Uno studio iniziato dieci anni fa, quello che ha portato la Direttrice creativa e del patrimonio olfattivo di Hermès Parfums Christine Nagel a creare Barénia. Il primissimo chypre della Maison ha una composizione unica, inaspettata, dalle sfumature sensuali. Le note sono sincere e sorridenti, rispecchiando la donna che ne ha deciso le sorti. La volontà di Nagel è fin da sempre quella di raccontare una storia coinvolgente, sicura e costruita attorno ad un concetto ben chiaro. Gli elementi che formano quest’essenza sono tutti reminiscenze di viaggi e incontri con culture e mondi lontani, sensazioni provate negli anni, e gusti emotivi del tutto nuovi. L’allure coinvolgente rappresenta una vera sorpresa olfattiva. La delicatezza del giglio di sego si unisce allo stupore inaspettato del frutto miracoloso, rimasto nascosto per moltissimi anni. Il sillage invece deriva dal legno della corteggia di quercia, mentre la profondità dal patchouli asiatico. La pelle è il posto perfetto perché l’esperienza olfattiva di questa nuova fragranza si riesca a fondere con la persona e si riveli lasciando un’impronta di vero carattere, un ricordo indelebile, un desiderio irresistibile. Lo stesso nome Barénia si ispira all’aspetto carnale del cuoio. Elemento naturale, patrimonio artigianale ed emblema della Maison. La morbidezza con la quale si modella al semplice tatto o l’avvolgente forma che prende appoggiandosi alla pelle accompagnano l’audacia della nuova profumazione. L’incontro che si crea è passionale, libero e intrepido. La donna che sceglie di indossare Barénia nulla può fermare.
“La donna Hermès è spinta dalla curiosità. Guidati dall’istinto, i suoi cambi di rotta non sono mai passi falsi.”
I codici di Hermès, eleganti e senza tempo, sofisticati e iconici fanno capolino anche nell’idea di immagine che accompagna il profumo. Lo studio parte dal bracciale Collier de Chien ispirato ai collari per cani realizzati un tempo. Il cuoio si unisce al metallo. Gli accenti irriverenti affermano caratteri di indipendenza e forza. Per la prima volta lo spirito del bracciale viene ad ispirare anche il flacone di un profumo. Le linee sono pure e pulite, semplici e lineari. Il metallo ne conferisce un aspetto prezioso. La forma ellittica del vetro è infatti impreziosita da una placca con quattro borchie bombate, riprendendo quella del bracciale. Un accessorio dal carattere forte diventa simbolo di una fragranza che accompagnerà molte donne per l’intera vita. L’equilibrio di forze si ritrova nell’esperienza sensoriale completa. Gli elementi della natura e quelli di una storia chic si fondono per l’occasione in un contesto milanese d’altri tempi. Lo spazio della Galleria Massimo de Carlo presso Casa Corbellini-Wassermann è la cornice perfetta per la presentazione di una storia altrettanto elegante. L’atmosfera familiare e conviviale si sposa al sorriso disteso della Maison che accoglie i suoi ospiti, e all’autenticità delle parole sincere di Christine Nagel che riecheggiano tra le spesse pareti della casa milanese. Un’eleganza naturale. Un incontro misterioso. Un’unione semplice. Un momento spensierato.