MANIFESTO

#65

MUSE TWENTY FANZINE

PREZIOSO FUTURISMO

2024.01.26

Testo di Francesca Fontanesi

Fendi sfida i confini accademici imposti tra i concetti di struttura e decorazione. Dai dettagli miniaturizzati delle borse Baguette agli intricati ricami effetto pelliccia, la collezione incarna un dialogo poetico tra i materiali simbolo del brand e una forte visione umanistica dell’Haute Couture.

Rinunciando al costume e abbracciando il pragmatismo, Fendi presenta in passerella un amalgama impeccabilmente realizzato dalle abili mani degli artigiani dei suoi atelier: dai ricamatori ai sarti, dai modellisti ai pellettieri, l’approccio della Casa Italiana verso chi indossa – e osserva – la Couture è quello di riaffermare un senso di umanità ed empatia; sono sempre qualcuno, piuttosto che qualcosa. Dalle geometrie semplici alle strutture piu dense della pelle di coccodrillo, un futurismo umano attraversa la collezione, fonde insieme le simbologie del passato per creare il presente e il futuro. La struttura diventa decorazione e viceversa: la sfilata inizia con una nuova silhouette chiamata Scatola e termina sempre con la stessa, il taglio di precisione del modello geometrico nel flou crea nuovi volumi con leggerezza e struttura grazie a tessuti come il gazar di seta. Segue il tailleur, volutamente adeguato alla fisionomia femminile attraverso un taglio rigoroso ma capace allo stesso tempo di abbracciare ergonomicamente chi lo indossa, grazie a tessuti tradizionalmente maschili come il superkid mohair, filato sottilissimo e leggero. Fisionomie protette da maxi cappotti voluminosi e ricchi di movimento, non in vera pelliccia ma di frange finemente ricamate e sovrapposte: i ricami, composti da filamenti minuscoli e cuciti in forme ondulate che si sovrappongono, producono un effetto simile a quello di una montagna di piume morbide e leggere. Realizzati con i filati più pregiati di cachemire e vicuña, gli abiti a coste fini sono avvolti elegantemente con cinture Shibari annodate.

“Nella collezione c’è un umanesimo che è al cuore di questo futuro; c’è il corpo, la silhouette all’interno della silhouette, la persona e il lavoro artigianale della couture. La collezione parla di struttura e decorazione, dove i due diventano indivisibili. Volevo un’idea di precisione e emozione contemporaneamente.”

– Kim Jones

Nella collezione Haute Couture SS24 di Fendi, ogni approccio ottimizza leggerezza.

Ma è forse nelle numerose lavorazioni finemente ricamate che decorazione e struttura si fondono fino all’inverosimile all’interno della collezione e sembrano diventare la pelle del futuro. Le borse – o meglio, le Baguette – di Fendi Couture prendono poeticamente il ruolo dei gioielli. Gli esempi più sorprendenti sono, allo stesso tempo, anche i più microscopici: minuscole borse a catena, con frange pendenti, abbinate a una serie di flag-dresses in chiffon a lunghezza intera in una tavolozza rosa pallido, grigio chiaro o bianco. Organicamente modellate, ultra-leggere e contornate fluidamente da ricami a mano rigorosi ma delicati, si muovono sinuosamente con chi le indossa.  Negli occhiali da sole Singular Vision, progettati da Delfina Delettrez Fendi, le montature degli occhiali realizzate in oro bianco 18 carati e diamanti bianchi seguono la struttura facciale dei loro apprezzatori. Quest’idea di praticità preziosa chez Fendi si estende anche a tutti gli altri accessori della collezione: i materiali delle scarpe (ricoperte di strass e paillettes argentate) e dell’abbigliamento (dal coccodrillo foderato ai ricami frangiati e fluidi) non bastavano a prepararci all’arrivo di quella che è la Fendi Gems Baguette in passerella, realizzata in oro bianco 18 carati e con una fibbia tempestata di diamanti e foglia di platino applicata al coccodrillo. Un dialogo ininterrotto tra poesia e realtà.

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