MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

RIDE THE TIGER

2022.04.08

by Guia Ortolani

Ride the Tiger è una mostra congiunta degli artisti di Brooklyn Colleen Barry e Will St. John, presentata dal 10 al 16 marzo 2022 alla Caelum Gallery di Chelsea, Manhattan.

Ride the Tiger è la mostra congiunta degli artisti di Brooklyn Colleen Barry e Will St. John, visibile dal 10 al 16 marzo 2022 alla Caelum Gallery di Chelsea, Manhattan.

Barry e St. John sono partner nella vita, nella pittura e nella genitorialità, e i protagonisti di Ride the Tiger, un lungo viaggio che ha unito due visioni creative, frutto di un’esperienza condivisa.

I due si sono conosciuti a Roma, dove entrambi hanno studiato all’Accademia Americana, e in seguito sono tornati insieme a New York per avvicinarsi alla rivoluzione della pittura figurativa americana. In questo modo, la loro conoscenza romantica dell’arte antica ha incontrato la cultura pop.
“Ho iniziato rapidamente a sviluppare un risentimento verso la Roma antica”, dice Barry, distaccandosi dalle sculture di nudo nei cortili storici, così lontani dalla pressante immediatezza degli Stati Uniti.

“C’era sicuramente una dissonanza cognitiva. Tutto quello che avevamo impostato in questo studio classico non coincideva con la vita a New York nel 2010”.

I loro migliori dipinti sono arrivati quando hanno realizzato di dover concentrarsi sul mondo di oggi.

I ritratti di St. John sono rappresentazioni di persone come l’attrice Hari Nef e la gallerista e musicista Ruby Zarsky, tutti soggetti transgender, che suggeriscono nuovi approcci alla rappresentazione e all’identità: così quando dipinge le sue opere, St. John è spinto dal desiderio di rappresentare e dare spazio a coloro che si battono senza sosta per quello in cui credono, con lo scopo di sollecitare conversazioni contemporanee sulla rappresentazione, l’emarginazione e la connessione all’identità intersezionale.

“Ride the Tiger non riguarda tanto un modello concettuale di pittura, quanto un atteggiamento, un approccio fiammeggiante all’arte e alla vita”.

– Will St. John

D’altra parte, le opere d’arte di Barry esprimono una sottile malinconia, una nostalgia al neon, in modo audace e attraverso il nudo, per un consumo pubblico intimistico. L’approccio di Colleen diverge dalla classica pittura figurativa, esprimendosi attraverso una rappresentazione più personale e una proiezione dei suoi sentimenti verso il mondo di oggi.

“Molto di ciò che sta accadendo oggi nel mondo dell’arte riprende esattamente ciò che accadeva nei Salon del 19° secolo, noi siamo artisti che sarebbero più a loro agio nel Salon des Refusés (Salone dei Rifiutati), nonostante ci serviamo di materiali e tecniche notoriamente classiche, e presentando personaggi che stanno attivamente influenzando gli stessi sopracitati ambienti elitari”.

PHOTOGRAPHY

Roe Ethridge. Happy Birthday Louise Parker

2024.02.21

Restituito alla città come importante spazio per la diffusione culturale, il piano espositivo svela per la prima volta al pubblico la prima parte di programma che intreccia – con un respiro internazionale – arti visive, moda, design e panorama editoriale. Un’esperienza inedita di scoperta e fruizione porta il visitatore ad attraversare gli ambienti in un climax ascendente.

Miranda July: New Society

2024.02.21

Osservatorio Prada presenta la prima mostra dedicata all’opera di Miranda July che ripercorre la carriera trentennale dell’artista, regista e scrittrice americana attraverso i suoi cortometraggi, performance e installazioni.

FONDAZIONE PRADA

PARAVENTI

2023.10.25

FOLDING SCREENS FROM THE 17TH TO 21ST CENTURIES

 

L’ampia esposizione allestita negli spazi di Fondazione Prada, a cura di Nicholas Cullinan, indaga la storia e interpreta i significati dei paraventi.

EXHIBITION

SARAH LUCAS

2023.09.24

La Tate Britain di Londra presenta HAPPY GAS, la personale di Sarah Lucas che indaga i quarant’anni di lavoro dell’artista britannica.

CINEMA

ASTEROID CITY BY WES ANDERSON

2023.09.22

Il nuovo film di Anderson racconta una città desertica dove un gruppo di giovani geni si riunisce per un concorso di invenzioni. È un luogo onirico, alla Anderson, dove viene contemplato l’universo, il significato della vita e quello della morte. Come ogni luogo del regista, è inesplorato e sconosciuto…