La volontà di racchiudere all’interno di un racconto profondo, intimo e personale, un’estetica ben riconoscibile e in grado di riunire elementi creativi femminili, è il punto di partenza per lo sviluppo della nuova proposta Haute Couture della Maison francese. La collezione vuole sovvertire le regole dell’accademismo, raccontando la vita intera di una Parisienne. I capi descrivono ciò che lei vive, cioè che vede, legge e pensa, ciò che si aspetta dalla vita e come lei stessa si pone nei suoi confronti; tutto questo viene attentamente studiato e analizzato. Diventa infatti un esempio e un’ispirazione per molte, ne nutre la creatività e l’inventiva, così come la voglia di ricerca di una personalità forte e unica, riconoscibile. Attraverso la cultura, quindi il cinema, l’arte, la musica e la moda stessa, crea il suo bagaglio culturale e accresce il suo fascino. La collezione porta in scena molti elementi e dettagli di questo mondo, e lo fa muovendosi fra netti contrasti ed equilibri.
“Giocare con gli opposti e i contrasti, con la nonchalance e l’eleganza, è come stare su una linea di confine tra forza e delicatezza, che in CHANEL è ciò che chiamiamo allure.”
L’universo femminile racchiuso nel défilé è creativo e ricco, la scelta dei materiali racconta in maniera impeccabile i tanti elementi che la collezione vuole rappresentare. Il connubio di tweed, chiffon di seta, organza e pizzo intarsiato, si fonde a composizioni di motivi floreali e grafici, raccontando il dinamismo di un mondo femminile in continua evoluzione e scoperta. Lunghi cappotti d’ispirazione maschile, leggere camicie chiuse da una cintura, canotte ricamate, gonne in tweed dorato a pieghe piatte, gilet impreziositi, pantaloni dall’aspetto sartoriale, tubini con morbidi drappeggi e un lungo abito di chiffon nero di infinita leggerezza, gli occhiali sono dipinti e le Mary-Jane presentate in bicolore. I cestini di vimini, accessorio preferito dalle parigine degli anni Settanta, contiene fiori delicati e frutti di bosco, fragole e more, che rimbalzano direttamente sui ricami degli abiti. L’intera collezione gioca con i codici di CHANEL, il rigore e l’asimmetria, i colori discreti e le tonalità vibranti, la sicurezza e la discrezione.
“Se siamo a Parigi, e questa volta siamo proprio a Parigi, sulla banchina della Senna. La strada e le pietre colorate della pavimentazione richiedono allo stesso tempo raffinatezza e semplicità.”
La tradizione viene riportata in scena con una ricerca legata alla praticità. La disinvoltura di uno stile classico e moderno, elegante e sofisticato, reale e quotidiano. Un immaginario semplice raccontato da piccoli dettagli. L’austerità lascia spazio alla normalità della vita a Parigi, il sogno della couture arriva infatti alle strade della città. Pensare ad una sfilata di Haute Couture sulle rive della Senna, con grandi icone femminili come incarnazione dell’allure parigina, è come intraprendere un viaggio in un mondo fatto di immagini ed emozioni, di chiara bellezza. A simboleggiare l’energia creativa che attraversa la città si aggiunge anche il suo fiume, che segue una direzione precisa ma che è allo stesso tempo aperto oltre i confini e, proprio come la collezione di Virginie Viard, serpeggia intorno a luoghi esclusivi che parlano la lingua della storia, dell’arte e della moda.
“Tramandare emozioni, mettere insieme gli elementi più improbabili, fare le cose a modo proprio, semplicemente sognare.”