Il mare d’inverno
è un concetto che il pensiero non considera.
Top in stile navy con fiocco, tagliati per un cocktail party a terra come in barca, scolli henley ultrafreddi e top aderenti. Ma anche pantaloni dai volumi generosi, pastrani da traversata, gilet e pettorine sapientemente sovrapposti alle giacche e i peacoat. Elegante e sportivo, raffinato e deciso, sognatore e pragmatico; la continua vena innovativa di Giorgio Armani è evidente in una serie chiave basata sul denim sbiadito, cappotti grigio corazzato e spolverini ornati di strass: Emporio Armani è la prima sfilata a presentarsi nel roster della Maison Armani questa stagione e lo fa con un intento ben preciso. Mentre la Spring/Summer 23 ha portato trasportato suoi fedeli in una raffinata vacanza estiva con una collezione intitolata A Basketful of Summer, nella Men FW24-25 Atlantico tutto scintilla, come il fascio di luce di un faro che danza sicuro sulle onde di un oceano in tempesta. Gli abiti doppiopetto a micro righe da tennis per le donne e gli spencer oversize maschili corti alla vita ispirati all’Inghilterra di fine Settecento spiccano nella collezione compresa di nuove giacche e cappotti, in una palette di forme sartoriali che sfuma dal blu notte al grigio–i colori di Casa Armani–accostati al bianco ghiaccio. Verso la fine, una serie di look ombra con capispalla double face e un paio di pantaloni ornati di cristalli. Loredana Berté fa da colonna sonora davanti a un faro completamente buio e caliginoso, costruito nello spazio Armani e progettato dall’architetto Tadao Ando, a sud del capoluogo lombardo.
Il mare in inverno, freddo e impetuoso. Un oceano che congiunge continenti. Navi che lo solcano, lasciando porti e cantieri, e i caratteri che le popolano: marinai, mozzi, macchinisti, ufficiali. l’avventura, in uno scenario aperto, è uno dei temi che definisce nel profondo lo spirito di Emporio Armani, insieme all’assoluta apertura di vedute.
Aleggia un senso di eleganza portuale: lunghi cappotti, casacche da marinaio, anche di pelle, cappelli che omaggiano un codice dal fascino duraturo. Le camicie sono sostituite da top realizzati negli stessi tessuti di blazer e pantaloni: una nuova uniforme, monocroma e decisa. Salopette e camicie oversize gommate occhieggiano al lavoro di bordo, mentre le lane battute si mescolano al denim, usato però per cappotti, giacche e pantaloni dalle forme sartoriali. Motivi tweed, gessature, floccature percorrono le superfici, sempre in un unico colore. anche i ricami metallici su giacche, camicie e cappotti hanno un sapore avventuroso invece che decorativo e sembrano incrostazioni simili a quelle che il mare aperto lascia sulle chiglie delle navi.
“Ho lavorato sulla silhouette, partendo dalle spalle, che ora sono ampie, squadrate e decise”, spiega Giorgio Armani. “Questo è stato il punto di partenza per tutto il movimento della collezione, che è per lo più sartoriale, snella e pulita, adatta allo stile di oggi: indago il passaggio fluido fra maschile e femminile, per me naturale”. Nel segno del superamento dei confini la proposta è completata da una selezione di capi per lei, riadattati e riproporzionati con la massima naturalezza, ma anche con un radicalismo tipicamente Armaniano. Lo si vede ancora meglio negli abiti dedicati alla sera, preziosi e arricchiti da ricami e da incrostazioni floreali o da borchie acuminate che raccolgono sentimenti estetici e nessuna aggressività. Ecco allora quelle spalle larghe e ben disegnate, ancorate al suolo da scarpe stringate con suole alte, che unite alle ghette diventano morbidi stivali. Tanto è vero che gli stessi capi maschili adattati e riproporzionati sulle donne conservano il loro carattere ma si espongono alla loro gentile mutazione. Borse come valigie a mano, con dettagli di rete spessa e ampie sacche completano la collezione, che non esclude i tacchi a spillo. Per una traversata sempre in stile Armani.
“Non ho mai nascosto il mio amore per il mare, simbolo di libertà e avventura. Questa stagione, però, ho pensato all’Atlantico delle traversate, e le navi che lo hanno solcato. È un modo, per me, di esplorare lo spirito di Emporio, con un accento sul passaggio fluido tra maschile e femminile, per me naturale, ma sempre radicale.”