La collezione è frutto di un sapiente lavoro di costruzione di un estetica comune a Pharrell e alla maison francese. Joy è la parola che risuona e riecheggia tra i nuovi look presentati per la Primavera/Estate 2024. Una presentazione immersiva, ispirata all’amore e al sostegno che il Direttore Creativo ha avuto la fortuna di ricevere in questi anni di vita e carriera. Il défilé integra in maniera unica e incessante la cultura, il senso di comunità, l’ambiente e l’aria che si respira, ed è destinato agli spettatori, a coloro che rendono possibile il lavoro di ogni artista. La visione portata in scena da Pharrell è frutto di una dettagliata e ambiziosa ricerca che permette di rendere omaggio al piccolo dettaglio e allo stesso tempo anche all’insieme. Le uscite raccontano un nuovo streetwear contaminato da maxi logo, capi sartoriali e proposte casual vengono esaltati da colori e pattern eclettici. Il sole è l’elemento cardine attorno al quale gira la collezione, simbolo di opportunità, responsabilità e valorizzazione, la fonte universale di vita, la luce guida che dona energia e vitalità. L’impatto del sole torna nella collezione nei raggi di alcune grafiche, nelle proposte colore dai sottotoni caldi e nelle decorazioni scintillanti.
Il racconto di Pharrell si sviluppa sotto sezioni stilistiche ben precise. Le iniziali Louis Vuitton diventano l’emblema di una nuova cultura LVers, caratterizzata dal calore e dall’accoglienza di una comunità globale eterogenea ma inclusiva. I dettagli vengono rimarcati da tecniche e materiali impiegati, così come da apparentemente piccoli dettagli di bottoni, rivetti e cerniere. Il logo Marque L. Vuitton Déposée viene ripreso dagli archivi e compare in tutta la collezione. L’iconica grafica a scacchiera Damier è un’esplosione di colori, riproposta in una serie di nuovi adattamenti. Espressioni pixelate e tridimensionali appaiono nella sartoria, nei completi e nel denim. Da questo motivo nasce il Damoflage, che celebra l’incontro tra Damier e camouflage: il motivo unisce uno dei simboli di Louis Vuitton a un fattore distintivo del lessico stilistico personale di Pharrell Williams. Per l’outdoor viene trasportato su stampe dai motivi paesaggistici colorati e sui jacquard dell’ispirazione sartoriale. Questa silhouette sembra apparire autobiografica, una rivisitazione contemporanea del tailoring. I tagli sono netti e le proporzioni moderne, i volumi si alternano tra idee ridotte ed espansioni oversize dritte o svasate.
“Emotions. In questa sfilata tutto è coordinato per creare delle emozioni da condividere.”
Anche gli accessori assorbono la sensibilità reale della nuova direzione creativa della Maison, la borsa Speedy mantiene le linee trapezoidali della forma classica ma, essendo realizzata in morbida pelle di vitello granulata, la struttura ammorbidita consente alla parte inferiore della borsa di piegarsi e drappeggiarsi come farebbe solo con l’usura e i gesti di tutti i giorni. Il Monogram serigrafato ne produce un effetto sfocato, artigianale e quasi dipinto a mano. Vi sono poi le varie rappresentazioni del baule LV che si trasforma nella versione in Monogram Copper, elemento noto per trasformarsi alla luce del sole. La borsa LV Allover in pelle di vitello è impressa con loghi in oro o argento. La Epi XL interpreta l’emblematica pelle venata in forme maxi. L’Alma è impreziosite da ricami di opere d’arte di Henry Taylor che ritraggono personaggi che hanno fatto parte della vita dell’artista o immagini pixelate del Pont Neuf dell’artista digitale ET. La tote bag in morbida pelle con lettere applicate imita le venature della carta delle shopping bags, la borsa da cravatta nera in Damier è invece ricamata con perle e quella da barca in tela Monogram rende omaggio ai Bateaux Mouches parigini che partono proprio dal Pont Neuf. Per le