MANIFESTO

#65

MUSE TWENTY FANZINE

DIGITAL REVOLUTION

2021.05.25

Fondazione Prada Venezia
by Muse

Il progetto esplora una serie di specifiche fratture nella storia della pittura dei suoi ultimi 150 anni.

“Lo spettro che riappare continuamente per narrare la storia della fine della pittura è un problema fantasma? E in caso affermativo, i fantasmi possono essere reali?”. Questi sono stati i dubbi che hanno guidato Fischli nel processo di concezione della sua mostra Stop Painting il palazzo storico di Ca’ Corner della Regina, sede veneziana di Fondazione Prada.
Nel tentativo di rispondere a queste e altre domande aperte, l’artista ha identificato cinque rotture radicali causate da cambiamenti tecnologici e sociali che corrispondono a mutamenti di paradigma nell’arte attraverso il rifiuto e la reinvenzione della pittura. La mostra si proietta anche nelle dimensioni del presente e del futuro per capire se un ulteriore sviluppo di questo processo è oggi in corso e se l’attuale rivoluzione digitale può essere all’origine di una nuova crisi della pittura o, al contrario, può contribuire al suo rinnovamento.
La prima rottura è provocata dalla diffusione della fotografia che mette in discussione l’intero concetto di unicità dell’oggetto d’arte così come l’originalità dell’autore. Questo era stato il motivo che aveva spinto il pittore Paul Delaroche a pronunciare intorno al 1840 la famosa sentenza: “da oggi la pittura è morta”. L’invenzione del readymade e del collage che costringe la pittura a uscire da se stessa rappresenta il secondo momento di crisi. La terza è provocata dalla messa in discussione dell’idea di autorialità, o come la definisce Roland Barthes nel 1968, “la morte dell’autore”. La quarta crisi può essere identificata con la critica della pittura come bene di consumo alla fine degli anni Sessanta. La quinta rottura si concentra sulla crisi della critica nella cosiddetta società tardocapitalista.
Utilizzando un tono del tutto soggettivo, l’artista ha concepito questa mostra come una pluralità di narrazioni raccontate da lui stesso in prima persona. Il percorso espositivo inizia al piano terra di Ca’ Corner della Regina con una nuova opera site-specific di Fischli, un modello in scala ridotta dell’intero progetto, definito dall’artista come “una scultura di una mostra di pittura”. L’opera è accompagnata da testi scritti dallo stesso Fischli per illustrare ciascuna delle 10 sezioni del progetto che riunisce oltre 110 opere realizzate da più di 80 artisti. Il percorso espositivo si sviluppa al primo piano nobile di Ca’ Corner della Regina seguendo un approccio personale e idiosincratico ed evitando di presentare i lavori secondo un semplice ordine cronologico.

NIKKI MALOOF

AROUND THE CLOCK

2024.11.22

La bellezza nella vita quotidiana

 

Il mondano, l’orrore e tutto ciò che sta in mezzo: Maloof cattura il quotidiano nelle sue opere d’arte massimaliste.

SANG WOO KIM

THE SEER, THE SEEN

2024.11.21

Confrontandosi con la sua doppia educazione culturale, Sang Woo Kim ci invita a fermarci, a guardare e a mettere in discussione non solo ciò che vediamo, ma anche come e perché lo vediamo.

NEWS

THE 80S: PHOTOGRAPHING BRITAIN

2024.11.20

Registrare una Gran Bretagna in trasformazione e catturare i cambiamenti sociali. La Tate Britain esplora il mezzo fotografico e il modo in cui è diventato uno strumento di rappresentazione sociale, di celebrazione culturale e di espressione artistica durante gli anni ’80.

PHOTOGRAPHY

Roe Ethridge. Happy Birthday Louise Parker

2024.02.21

Restituito alla città come importante spazio per la diffusione culturale, il piano espositivo svela per la prima volta al pubblico la prima parte di programma che intreccia – con un respiro internazionale – arti visive, moda, design e panorama editoriale. Un’esperienza inedita di scoperta e fruizione porta il visitatore ad attraversare gli ambienti in un climax ascendente.

Miranda July: New Society

2024.02.21

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