di personificare lo sguardo e ne enfatizza l’artificiosità per ricordarci la natura della pittura come mezzo soggettivo che crea un’immagine mediata che, per quanto convincente, può non essere necessariamente veritiera. I dipinti di Jenna traggono ispirazione da memorie personali, combinando fluidamente stili differenti all’interno di una stessa tela. Le fotografie che scatta tutti i giorni le permettono di catturare idee, inserendo in ritratti o scene reali degli elementi di finzione, mixando più aspetti in uno stesso dipinto. Le opere portano con sé una visione contemporanea dell’universo femminile in cui bellezza, piacere e intimità sono trasmessi direttamente all’osservatore, che non si limita solo a guardare, ma si spinge anche a comprendere la complessità dei rapporti espressi dall’opera diventando parte integrante e attiva del lavoro dell’artista.

 

Per maggiori informazioni massimodecarlo.com.

MIKA

2023.03.06

MUSE FASHION COVER STORY

 

Mika Schneider directed by Suffo Moncloa and styled by Naomi Itkes.

EXHIBITION

Sally Gabori

2023.02.17

La Triennale di Milano e Fondation Cartier ospitano a Milano la mostra di Sally Gabori, considerata un’artista emergente a ottant’anni, per celebrare le sue tele ricche di storia e memorie.

exhibition

making spaces

2023.02.01

Le opere di Paolo Scheggi alla Cardi Gallery sono un perfetto equilibrio tra forma e colore. Il concetto è invece nascosto all’interno delle profonde aperture che caratterizzano i suoi lavori. 

PHOTOGRAPHY

DEANA LAWSON AND SALLY MANN

2022.11.07

In occasione dell’edizione 2022 di Paris Photo, Gagosian annuncia la prima presentazione condivisa di opere di Deana Lawson e Sally Mann. Un dialogo tra le due pratiche fotografiche, un viaggio compreso tra ritratti, paesaggi e interni.