MANIFESTO

#64

MUSE TWENTY FANZINE

Between thinking and making

2023.11.22

Text by Chiara Belardi

Visual Thinking & Image Making è la prima monografia retrospettiva sulla carriera di Ezra Petronio e ne celebra l’intera ampiezza della visione creativa, attraversando l’evoluzione della moda nel suo farsi immagine.

La nuova pubblicazione di Phaidon racconta non solo la storia delle collaborazioni di Petronio e della sua creatività senza filtri, ma anche l’evoluzione della moda dagli anni ‘90. La prefazione iniziale di Petronio e le parole della curatrice e scrittrice Charlotte Cotton presentano una coinvolgente indagine visiva sull’Art Direction, sul Product Design e sulla comunicazione attraverso 1.000 immagini, oltre a interviste e commenti di addetti ai lavori che hanno collaborato con Petronio, come ad esempio Jefferson Hack, Honey Dijon, Marc Jacobs e Chloë Sevigny. Disegnato da lui stesso, il libro si addentra nella sua estetica e nel suo mondo creativo, mostrando l’intera varietà di progetti a cui ha lavorato nel corso della carriera – spaziando dal graphic design, alla tipografia, fino alla direzione cinematografica. Visual Thinking & Image Making riflette prima di tutto su cosa significa essere un Art Director, cioè avere a che fare con un processo collaborativo, in cui si mettono insieme e si orchestrano talenti differenti, e solo successivamente, l’insieme di skills. Assumere questo ruolo significa esprimere i propri talenti in moltissimi modi diversi e il lavoro di Petronio, in tutte le sue molteplici forme, è un crocevia di visioni, incontri, scambi. Lui stesso si ritrova molte volte dietro la macchina fotografica a documentare tutte le straordinarie personalità creative con cui condivide la vita e i set. Maneggiare gli strumenti insieme, ossia la fotografia, l’illustrazione, l’editoria e il visual marketing di un prodotto significa progettare e decidere in prima persona le immagini e la comunicazione di molti brand contemporanei. I suoi ritratti in Polaroid, a cui è dedicata un’ampia sezione del libro, sono istintivi, minimalisti e spontanei. Centrale all’interno del libro è anche la conversazione con Jefferson Hack sull’editoria indipendente, e un’altra sulla produzione di immagini tra Petronio, il fotografo di moda David Sims, la stylist Jane How e l’Art Director Lana Petrusevych Petronio.

“L’idea di questo libro nasce dalla mia voglia di trasmettere alle generazioni future quello che ho imparato, cosa sono per me il pensiero visivo e il graphic design, e dal mio desiderio di condividere l’idea che una mente creativa può esplorare diversi mezzi di espressione.” 

– Ezra Petronio

Questo libro è essenzialmente una mappa creativa sulla cultura visuale degli ultimi trent’anni che disegna tutti i territori esplorati da Ezra Petronio, definendo con chiarezza un orizzonte di potenzialità necessarie per costruire uno spazio d’avanguardia e di sperimentazione tra moda, design e visual storytelling. È un’opportunità inedita per ripercorrere il suo lavoro attraverso i suoi stessi occhi e per comprenderne il linguaggio unico, spesso caratterizzato da una grafica che destruttura, che punta all’essenza privilegiando la sostanza e l’integrità autentica ai trend commerciali. È il cambiamento delle pratiche comunicative all’interno del settore che rende l’uscita di Visual Thinking & Image Making così unica e necessaria. Uno sguardo nostalgico accresce, sfogliando le pagine, su quella che è probabilmente l’età d’oro della moda più interessante, il libro offre qualcosa di più di semplici fotografie, ma un vero e proprio approfondimento sull’imagemaking. Per Petronio questo progetto è una lettera d’amore alla sua carriera e a tutti i collaboratori che l’hanno resa quello che è, ma anche uno sguardo indietro ai momenti più magici e creativi.

“La creazione di immagini e la direzione artistica di grande qualità sono legate all’idea che il risultato finale sia la somma di molte parti, la perfetta giustapposizione e miscela di vari ingredienti e talenti.”

– Ezra Petronio

Ezra Petronio in più interviste rimarca il fatto di essere attratto costantemente da artisti e talenti che apprezzano il dialogo e l’incontro perché vede in questa azione il coraggio di uscire dalla comfort zone e di accettare le sfide, per lui è imprescindibile lavorare con persone che credono nel processo tanto quanto nel risultato finale. Vede in questo sforzo collettivo l’unica possibilità per creare immagini potenti che resistono alla prova del tempo. Esempi di artisti come Juergen Teller e Richard Avedon restituiscono questo tipo di energia, catturando definitivamente le emozioni ma rimanendo all’interno di una narrazione senza tempo. Questo è ciò che per Ezra Petronio dovrebbe restituire un’immagine, un’emozione che resiste ad ogni tempo.

Per maggiori informazioni phaidon.com

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