Williams presenta la sua prima collezione Givenchy interamente dedicata al menswear. All’interno della corte dell’École Militaire, e sotto il profilo austero ed elegante della Tour Eiffel, sfila una combinazione di elementi moderni e sofisticati. L’artigianato parigino e i codici di abbigliamento della storia si mescolano al futurismo dell’installazione di sfondo, un immaginario surreale, uno specchio di acqua candida a contorno di un cubo bianco, dall’aspetto ancestrale che emerge da fumate di vapore immacolato. È suggestiva e visionaria l’ambientazione che avvolge gli archetipi rappresentatitivi di un guardaroba personale ed autentico. I tropi sottoculturali si incrociano in un’espressione di totale fluidità e libertà di abbigliamento comunitario ispirato agli uomini. Sono infatti gli artisti, i musicisti e i designer che orbitano attorno a Williams ad averlo ispirato in questo processo creativo, specialmente il performer Alkaline, che con il suo stile radicale segna e influenza lo show. Lo studio sulla decostruzione è frutto di luna lunga ricerca che parte dalle origini del designer, un’America segnata da culture diverse, (una mescolanza di street style e uniformi sociali) riproposta per l’occasione e in chiave moderna, attraverso la raffinata eleganza della Maison.
“Questa sfilata è un riflesso di me stesso e degli uomini che mi circondano, dai miei amici più cari agli artisti che ispirano il mio lavoro. È un dialogo con il tempo e la cultura che modella il modo in cui gli uomo vestono oggi, e domani il modo in cui le nuove generazioni abbracciano ed volvono gli archetipi…”
Tra i capi presentati spiccano tessuti tecnici e impermeabili, con motivi mimetici su giubbotti e gilet, stampe digitali su pantaloni cargo, jacquard di jeans giapponese con logo ricoperto da mussola tagliata al laser e colori fluorescenti di giacche e parka militari. I ritagli di pelle non tinta e riciclata sono laminati per ottenere una struttura rigida, e utilizzati in patchwork per pantaloncini cargo o giacche shell. L’aspetto sartoriale viene invece raccontato attraverso blazer e cappotti dai colori scuri, neri e grigi, con tagli ampi e volumi rilassati, abbinati a pantaloni morbidi strappati sul ginocchio. Gli accessori sono un mix di artigianalità e ricerca, tra le nuove proposte vi sono gli occhiali con aste angolari a forma di G, maglie di catene con il nuovo logo su collane e bracciali metallizzati; orecchini a bottone in legno scuro, smalto lucido e madreperla; mini-orecchini e importanti pendenti con il G-lock. Lo stivale da pioggia torna in una nuova versione, in gomma vulcanizzata e con la suola in sughero, alternato a sneakers dalla suola curva e tallone arrotondato con tomaia in mesh e pelle sintetica. La lavorazione artigiana spicca in shopper oversize, zaini, borse triangle e tracolle, realizzate utilizzando la stessa tecnica del caratteristico patchwork laminato e in toni non tinti.La volontà del designer di mostrare un primo défilé interamente dedicato all’uomo è un ritorno alle origini della sua passione per la moda, essendo l’abbigliamento maschile ciò che l’ha avvicinato a questo mondo. Lo studio e la ricerca sono stati fondamentali per lo sviluppo e il raggiungimento dell’obiettivo, fondandosi, come ci dice lui stesso, su “un punto di partenza istintivo”. Un vero e proprio dialogo con tempo e cultura moderna, un’evoluzione emozionante di un lavoro appassionato.
“È un’evoluzione emozionante ed è il motivo per cui ho scelto questo momento per mettere in scena una sfilata maschile a sé stante per Givenchy.”