EN PLEIN AIR

2023.10.04

La Primavera Estate 24 di Chanel è una passeggiata en plein air nel parco della centenaria Villa Noailles, luogo intrinseco di storia e ispirazione artistica.

Al Sud della Francia, sulle colline di Hyères, la villa modernista di Charles e Marie-Laure de Noailles, progettata dall’architetto Robert Mallet-Stevens nel 1923 è continuamente immersa nella luce del sole. I suoi numerosi giardini terrazzati, circondati da insenature attraverso le quali il paesaggio è ritagliato in altrettante immagini, offrono una visione unica. Quell’angolo così magico della Francia sarà, dagli anni trenta in poi, luogo di piacevole frequentazione tra Coco Chanel e Marie-Laure de Noailles, celebre mecenate d’arte. Ed è cosi che i volumi e gli spazi esterni della Villa Noailles – dal giardino cubista a scacchiera alle aiuole incassate – divengono primaria fonte d’ispirazione per la collezione Prêt-à-Porter Primavera Estate 2024 con l’occasione di festeggiarne il centenario. Virginie Viard del presente dialoga con Gabrielle Chanel degli anni trenta e con il più recente Karl Lagerfeld, anche lui grandissimo amante del monumento architettonico, per mettere in scena un sodalizio di personalità incredibilmente creative che hanno contribuito brillantemente a rendere la Maison Chanel quello che è tutt’ora. Villa Noailles era un punto di ritrovo per gli incontri artistici, luogo fertile di ispirazioni che rifletteva lo spirito d’avanguardia del tempo, frequentato da Buñuel a Man Ray, da Dalí a Cocteau.

“La collezione Primavera Estate 2024 Ready-to-Wear è un’ode alla libertà e al movimento, e racconta una storia che ha le sue origini nei giardini di Villa Noailles.”

– Virginie Viard

L’esaltazione della luce e del colore è in passerella l’elemento creatore insieme alla profusione di motivi geometrici, asimmetrie contrastanti, patchwork e fantasie. Le righe giocano e danno ritmo ad una collezione che definisce la propria idea di eleganza nella disinvoltura e nella suadente affabilità. La donna Chanel è intraprendente e autonoma ma anche conservatrice, componenti dell’allure care alla designer Virginie Viard che rilegge per ogni stagione i codici della Maison a favore di uno stile fatto da contrasti visivi e materici. Come le diverse vestaglie in tweed multicolore, nero o rosa, o come le giacche in spugna a righe di qualsiasi tonalità. Gli abiti si fanno carico di molteplici suggestioni intrinseche della villa senza tradire l’immobile mondo Chanel: tweed, stampe, tailleur, ballerine, bouclé e giacche da camera si esprimono luminosi in passerella. I riferimenti a Marie-Laure de Noailles e Gabrielle Chanel, accomunate dalla forza di carattere e dall’amicizia con l’avanguardia artistica, si ritrovano per esempio negli occhiali da sole neri ornati da catene d’oro. È una certa gioia di vivere a pervadere l’intera collezione, riscontrabile nei diversi motivi floreali che ricoprono abiti in neoprene e pantaloni in pizzo. L’esultanza si estende nelle silhouette più slanciate e dinamiche che indagano capi più corti, come il top con pieghe a raggio di sole, i bermuda a righe e le giacche doppiopetto aperte.

“Sofisticatezza e informalità, il tweed in tutta la collezione, l’abbigliamento sportivo e il pizzo: ho cercato di mettere insieme una cosa e il suo contrario nel modo più cool possibile. E i giardini e la piscina di Villa Noailles, si prestano piuttosto bene a questo scopo.”

– Virginie Viard

Viard decide di ricordare e insieme festeggiare con spensieratezza quel centro di energie libertine che era la Villa francese: costumi da bagno, babydoll di organza, abbigliamento sportivo e abiti da sera seguono lo stesso percorso baciato dal sole. Gli abiti sono liberi dalle costrizioni e emancipati dalla strutture: la vita è bassa, i tacchi sono piatti e le giacche non hanno né spalline né fodere, mentre le iconiche ballerine entrano in scena per la prim volta sotto un sofisticato completo di jeans. Pantaloni con tasche, pantaloncini a gamba larga e gonne asimmetriche sono completate da fiocchi e pieghe. Una certa idea di sensualità permea i capi – abiti, camicie, sottovesti, reggiseni – in organza nera, la cui trasparenza permette infinite stratificazioni mentre alcune giacche-gilet si trasformano in abiti. Quello di Chanel è un linguaggio strutturato e fermo costruito tramite contrasti e codici riconoscibili che insieme ricordano che esiste un modo di vestirsi sofisticato e semplice. Sul finale, ancora una volta, Virginie Viard rilegge l’essenza della campagna che fa eco all’abito in pizzo stampato di rosso, giallo e azzurro – indossato dalla riservatezza di una signora dell’alta borghesia.

Sospinta da un’atmosfera di gioia, sport e festa, la collezione Prêt-à-Porter Primavera Estate 2024, elegantemente spensierata, è un invito a godersi la vita all’aria aperta.

MIU MIU

AT WORK

2025.10.07

Miu Miu Spring/Summer 2026 ridefinisce l’abbigliamento da lavoro femminile trasformando il grembiule in una storia di forza silenziosa e resistenza quotidiana che mette in luce corpi essenziali troppo a lungo ignorati.

CHANEL

Conversazione oltre il tempo

2025.10.07

Per la Spring/Summer 2026 di Chanel, Matthieu Blazy firma un esordio potente: un dialogo tra memoria e rivoluzione che riaccende lo spirito di Mademoiselle. Una collezione che intreccia codici storici e visioni future.

VALENTINO

Fireflies

2025.10.06

Risveglio e resistenza: Fireflies di Alessandro Michele riaccende l’immaginazione, una collezione in cui la moda diventa linguaggio politico e il corpo vestito riconquista il suo ruolo di spazio per la visione e il riconoscimento.

CELINE

NATURA URBANA

2025.10.06

Michael Rider ridisegna l’orizzonte estetico di Celine: una collezione che abita la città, attraversa la storia e veste il quotidiano con precisione e leggerezza.

LACOSTE

THE LOCKER ROOM

2025.10.06

Con la collezione The Locker Room di Lacoste, Pelagia Kolotouros trasforma uno spazio intimo e di passaggio in un luogo carico di tensione emotiva e verità, dove l’atleta si sveste del proprio ruolo e la moda inizia a raccontare la persona.