È una favola dark quella pensata da Versace Jeans Couture per la nuova campagna Fall-Winter 2024. I dettagli della collezione entrano in perfetta armonia con un racconto offuscato, distorto ma pieno di sentimento. Gli elementi del sogno e del desiderio prevalgono su ogni altra narrazione logica. La magia e l’etereo si fondono a creare un incantesimo quasi spaventoso. Il soprannaturale permette invece di introdurre l’estasi, i personaggi sembrano in trance, rapiti da una connessione spirituale che evoca allo stesso tempo anche le sensazioni più familiari di amore e brama. I codici della Maison vengono ridefiniti e ripensati, si fanno scuri ma allo stesso tempo romantici, le silhouette sono fluide e sensuali mentre le stampe sono grafiche e grezze, dall’ispirazione gotica. L’intera collezione è un viaggio nel tempo, che inizia nell’autenticità del puro sentimento dell’amore e va ad indagare tra le sensazioni meno chiare che fanno capolino nella testa dei giovani che iniziano a scoprire nuove esperienze interiori.
I paesaggi onirici che sono rappresentati nella campagna fungono da cornice perfetta ai pezzi chiave della collezione che sono caratterizzati da dettagli incantevoli e mitici, immaginari. Le forme sono sdrucite e stravolte, quasi a raccontare gli effetti di un passaggio in una natura ostile, difficile e nemica. Le linee sono scivolate sui corpi, vi sono proposte più romantiche e sensuali, come i mini abiti svasati o quelli dalla lunghezza midi, cut-out, portati sotto top in denim. Completi con minigonne plissettate e maglie corte stampate. Le due versioni Chromo Barocco e Couture sono proposte con fondo nero, in rosa e oro, su abiti, body, t-shirt, top, camicie e felpe. I riferimenti estetici del passato si immergono ancora una volta nel sentimento di nostalgia, ridefinendo quei caratteri tanto cari agli anni 2000 che hanno determinato le linee generali dell’estetica Y2K. Ogni sottocultura ha lasciato che si traesse ispirazione per dettagli o accessori, ed ecco che qui appare chiaro ed evidente il rimando allo stile gotico. I colori sono per lo più scuri, il nero la fa da padrone, collane, ciondoli e anelli sono rigorosamente di color argento, insieme a borchie e catene.
Ogni momento della campagna, diretta da Jeroen Dankers e scattata da Alberto Pelayo, è una testimonianza della sensazione universale di innamoramento, e contemporaneamente è immagine dello spirito dinamico e senza tempo della stessa collezione. La storia d’amore viene svelata in tre parti, in tre momenti, come a volere fermare il tempo, a lasciare la possibilità di libera interpretazione e soprattutto a non voler disturbare l’intimità personale dei due soggetti. Il centro del cortometraggio è il momento della seduzione tra i due individui, gli attimi di intimità si fanno fugaci e gli sguardi intensi. Dopo essersi separati, i due continuano però a rincontrarsi, su strade remote e in ambienti diversi. Si riscoprono sempre soli, persi nei loro pensieri. Fino a che, trascinati da una meccanica celeste, si ritrovano in un incontro finale. Nel momento che rispecchia lo stato di trance del travolgente coinvolgimento di un incontro romantico. Tra l’energia di pietre ed amuleti. Tra luci e paesaggi incantati. Tra effetti speciali ed elementi effimeri. E voi, siete mai stati innamorati?
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