Nei giardini silenziosi di Kyoto, con lo storico Tempio Tō-ji a fare da sfondo e una volta di ciliegi in fiore a incorniciare la scena, la collezione Pre-Fall 2025 di Dior ha fuso l’estetica giapponese con l’intramontabile eleganza che contraddistingue la Maison.
Le silhouette ispirate al kimono sono state protagoniste, con abiti fluenti e giacche dalle maniche ampie che rendevano omaggio alla storia sartoriale del Giappone. I dettagli si presentavano sotto forma di motivi floreali con accenti metallici, in omaggio alla ricca tradizione tessile giapponese e alla bellezza effimera della stagione dei ciliegi in fiore. La collaborazione di Dior con Tatsumura Textile Co. ha portato in passerella tessuti tradizionali giapponesi, tra cui spiccavano materiali a base d’argento, ribadendo il profondo rispetto della Maison per l’artigianato culturale. Questo tributo si è esteso anche ai celebri modelli ispirati al kimono disegnati da Christian Dior nel 1957, a testimonianza del legame storico tra il brand e l’eredità fashion del Giappone.

Non potevano mancare i fiori di ciliegio in una sfilata di aprile a Kyoto: hanno incorniciato la passerella, simbolo di cambiamento, impermanenza e bellezza, mentre i petali cadevano dolcemente sulla scena. Anche i beauty look rispecchiavano questa sensibilità delicata: il direttore creativo del make-up Dior, Peter Philips, si è ispirato alle tecniche dell’acquerello giapponese, mescolando tonalità rosate a ombre dai riflessi vinosi. Lo styling si è mantenuto essenziale, con le modelle che indossavano un solo orecchino, lasciando che fosse l’artigianato a risplendere.
Anche il front row è stato all’altezza dell’atmosfera eterea, con presenze che rafforzavano il legame cinematografico della Maison, vestite di velluto, pizzi e tagli sartoriali decisi, come personaggi usciti dal sogno firmato Dior.
Per il Pre-Fall 2025, la collezione di Chiuri ha incarnato un nuovo tipo di lusso: pensato, artigianale, emotivamente intelligente. In un mondo fatto di istanti rapidi e fugaci, la donna Dior si prende il suo tempo.

