MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

un DIALOGO IBRIDO

2023.05.17

Text by Chiara Cappelli

GUCCI CRUISE 2024 

 

La generazione digitale sale in passerella trasformando il linguaggio Gucci in un dialogo cosmopolita, condiviso e sviluppato da comunità strettamente collegate attraverso i diversi continenti. 

Un nuovo linguaggio, un dialogo del tutto inaspettato che svela il lato più cosmopolita di Gucci. Si scopre attraverso una rinnovata grammatica visiva tratta da diversi codici geografici e storici: è una lingua condivisa, conosciuta in tutto il mondo e sviluppata da una generazione digitale composta da comunità legate tra di loro e provenienti da continenti lontani. La Maison italiana trasporta il pubblico a Seoul, in un viaggio alla scoperta di un dialogo tra il patrimonio del marchio e la stimolante influenza della cultura sudcoreana. Gucci analizza come la moda multiculturale trovi una forte espressione nella vita quotidiana delle grandi città, intensificando questo forte progresso con una collezione che rispecchia la società globale: l’eredità creativa di ogni singola persona esplode nel cuore della Cruise 2024, reinterpretando i codici della Maison attraverso una visione individuale ed estremamente culturale. Le forme e i colori si trasformano, dando vita ad una serie di pezzi in continua mutazione, che dialogano intensamente con la realtà digitale e le nuove tendenze sviluppate nelle diverse parti del mondo. Un progetto che mira a guardare oltre i propri limiti, oltre la propria terra natale, instaurando al tempo stesso un rapporto solido e ben strutturato con una realtà creativa sviluppata e innovativa. Dopo l’apertura del primo monomarca nel sud della Corea, nel 1998, il legame tra il marchio e la città di Seoul ha continuato a crescere: oggi trova un equilibrio del tutto personale, che volge lo sguardo a codici visivi che dimostrano una spiccata capacità di rinnovarsi e di pensare alle nuove generazioni. 

Gucci cruise 2024.

La collezione approfondisce il dialogo tra il patrimonio della Maison e l’influenza della cultura sudcoreana.

Il pubblico si trova di fronte ad un vero e proprio processo di ibridazione, manifestando i mutamenti di codice inerenti al vestire metropolitano: le silhouette, che evocano i capi Gucci della fine degli anni ’90, condividono la scena con una palette colori tipica del secondo decennio. I materiali e le tecniche del guardaroba invece lasciano spazio all’abbigliamento più sportivo che caratterizza la nuova società, creando un completo contrasto direttamente ispirato alla vita quotidiana delle strade di Seoul. Ogni capo contribuisce al processo che la Maison ha messo in atto, avvicinandosi sempre di più ad un’estetica dinamica ed universale. Lo stile più classico, dettato dal tailleur giacca-gonna in tessuto bouclé e la camicetta in seta, si fonde con top e lunghi abiti realizzati interamente con il tessuto delle mute da sub, ricordando gli appassionati di windsurf che frequentano il fiume Han; le silhouette aderenti al corpo invece si contrappongono agli ampi codici derivati dal mondo dello skateboard. Per proseguire nel processo di ibridazione, Gucci da vita ad un attento studio della destrutturazione: le maniche rimovibili sono veri e propri accessori, mentre le cerniere aiutano il pantalone ad espandersi e diventare oversize. Gli abiti a trapezio presentano linee decise e scultoree, le giacche si delineano sempre di più irrigidendo la forma delle spalle squadrate, e il bomber si trasforma in una mini gonna da sera. Direttamente dal mondo coreano provengono i nastri sopra top monocolore, così come i motivi biomorfici ipersensoriali dell’artista Ram Han. Il linguaggio della generazione digitale è reso ancora più espressivo attraverso gli accessori: le borse appaiono deformate o di dimensioni ridotte, reinterpretate con motivi ornamentali e con richiami alle attività acquatiche. Queste ultime danno vita anche al nuovo stivale ripreso dalla fine degli anni ’90 e reimmaginato in una scarpa mules.

Gucci cruise 2024.

La collezione mette in risalto uno studio del guardaroba globale, arricchito dall’inimitabile istinto per la moda che si esprime per le strade di Seoul. 

La collezione è un tumulto di sentimenti contrastanti che riflette la generazione espressa negli abiti. In un’era digitale Gucci risponde facendo proprio il carattere ibrido che caratterizza il linguaggio moderno, determinato da uno scambio di codici stilistici condivisi. La sfilata si svolge all’interno del cortile delle cerimonie del palazzo Gyeongbbokgung, risalente al XIV secolo e situato nel cuore di Seoul; sullo sfondo, invece, il paesaggio futuristico della capitale sudcoreana. La scelta di un luogo classico e storico in una città all’avanguardia esprime la necessità della Maison di trovare ancora una volta un punto d’incontro tra passato e futuro, per descrivere quello che ora è il nostro presente. Gucci illustra a modo suo un dialogo universale che unisce creatività, tradizione e cultura, e che trova eco nel mondo e nei valori fondamentali della Maison. La collezione è una celebrazione dell’ibridazione, dell’innovazione e della città di Seoul, appagando allo stesso tempo il desiderio di generare un impatto sociale e duraturo nella comunità moderna e contemporanea. 

Gucci cruise 2024.
Zoë CONFIDENTIAL

2024.07.15

Zoë è il nuovo libro dedicato a Zoë Kravitz attraverso la lente di Henrik Purienne, frutto di una collaborazione con Anthony Vaccarello in omaggio alla propria musa.

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Presentata a Parigi, la sfilata Haute Couture FW 2024/25 omaggia l’Opéra Garnier. La collezione, sofisticatamente teatrale, gioca con materiali opulenti come piume, velluto e taffetà, per una tradizione scenica modernizzata.

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2024.06.25

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