Un progetto ideato nel 2018, che vede dare alla luce la creazione di una co-narrativa concepita in modi distinti e al contempo complementari. Con due mostre presentate in contemporanea, l’artista sviluppa il suo concept intorno al tema del doppio, ed elabora una vasta gamma di sculture che trovano il proprio eco in entrambe le mostre. Charles Ray, è uno scultore statunitense che vede nascere la sua celebrità agli inizi degli anni settanta grazie al suo lavoro senza pari, che colpisce per la sua singolare forza d’invenzione ed eterna interrogazione sul senso dell’arte. Facendosi riconoscere grazie al suo spirito satirico, l’autore presenta opere che includono influenze artistiche di epoche diverse, dall’Antica Grecia al Risorgimento Italiano, di ispirazione pop o minimal, esprimendo l’eterno scorrere del tempo che rivela l’evolversi della scultura.
Una scultura è potenzialmente un saggio scritto in quattro dimensioni del nostro mondo vissuto, le tre dimensioni dello spazio e del tempo.
In tal modo la visita dello spettatore si presenta perpetuamente in divenire e ne consegue la durata illimitata degli echi personali e storici della stessa. Dopo un lungo periodo di maturazione, Il Centre Pompidou ospita una varia gamma di lavori che risalgono agli inizi degli anni duemila, durante quella che possiamo definire come la fase di sperimentazione dell’artista, che vede le sue fondamenta nell’ eliminazione di ogni preconcetto, mettendo in discussione il vero significato della scultura. Si tratta di una proposta insolita, senza precedenti, che permette di percepire la varietà della carriera di Ray, sfruttando anche una collaborazione tra spazi espositivi, e un metodo di lavoro rappresentativo di tutte le sfaccettature del pensiero del loro autore.