MANIFESTO

#64

MUSE TWENTY FANZINE

DEANA LAWSON AND SALLY MANN

2022.11.07

Text by Lucrezia Sgualdino

In occasione dell’edizione 2022 di Paris Photo, Gagosian annuncia la prima presentazione condivisa di opere di Deana Lawson e Sally Mann. Un dialogo tra le due pratiche fotografiche, un viaggio compreso tra ritratti, paesaggi e interni.

Le due artiste hanno collaborato all’esposizione scegliendo fotografie l’una dell’altra, comprese alcune mai esposte in precedenza. La selezione comprende immagini diverse, che permettono di esaminare temi quali identità e rappresentazione, al centro del lavoro di entrambe. Le due artiste scattano utilizzando macchine fotografiche di medio o grande formato, ricercando in ogni scatto un’immagine autentica, curata e attenta. Anche le stampe sono parte di una cura maniacale del tono, del colore e della qualità della superficie delle stesse. Tra gli aspetti cardine del loro lavoro vi è l’interazione tra fotografo e soggetto ritratto. Ne sono esempio le opere Andreen (2022) di Lawson e Ebeer at Home (2001) di Mann, che mostrano donne dallo sguardo deciso, verso la camera. Sono ritratte in pose rilassate e sicure, l’abbigliamento e gli ambienti domestici che le circondano raccontano le loro differenze individuali, sociali e culturali. 

DEANA LAWSON, Andreen, 2022.
SALLY MANN, Ebeer at Home, 2001.
DEANA LAWSON, Portal, 2017.
SALLY MANN, Karee and the Cadet, 1983–85.

Le fotografie di entrambe raffigurano paesaggi del Sud America, avvolti in maniera invasiva dal kudzu, una pianta selvatica rampicante. In Georgia, Untitled (Kudzu) (1996) Mann emula la tecnologia fotografica del XIX secolo, conferendo all’immagine un’aura di mistero, questo viene raggiunto attraverso l’utilizzo di un obiettivo antico, insieme a una pellicola ortocromatica e alla tecnica del tea-toning. In questo modo si realizza l’immagine con una messa a fuoco selettiva. Between Montgomery and Pratville (2022) di Lawson è invece una fotografia a colori di una collina trasformata dalla crescita dilagante delle piante, che viene raffigurata come un mare di verde senza un orizzonte ben visibile. In un quasi inquietante cambio di prospettiva dal paesaggio rappresentativo dei loro lavori, Funereal Wallpaper (2013) di Lawson raffigura una decorazione murale a tema marittimo, la cui illusione è messa in discussione dalle foglie di una pianta sintetica al lato della cornice, che completa la scena e, allo stesso tempo, ne rafforza l’artificialità. Anche la serie Delta (2016-) di Mann, che si concentra su interni polverosi, ospita piante artificiali, illustrazioni botaniche e specchi con riflessi scuri. Queste rappresentazioni di spazi dissimulati e nascosti stabiliscono interazioni complesse e mutevoli tra la rappresentazione della natura e l’ambiente intorno, mettendo in discussione la stessa autenticità della rappresentazione fotografica.

 

 

Paris Photo 2022 si svolgerà al Grand Palais Ephémére di Parigi dal 10 al 13 Novembre. Per ulteriori informazioni: parisphoto.com.

SALLY MANN, Georgia, Untitled (Kudzu), 1996.
DEANA LAWSON, Funereal Wallpaper, 2013.
SALLY MANN, Delta, Hushpuckena 1, 2017.
SALLY MANN, Delta, Memphis 1, 2017.
SALLY MANN, Delta, Memphis 2, 2017.
SALLY MANN, Delta, Memphis 3, 2017.
SALLY MANN, Delta, Memphis 4, 2017.
MIKA

2023.03.06

MUSE FASHION COVER STORY

 

Mika Schneider directed by Suffo Moncloa and styled by Naomi Itkes.

EXHIBITION

Sally Gabori

2023.02.17

La Triennale di Milano e Fondation Cartier ospitano a Milano la mostra di Sally Gabori, considerata un’artista emergente a ottant’anni, per celebrare le sue tele ricche di storia e memorie.

art

A domestic
cast

2023.02.07

La mostra di Jenna Gribbon alla galleria Massimo De Carlo a Hong Kong mostra le sue relazioni attraverso opere che esplorano il tema del guardare e dell’essere guardati. L’osservatore percepisce il mondo dell’artista e si sente un partecipante attivo del suo lavoro.  

exhibition

making spaces

2023.02.01

Le opere di Paolo Scheggi alla Cardi Gallery sono un perfetto equilibrio tra forma e colore. Il concetto è invece nascosto all’interno delle profonde aperture che caratterizzano i suoi lavori.