drift of the dawn

2022.10.03

Text by Guia Ortolani

Un rave nel deserto all’insegna di una praticità lussuosa. Una collezione incentrata sull’abbigliamento performante, presentata attraverso una suggestiva ambientazione di dune sabbiose. Qui l’eleganza decorativa incontra la funzionalità.

La direttrice creativa Nadège Vanhee-Cybulski abbraccia il viaggio di lusso, una fuga all’aria aperta per una donna di città con un look utilitaristico. “Quando si balla si desidera solo lasciare libero il corpo. Siamo stati così confinati che volevo davvero celebrare il ritorno all’aria aperta, sentendo il vento, il calore, il sudore sulla pelle”, afferma la designer. Il risultato è una collezione basata su elementi tecnici e performativi, a cui Vanhee-Cybulski ha comunque saputo conferire un senso di leggerezza, senza renderla troppo utilitaristica.
 Si tratta del ritorno a una vita nel cuore della natura, un’ode alla danza nel deserto, dove i capi scelti sono caratterizzati dalle tonalità giallo ocra, ebano, beige sabbia, marrone Thar e rosso tramonto; la sfilata si apre con tute di pelle e giacche a vento in questi colori terrosi. Molti capi della collezione sembrano essere stati tagliati direttamente da una rete. “Ho attinto a tutti gli elementi della tenda, dell’amaca, tutto ciò che è legato alle attività all’aperto”, ha detto la direttrice creativa, richiamando i dettagli da trekking dei look, in parte funzionali e in parte decorativi.

“Era il momento di uscire, lasciarsi andare e celebrare l’unione e la libertà, al di là dello spazio e del tempo, e semplicemente…viaggiare!”.

– Nadège Vanhee-Cybulski

Tra i pezzi tecnici vi sono un impermeabile con retro in tessuto tecnico e rete traspirante, e un poncho antipioggia con cappuccio realizzato in morbida pelle; dettagli tra i quali i cordoncini elastici simili alla corda da arrampicata, usati per tenere insieme gli abiti, ed abiti sottili con cerniere facili da usare per un look personalizzabile. Alcuni di essi ricordano, per tutta la loro estensione, lo sventolio di una bandiera. Le scarpe, sandali con plateau rialzato che danno l’impressione di camminare sull’aria, aggiungono un tocco fantascientifico alla sfilata e un certo taglio moderno. “Pierre voleva spingere l’idea di fluttuare nello spazio”, ha detto Vanhee-Cybulski, riferendosi a Pierre Hardy che disegna le calzature, “così ha progettato queste scarpe in carbonio che vanno oltre la gravità”. Quando la serata raggiunge il suo apice, la donna Hermès avvolta in un abito stampato in 3D che associa i suoi movimenti alle linee del suo corpo, porta finalmente con sé, sulla sua persona, questo emozionante viaggio interiore iniziato con gioia.  Un bivacco, una danza, e ovunque questa sensazione di immensità… Una collezione caratterizzata da silhouette sofisticate e pulite, capi contemporanei e raffinati, pesi leggeri e abiti grafici stampati che creano illusioni ottiche sul corpo.

FOLK SONGS

2025.11.07

La nuova mostra di Richard Prince, Folk Songs, sembra un disco suonato al contrario, una colonna sonora visiva del suo stesso mito. L’artista abbandona la sua ironia elettrica per qualcosa di più intimo, acustico, umano. Bill Powers dà voce a questo capitolo recente, tracciandone il profilo come un ritratto e una playlist di un immaginario inquieto.

JEWELRY

Art Deco Revival

2025.11.06

Van Cleef & Arpels celebra l’eleganza senza tempo in un museo che è esso stesso protagonista. Un viaggio tra epoche e culture, dove l’Art Deco prende vita nel dialogo tra architettura e maestria orafa.

Friedrich Kunath

Aimless Love

2025.11.05

Friedrich Kunath si incontra con Bill Powers in una conversazione che sfuma il confine tra arte e confessione. Il loro scambio diventa un’esperienza nostalgica attraverso ricordi, humor e malinconia, tracciando il terreno emotivo della mostra più personale di Kunath fino ad oggi, Aimless Love.

DANIEL ARNOLD

You Are What You Do

2025.11.04

Con il libro You Are What You Do, nel teatro incessante delle strade di Manhattan, Daniel Arnold dà forma a un racconto di ironia e compassione, dove ogni gesto, ogni volto e ogni ombra contribuiscono a un mosaico che restituisce la città non com’è, ma come si sente.

ISSEY MIYAKE

TYPE-XIII Eugene Studio project

2025.10.27

A Parigi, la collaborazione fra A-POC ABLE ISSEY MIYAKE ed Eugene Kangawa apre una finestra sensoriale tra sperimentazione tessile, installazione e arte della luce, la mostra invita il pubblico ad attraversare superfici che raccontano la memoria e il tempo.