L’individualità di pensiero viene espressa attraverso la semplificazione di capisaldi che avvolgo e rappresentano il corpo umano. Le discipline sartoriali si intrecciano ad una visione architettonica e sartoriale fluida e dinamica. Il key piece da cui parte la ricerca è la camicia bianca, da qui prosegue la pulizia delle forme, la silhouette minimale accostata ad elementi di materialità. I dettagli sono delle vere e proprie distorsioni in movimento, negli abiti, nell’intera collezione e nell’allestimento stesso dell’ambientazione. La fluidità mette in discussione il linguaggio convenzionale di una sartoria rigida. Il défilé indaga il rapporto fluttuante tra corpo e tessuto che lo riveste, con le caratteristiche di leggerezza e morbidezza che ne diventano le qualità principali. Il paradigma sartoriale degli anni ’40 che è ispirazione della collezione Uomo Primavera/Estate 2024 viene ripensato secondo un processo di riduzione e illuminazione del corpo e dei capi.
“La sofisticazione dei pensieri permette di riconsiderare le cose semplici. Permette la trasformazione e l’individualità. Parlando di corpi, si parla di individui – l’individualità delle persone, e quindi di un’individualità di pensiero.”
La struttura e i dettagli della camicia diventano la base per lavorare su un intero guardaroba. Dall’essenziale si arriva all’espansione dell’idea, il carattere materico viene ricostruito fino a portare il corpo alla costante consapevolezza di un corpo che si muove libero. La presenza emerge dall’essenza, il formalwear incontra elementi tecnici, il workwear è ricreato sulla base di tocchi futuristici, una proposta libera da costrizioni e funzionale. Le camicie sono costruite su una nuova fragilità intrinseca caratterizzata da spalle larghe, vita stretta, e maniche allungate. Il popeline di cotone viene utilizzato come elemento ibrido e innovativo all’interno del rigore sartoriale, in cui si riconosce uno scatto di innovazione nelle linee e nei dettagli. Intenzione e funzione vengono sovvertite, la stampa floreale viene reinventata attraverso frange e applicazioni. Anche le tasche lasciano cadere la loro originaria utilità, divenendo elementi puramente decorativi. Le lunghezze sono diversificate e fluide, elementi che ritornano anche nella scelta colori che, partendo da nero e blu, vira verso tonalità chiare di grigio tortora, sabbia, e toni più accesi di verde, rosso e viola.
“Pensavamo molto al corpo: dare libertà al corpo, anche se il nostro interesse è mostrare i riferimenti agli archetipi e all’architettura nella moda, che di solito è restrittiva. Abbiamo quindi applicato la struttura a un intero spettro di capi maschili, conferendo a tutti leggerezza, facilità e comfort.”
Le forme rigide delle silhouette dei look che sfilano in passerella entrano in contrasto con lo slime che compone pareti astratte e interruzioni fluide in continuo movimento. Questo riflette lo stato comune della persona in costante trasformazione e lo scorrere del tempo dinamico, caratteri insiti nella natura dell’essere umano. La semplicità può essere troppo semplice, mentre la vita e la comprensione della stessa sono davvero complesse, per questo vanno riconsiderate. La sensualità maschile e la mascolinità convenzionale vengono messe in discussione, esplorando come possano essere concepite in maniera del tutto diversa da come le conosciamo. Prada porta in scena ogni volta l’inizio di un nuovo dialogo che svelta in maniera incredibile una contemporanea elaborazione di sé stesso.
“Ora, in questo periodo, dobbiamo iniettare nuova fantasia, e nuove idee.”