MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

Chanel Radieuse

2024.05.03

Testo di Francesca Fontanesi

Immersi nell’abisso Chanel, la collezione Cruise di Virginie Viard prende la forma di un un sogno subacqueo. Sul tetto de la Cité Radieuse di Le Corbusier, disegni architettonici si mescolano ai tropi marini.

L’orizzonte si apre su un potente scenario costiero: cielo plumbeo, acque impetuose. Le cuffie da immersione con bottoni diventano parte del repertorio della Maison, insieme ai tailleur Chanel in verde anice, o dai colletti sugli abiti che ricordano i Roaring Sixties. Virginie Viard trasforma la propria collezione Cruise in un sogno subacqueo: ricami che contornano piccoli pesci, reti da pesca, conchiglie e molluschi che punteggiano abiti, giacche sartoriali, gilet, bluse in faille, magliette e piccoli top. Nel frattempo, tornando in superficie, riflessi argentei dal sole, increspature e ondulazioni riportano alla mente i mesi estivi trascorsi in piscina. Appaiono sui jersey simili al neoprene, tweed e giacche con paillettes, mentre altri tweed e jersey riprendono i colori, i motivi a griglia o le forme geometriche delle facciate degli habitat circostanti – nientedimeno che l’Unité d’Habitation di Marsiglia. Abiti a colonna, tuniche e tasche ricamate. Oltre ai bottoni a doppia C, la collezione ridefinisce i tratti classici della felpa sportiva, offrendo la propria versione in chiffon stampato a pesci. Le tasche marsupiali compaiono sugli abiti a scacchi senza maniche con cappuccio; i bermuda sono rifiniti con trecce ricamate, mentre i pantaloncini da ciclismo in tweed e le giacche oversize completano una collezione che abbraccia le dinamiche fluide del movimento. Lo stesso vento di libertà soffia su una gonna a balze bianca e un abito a tubino ricamato floreale. Anche il costume da bagno è all’ordine del giorno secondo Virginie. Mutandine, slip e abiti ad apertura laterale; la collezione è di umore estivo, come dimostrano le gonne in tessuto a nido d’ape, sottogonne e corpetti in pizzo a scala avorio e patchwork di pizzo all’uncinetto inglese. La sfilata si è svolta sulla terrazza del tetto della Cité Radieuse di Le Corbusier, un complesso di alloggi inaugurato nel 1952 e diventato simbolo di un nuovo modo di vivere e vedere l’architettura, una macchina per vivere utopica, i cui interni sono stati progettati da Charlotte Perriand.

“Il sole, l’architettura, la musica e la danza: Marsiglia porta con sé anche un forte senso di libertà. Mi sono ispirata dai codici dello stile di vita, della quotidianità di chi vive tutto ciò che invita al movimento”.

– Virginie Viard

“L’arrivo di Chanel in un luogo come questo è un modo per scoprire o riscoprire l’energia creativa, che qui è ovunque”.

– Bruno Pavlovsky

Virginie Viard lavora su silhouette snelle e allungate, coronate da accessori oro e argento – orecchini a stella, a forma di ancora, perle e pendenti a doppia C, bracciali sovrapposti, catenelle dorate che ricordano le bussole e le loro custodie – carichi di un sapore anni Venti. I pastelli gessosi, i grigi cemento e i motivi a griglia dell’architettura si insinuano nei disegni a quadri in tweed, mescolandosi con i giochi di luce voluti dalla Maison su tropi marini come maglie bucate a rete, onde diagonali lungo le gonne e fili color oro appoggiati sui tessuti leggeri. Una felpa grigia spunta sotto una giacca verde brillante, mentre ai piedi, tra le scarpe da ballerina, entrano in scena un paio di  eleganti slippers nere. Le calzature includono infradito in spugna con suole platform, affiancate dai pea coats in bianco o in nero e calzature in vernice che omaggiano l’abbigliamento maschile. Ma questa collezione gioca soprattutto con il layering: i colletti spuntano dalle camicie, i polsini classici alla francese vengono indossati sopra o sotto gli abiti, candide bralette immacolate emergono dai bustier. Un mini abito nero viene rivisitato in questa collezione con un bustier in jersey con spalline e nella parte superiore di un costume da bagno ricamato con piccoli fiori. Le borsette trapuntate riportano in scena i colori della macchia mediterranea. Intorno ai volant stampati e agli abiti a patchwork in pizzo delicato, le onde si infrangono sulle scogliere di Marsiglia. Se la città è multiculturale fino al midollo – a differenza della capitale, dove la multiculturalità si intravede solo nel centro – Chanel è mecenate culturale, capace di interpretare il ruolo di un ambasciatore quasi nazionale per la società francese moderna. Con questa collezione, i simboli della Maison si insinuano nel tessuto della vita quotidiana contemporanea, offrendo una collezione all’altezza delle aspettative.

Zoë CONFIDENTIAL

2024.07.15

Zoë è il nuovo libro dedicato a Zoë Kravitz attraverso la lente di Henrik Purienne, frutto di una collaborazione con Anthony Vaccarello in omaggio alla propria musa.

Chanel Overture

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HAUTE COUTURE

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Tra gli spazi del Musée Rodin di Parigi il pubblico assiste a una sfilata di pepli e drappeggi in nome di Dior. Un riferimento non solo visivo ma anche concettuale alla statuaria classica.

DIOR

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2024.06.24

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SS25

Hermès brings lightness

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