calzature invece si parte dal desiderio di comfort: pantofole in shearling con intarsio Monogram, scarpe da bowling in nubuck, Mary-Jane in pelle di vitello e ciabatte da hotel in pelle di colori pop, mocassini in pelle smaltata e espansa appaiono in varianti tempestate di cristalli. Tra le idee sportive la nuova sneaker LV Sport è realizzata in pelle Damier goffrata o in nubuck, la scarpa da calcio da sera presenta impunture sulla tomaia in stile Damier, e la LV Trainer Maxi è adattata in coccodrillo nubuck nei colori della collezione, mentre lo stivale da snowboard LV è stampato in Damoflage. Anche i berretti da esploratore e i cappelli da glamping fanno capolino in colori primari, così come quelli all’uncinetto. I guanti di pelliccia sono abbinati alle sciarpe e le cinture sono invece realizzate in metalli antichi con gemme e perle, a catena con fibbie tempestate di strass. Gli occhiali da sole Super Zoom con calotte realizzate a immagine degli obiettivi di una macchina fotografica invitano a vedere il mondo attraverso i colori primari, quelli a mascherina sono tempestati di perle che racchiudono la testa, e proposti in versioni tridimensionali incorniciati da un filo nero. La bigiotteria è ornata di perle, con ciondoli floreali e cristalli che fanno riecheggiare un’attitudine dandy, essa ritorna nei bottoni militari trasformati in orecchini. Le catene di corda riprendono quelle storicamente utilizzate dalla Maison per legare insieme i bauli da viaggio, mentre le collane e i bracciali a sfera sono forgiati in argento massiccio.
Henry Taylor collabora alla collezione con opere presentate sotto forma di micro ricami, la sua pratica artistica combina i pilastri della pittura figurativa, paesaggistica e storica in opere che superano i confini di qualsiasi genere tradizionale. I suoi soggetti abbracciano l’intero arco della condizione umana. L’artista appare anche nel preludio cinematografico dello show, Pupil King diretto da Todd Tourso. Il corto riprende una conversazione tra il comico americano Jerrod Carmichael e l’artista Henry Taylor, riflettendo il tema dell’amore, dell’opportunità e dell’empowerment dello spettacolo attraverso uno scambio incentrato su passione, azione, perseveranza e condizione umana.
“LV sta per Louis Vuitton, ma è anche per gli Lovers: amanti del momento, amanti dei dettagli, amanti di questo tempo e persone che vogliono assolutamente avere il meglio dalla vita, fino all’ultima goccia.”
La sfilata è presentata sul Pont Neuf, il ponte più antico della capitale francese, vicino agli studi di Louis Vuitton. Il collegamento metaforico tra Parigi e la Virginia, stato natale di Pharrell, appare chiaro ed evidente, l’evoluzione di una prima formazione fondamentale dell’artista che l’ha reso la persona che oggi è e che l’ha portato ad intraprendere un’inestimabile carriera. Gli elementi stilistici presi in prestito dalla cultura americana sono amplificate attraverso l’abilità artigiana degli Atelier della Maison, elemento cardine della storia di ogni défilé presentato in quasi due secoli di storia. Ad accompagnare i riflettori che si accendono sulla passerella, una colonna sonora composta per l’occasione e intonata dal coro gospel Voices of Fire. JOY (Unspeakable), nuovo singolo di Pharrell Williams, è il centro della performance, il brano si distacca dalle collaborazioni commerciali a cui il cantautore ci ha abituati nel corso della sua carriera musicale. Spiritualità e gioia incontrano gli elementi culturali della collezione Louis Vuitton Uomo Primavera/Estate 2024. Un’anima visionaria quella di Pharrell che ha saputo portare il suo contributo nella creazione di una perfetta sintonia con la storia di Vuitton, creando sapientemente delle proposte uniche, innovative e incredibilmente personali. Ha saputo regalare al mondo una gioia incontenibile.