Studiata appositamente per onorare l’estetica di un’era che non esiste più e che dopo aver ripudiato abbiamo iniziato a bramare con nostalgia, la nuova Pre-Fall 2024 di Balenciaga ha presentato in apertura sneakers e pantaloncini indossati da un modello a petto nudo impegnato al telefono, per poi proseguire con una collezione di felpe, leggings, tute, top sportivi e coffee cups che la celebrity culture figlia degli anni 2000 ha fatto propri. La collezione, ricca di tutti quei capi che ci si aspetta dall’epoca di Demna, è stata suddivisa tra abbigliamento casual e look da red carpet ispirati a Cristóbal Balenciaga: prima felpe sotto bomber e blazer oversize, poi cappotti cocoon, abiti drappeggiati e silhouettes aderenti. Un sound minimalista post Max Richter a cura di BFRND in sottofondo ha accompagnato la sfilata in Hancock Park, quartiere residenziale ultra-chic di Los Angeles noto per la collezione di case e di villette in stile rinascimentale.
“Tutta la mia evoluzione culturale, da quando ero solo un adolescente cresciuto in una specie di nulla post-sovietico, è davvero partita da qui, attraverso film, musica e tutto ciò che ho assorbito, tutto ciò che in seguito ha iniziato a diventare per me un riferimento per la mia arte.”
La youth culture americana made in L.A. non poteva essere maggiormente d’ispirazione per Demna, grazie anche a quella luce languida, dorata, capace di persistere anche dopo il tramonto sulle colline hollywoodiane. Ma anche le insegne al neon, i fari, i led per il trucco, i semafori rossi all’incrocio tra Hollywood Boulevard e Highland Avenue: la Pre-Fall 2024 è un Eyes Wide Shut traslato nel mondo della moda, un ossimoro sull’ambivalenza della realtà di Los Angeles e che la innalza a città di luci e ombre per antonomasia, espressa in miniatura tra le palme di Windsor Street e l’insegna di Hollywood sullo sfondo – il simbolo per eccellenza del sehnsucht losangelino.
Se il primo capitolo è dedicato all’activewear, in quello successivo Demna Gvasalia ha reso protagonista lo stesso jersey che ha plasmato la moda americana delle tute in velluto, intervallato da un momento neo-grunge: i capi sono oversize e stratificati, i pantaloni asimmetrici, i cappotti ricamati a mano e le borse in pelle foderate in nylon. Susseguono gli abiti da giorno intrisi di pop culture losangelina, perfettamente racchiusa in una giacca con cappuccio con sciarpa integrata, pensata come deterrente per i paparazzi. Chiudono la sfilata gli abiti da sera. I coat-dresses sono avvolti in forme angolari e sontuose, mentre gli abiti monospalla ammorbidiscono la scena. Il look finale amplifica l’elemento incognito: un monumentale abito bianco in raso con scudo facciale integrato chiude la parabola noughties firmata Balenciaga.
“Ho voluto mostrare ciò che la moltidudine di L.A. rappresenta per me.”
Tra gli accessori non poteva mancare un omaggio all’iconica City bag lanciata nel 2001 – durante il mandato di Nicholas Ghesquière – e una nuova borsa Rodeo in onore di una delle vie più iconiche dell’immaginario californiano. Nella Pre-Fall 2024 Balenciaga ha inoltre introdotto una nuova scarpa, la 10XL Sneaker, insieme a una collezione di t-shirt, cappelli e grocery bags in collaborazione con Erewhon, supermercato fondato nel 1966 a Los Angeles e amato dalle celebrities. Anche l’alta gioielleria, realizzata in collaborazione con Jacob & Coi, riprende la youth culture e all’opulenza made in USA.
Mentre il setting e la sfilata giocano su luoghi comuni iper-specifici di Los Angeles e di Hollywood in generale, la collezione custodisce in realtà un tema molto più profondo legato non solo al mondo della moda ma in particolare della società contemporanea, che tende sempre di più verso una polarizzazione tematica volta a escludere a priori opposti e contraddizioni in onore di un rigore morale ed estetico. Per Demna, sneakers XL e felpe oversize possono ancora trasformarsi nel baluardo di una casa di moda centenaria, e gli abiti da sposa fare da scudo protettivo dello sturm und drang creativo firmato Balenciaga.