“Lo spettro che riappare continuamente per narrare la storia della fine della pittura è un problema fantasma? E in caso affermativo, i fantasmi possono essere reali?”. Questi sono stati i dubbi che hanno guidato Fischli nel processo di concezione della sua mostra Stop Painting il palazzo storico di Ca’ Corner della Regina, sede veneziana di Fondazione Prada.
Nel tentativo di rispondere a queste e altre domande aperte, l’artista ha identificato cinque rotture radicali causate da cambiamenti tecnologici e sociali che corrispondono a mutamenti di paradigma nell’arte attraverso il rifiuto e la reinvenzione della pittura. La mostra si proietta anche nelle dimensioni del presente e del futuro per capire se un ulteriore sviluppo di questo processo è oggi in corso e se l’attuale rivoluzione digitale può essere all’origine di una nuova crisi della pittura o, al contrario, può contribuire al suo rinnovamento.
La prima rottura è provocata dalla diffusione della fotografia che mette in discussione l’intero concetto di unicità dell’oggetto d’arte così come l’originalità dell’autore. Questo era stato il motivo che aveva spinto il pittore Paul Delaroche a pronunciare intorno al 1840 la famosa sentenza: “da oggi la pittura è morta”. L’invenzione del readymade e del collage che costringe la pittura a uscire da se stessa rappresenta il secondo momento di crisi. La terza è provocata dalla messa in discussione dell’idea di autorialità, o come la definisce Roland Barthes nel 1968, “la morte dell’autore”. La quarta crisi può essere identificata con la critica della pittura come bene di consumo alla fine degli anni Sessanta. La quinta rottura si concentra sulla crisi della critica nella cosiddetta società tardocapitalista.
Utilizzando un tono del tutto soggettivo, l’artista ha concepito questa mostra come una pluralità di narrazioni raccontate da lui stesso in prima persona. Il percorso espositivo inizia al piano terra di Ca’ Corner della Regina con una nuova opera site-specific di Fischli, un modello in scala ridotta dell’intero progetto, definito dall’artista come “una scultura di una mostra di pittura”. L’opera è accompagnata da testi scritti dallo stesso Fischli per illustrare ciascuna delle 10 sezioni del progetto che riunisce oltre 110 opere realizzate da più di 80 artisti. Il percorso espositivo si sviluppa al primo piano nobile di Ca’ Corner della Regina seguendo un approccio personale e idiosincratico ed evitando di presentare i lavori secondo un semplice ordine cronologico.
DIGITAL REVOLUTION
2021.05.19
Fondazione Prada Venezia
by Muse
The project explores a series of specific ruptures within the history of painting in the last 150 years.