MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

OCCUPARE LO SPAZIO

2024.06.11

Testo di Francesca Fontanesi

Le opere di Donald Judd saranno in mostra da giugno a settembre in occasione di Art Basel: definite dall’interesse di Judd per i materiali e il colore, sottolineano le qualità intrinseche dei loro componenti e la relazione tra parte e insieme.

Donald Judd
Gagosian, Rheinsprung 1, Basel
June 10 – September 7, 2024

 

 

 

Il 3 giugno 1928 a Excelsior Springs, Missouri nacque Donald Clarence Judd. Studiò filosofia e storia dell’arte alla Columbia University e pittura alla Art Students League. Dal 1959 al 1965 lavorò come critico d’arte – scrivendo oltre una dozzina di recensioni al mese – e fu pittore fino ai primi anni Sessanta, quando iniziò a creare opere tridimensionali che cambiarono il concetto di arte. Durante tutta la sua vita, sostenne l’importanza dell’espressione artistica come parte dell’esperienza umana: scrisse ampi trattati sulla conservazione del territorio, sulla conoscenza empirica e la cittadinanza attiva. A trent’anni dalla sua scomparsa, Donald Judd rimane uno degli artisti più significativi del ventesimo secolo.

 

“Materiale, spazio e colore sono gli aspetti principali dell’arte visiva. Tutti sanno che c’è del materiale che può essere raccolto e venduto, ma nessuno vede lo spazio e il colore”.

– Donald Judd

Negli anni Sessanta, Judd iniziò a esplorare le possibilità offerte dall’arte minimalista, un movimento caratterizzato da opere che eliminano ogni riferimento narrativo o simbolico per concentrarsi su forma, colore e materiali. Le sue sculture, spesso realizzate con materiali industriali come il metallo, il plexiglass e il legno, sono note per le loro forme geometriche semplici e per l’attenzione alla relazione tra l’oggetto, lo spazio circostante e lo spettatore. Queste opere mirano a creare un’esperienza diretta e immediata, libera da interpretazioni preconcette. Una delle sue innovazioni più significative fu l’abbandono del piedistallo tradizionale, permettendo alle sue sculture di occupare direttamente lo spazio del pavimento o della parete. Questa scelta enfatizza la continuità tra l’opera d’arte e lo spazio in cui è collocata, invitando lo spettatore a considerare l’ambiente come parte integrante dell’esperienza estetica.

 

 

Untitled, 1988. Clear anodized aluminum with red and chartreuse plexiglass. In the top image: Basel, Installation View, 2024.
Untitled, 1991. Clear anodized aluminum with amber over yellow plexiglass.

A partire dal 10 giugno e fino a settembre, Gagosian annuncia l’apertura di una mostra dedicata alle opere di Donald Judd in occasione di Art Basel:  le dieci opere singole esposte e montate a parete sono state realizzate dall’artista in Svizzera tra il 1987 e il 1991. Ogni opera è realizzata con i materiali tipici della pratica di Judd: alluminio anodizzato e lastre di plexiglass in una gamma di opacità e colori, dall’ambra al rosso e dal chartreuse al nero. L’arte e il pensiero radicale di Judd hanno contribuito a plasmare il look della fine del XX secolo e continuano a influenzare artisti, architetti e designer di tutto il mondo, esercitando un forte impatto trasformativo sui modi in cui gli oggetti d’arte e i progetti pratici vengono prodotti, esposti, incontrati e utilizzati. Attraverso il suo lavoro visivo, riconosciuto in tutto il mondo, e i suoi incisivi scritti critici e teorici, Judd ha introdotto un’arte che esiste in termini decisamente fisici, lontana dalle nozioni di metafora e illusione e incentrata sul qui e ora, senza alcun ricorso a narrazioni del passato.

Basel, Installation View, 2024.

“Non è necessario che un’opera abbia molte cose da guardare, da confrontare, da analizzare una per una, da contemplare. È la cosa nel suo insieme, la sua qualità complessiva, a essere interessante. Le cose principali sono da sole e sono più intense, chiare e potenti”.

– Donald Judd

Singolarmente, ogni opera delinea uno spazio interno creato e lo spazio esterno che occupa; non ci sono opere identiche all’interno del gruppo. Le opere sono definite dall’interesse di Judd per i materiali e il colore: mai autoreferenziali e autosufficienti, sottolineano le qualità intrinseche dei loro componenti e la relazione tra parte e insieme. La proporzionalità uniforme dei loro esterni esiste in relazione alle loro divisioni interne, poiché la lucentezza opaca dell’alluminio contrasta con le lastre di plexiglass lucido o traslucido posizionate sulle superfici verticali delle opere più vicine alla parete. Le composizioni sono divise in due da lastre di alluminio, e alcune opere sono divise da piani di alluminio sulle loro superfici frontali. Orchestrando sottili e drammatici giochi di luce, ombra e colore, le opere indagano lo spazio, il colore e l’esistenza: per Judd, le principali preoccupazioni dell’arte.

Untitled, 1991, detail.
Clear and turquoise anodized aluminum with blue over red plexiglass.
Untitled, 1991, detail.
Clear and turquoise anodized aluminum.

Per maggiori informazioni gagosian.com.

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