MANIFESTO

#63

CHANGE OF SPACE

MICHAEL KAGAN

2022.04.04

Photography CLÉMENT PASCAL
Interview BILL POWERS
Images courtesy of the artist

In conversazione con Michael Kagan, artista basato a New York, che condivide con MUSE la sua eclettica attività artistica. I suoi dipinti scenografici raffigurano esseri umani che sfidano i limiti della natura attraverso la resistenza fisica e la tecnologia.

 

BP Sono interessato a come la tecnologia possa alterare in maniera significativa l’arte, gli sport o il progresso umano. Se pensi agli Impressionisti, non ci sarebbe mai stata la pittura en plen air senza l’avvento della pittura ad olio. Mi sembra che molti dei tuoi soggetti siano vincolati da simili costrizioni. Senza certe innovazioni tecnologiche, le loro imprese non sarebbero possibili. Non puoi cavalcare un’onda di 100 piedi se non hai una moto d’acqua.

MK Con ogni soggetto, c’è una sorta di momento ironico che si traduce in quello che dipingo, in particolare con gli astronauti. Il programma Mercurio, di base propulsione a razzo, consisteva nel mettere una capsula in cima ad un missile e mandare l’uomo nello spazio…e questo porta alla fase successiva del progetto… il programma Gemelli. Poi con Gemelli, si trattava di una prova di costume per come arrivare sulla luna. Avevano una lista delle cose da fare sia che fosse EVA (attività extraveicolare) come ad esempio essere ancorati nello spazio e non solo fluttuare o come attraccare con la capsula e il veicolo di allunaggio…entrambi momenti critici dello sbarco sulla luna. Quindi, per far controllare queste scatole, ogni lancio Gemelli è dovuto salire a prenderle prima di andare avanti. Inoltre, riguardo i vari dipinti di montagne e zone della morte che ho fatto, qual è il che fattore ha portato le persone al summit? L’ossigeno. Scalare con l’ossigeno. Inoltre per quanto riguarda il cavalcare grandi onde, c’è un’ intervista con Laird Hamilton dove lui afferma che stanno solo sperimentando nell’acqua con lo zodiaco, e poi si sono resi conto che era pericoloso con le eliche in acqua. Le moto d’acqua sono state una rivelazione. Quelle onde che prima si limitavano ad osservare, ora possono cavalcarle. Con l’ossigeno, ora possono scalare quelle montagne che prima erano pericolose fino al punto di morte.

“Sarebbe noioso se non ci spingessimo sempre oltre i nostri limiti.”

– Michael Kagan

BP Invece per quanto riguarda le gare di corsa? Stiamo assistendo a progressi in quel campo?

MK Si tratta delle macchine più tecnologiche sul pianeta, oltre ai razzi che vanno sullo spazio. Quelle macchine sono praticamente come dei razzi. Basta pensare al sacrificio del lavoro di squadra che viene impiegato in una corsa…l’equipaggio è come il controllo di una missione.

BP Mi ricordo di aver visto il documentario “Senna” e spesso era il pilota con la tecnologia più avanzata a vincere il Gran Premio.

MK Già, credo che al tempo fosse più la combinazione tra tecnologia e talento. Ma ora in Formula Uno, la quantità di denaro che investono nelle loro macchine è folle. Ero in Montana ad un ritiro con un gruppo di informatici e si parlava di un tipo di propulsione che sfrutta le onde soniche o l’antimateria per arrivare su Marte e oltre. Queste persone non stavano solo scrivendo su un tovagliolo che sarebbe stato bello se un giorno fosse accaduto, ma stanno realmente lavorando sui prossimi passi che ci porteranno là. Alcuni di loro stanno pensando a come far crescere le piante sugli astronavi, così da poter mangiare e coltivare; un altro progettista ha già lanciato centinaia di pacchetti di semi nell’universo con i pannelli solari.

 

Leggi l’intervista completa sul numero di MUSE di Febbraio.

MUSE TALK

EMMA STERN

2022.03.31

In conversazione con Emma Stern, artista newyorkese che combina abilmente la pittura a olio con software 3D creando futuristiche opere di grande formato.