MANIFESTO

#64

MUSE TWENTY FANZINE

Nuovi Orizzonti al London Film Festival

2023.10.05

Il 67esimo London Film Festival invita a far emozionare il Regno Unito con dodici giorni di film internazionali presentati nel cuore di Londra. Kristy Matheson si dichiara onorata ed entusiasta ad esplorare la profondità del cinema britannico pieno di nuovi talenti e moderne tecnologie.

Il British Film Institute presenta la nuova edizione del London Film Festival offrendo a registi, artisti e pubblico un grande momento per comunicare su larga scala, sperimentare idee e proporre nuove domande. La nuova direttrice Kristy Matheson propone oltre 300 film provenienti da più di 60 paesi presentando al pubblico pellicole internazionali al pari delle esposizioni di Venezia e Cannes.

Yorgos Lanthimos. Poor Things
Searchlight Pictures
From January 25th, 2024

 

Carico di aspettative è l’esplosivo e già celebre Poor Things di Yorgos Lanthimos che vede Emma Stone nei panni di una giovane donna nell’Inghilterra Vittoriana che si suicida e viene rianimata dal suo tutore, lo scienziato Dr. Goodwin Baxter, interpretato da Willem Dafoe. Una storia incredibile che narra la trasformazione di una donna attratta dalla mondanità che le manca, spinta a fuggire poi con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un avvocato scaltro e dissoluto in una travolgente avventura che si svolge su più continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella cresce salda nel suo proposito di battersi per l’uguaglianza e l’emancipazione, decisa di soddisfare tutti i suoi desideri carnali e spirituali.

Emma Stone, Poor Things by Yorgos Lanthimos. Courtesy by London Film Festival.

Kitty Green. The Royal Hotel
See-Saw Films
From November 3rd, 2023

 

The Royal Hotel esplora la vita di Liv e Hanna nel loro viaggio attraverso l’Australia; quando le due finiscono qualsiasi tipo di risorsa economica sono costrette a trovarsi un lavoretto in un pub di una periferica cittadina mineraria. Se Liv cerca di abbracciare e apprezzare il sentimento di avventura, Hannah inizia ad essere a disagio nella situazione sempre più precaria, così inizia la riflessione su uno spaccato sociale sempre più volto alla fragilità. Il film di Kitty Green è un intrigante thriller sociale che esamina sapientemente le dinamiche di potere maschio-femmina in un microcosmo della società australiana. Il Cast di The Royal Hotel vede come protagonista Julia Garner e Jessica Henwick.

The Royal Hotel by Kitty Green. Courtesy by London Film Festival.
The Royal Hotel by Kitty Green. Courtesy by London Film Festival.
The Royal Hotel by Kitty Green. Courtesy by London Film Festival.

Emerald Fennell. Saltburn
Metro-Goldwyn-Mayer
From November 17th, 2023

 

La sezione Opening Films della serata di Gala prevede Saltburn, scritto e diretto da Emerald Fennell. È un racconto esplicito che indaga la relazione tra privilegio e desiderio. Il thriller è stato descritto come “una storia malvagia” ambientata nei primi anni duemila all’Università di Oxford. Quello che per il momento è certo della trama è che il personaggio di Keoghan, Oliver Quick, uno studente di Liverpool verrà risucchiato nell’orbita dell’aristocratico Felix Catton, interpretato da Jacob Elordi, e che l’ossessione di Quick per Catton crescerà durante l’estate che i due trascorreranno nella casa di famiglia dell’affascinante ragazzo.

Saltburn by Emerald Fennell. Courtesy by London Film Festival.

Kevin Macdonald. High & Low: John Galliano
KGB Films

 

Uno tra gli attesissimi film è il nuovo documentario sul designer inglese High & Low: John Galliano, un perspicace docufilm che esamina la rapida ascesa e la cupa inclinazione della vita del celebre stilista. È lo scozzese Kevin Macdonald alla guida dell’eccitante documentario, regista Oscar nel 1999 per One Day in September. Questa volta presenta un viaggio verso la redenzione della controversa personalità creativa che ha fatto della moda la propria vita. Il percorso si rifa ai tratti salienti dell’infanzia e dell’età adulta di Galliano sino ad arrivare alla sua attuale redenzione come direttore creativo di Maison Margiela.

High & Low: John Galliano by Kevin Mcdonald. Courtesy London Film Festival.

Molly Manning Walker. How to Have Sex
Film4 Productions, British Film Institute
From November 3rd, 2023

 

Vincitore del premio a Cannes nella prestigiosa sezione Un Certain Regard, dedicata a registi esordienti o a pellicole particolarmente innovative, il film How to Have Sex della giovanissima Molly Manning Walker è un’interpretazione scintillante e fresca del mondo attuale. Questo debutto della scrittrice e regista 29enne indaga in modo inquieto ma anche celebrativo la vita di tre studentesse londinesi che si scrollano di dosso un pesante anno scolastico durante le loro vacanze estive. L’aspetto innegabile del film sembra essere il cast sorprendentemente riuscito, è il caso della giovanissima Mia McKenna-Bruce, che insieme alla regista disegna un profondo ritratto adolescenziale offrendoci uno sguardo attento sul quel delicato tema del consenso.

Mia McKenna-Bruce, How to Have Sex by Molly Manning Walker. Courtesy by London Film Festival.
How to Have Sex by Molly Manning Walker. Courtesy by London Film Festival.

Ryūichi Sakamoto. Opus (regia di Neo Sora)
KAB, Recorded Picture Company

 

Ryūichi Sakamoto è un amato compositore morto di cancro all’inizio del 2023, poco dopo l’uscita del suo ultimo album. È un film da attendere per l’intima narrazione diretta dal figlio del musicista che sapientemente documenta l’ultimo periodo di vita di Sakamoto. Il leggendario fondatore della Yellow Magic Orchestra e co-realizzatore di film di registi come Bernardo Bertolucci, Alejandro González Iñárritu e Brian De Palma. Opus è un’indagine intima che restituisce i sentimenti di un tenero rapporto tra padre e figlio, oltre che un revival delle opere più amate, tra cui l’etereo classico Merry Christmas Mr. Lawrence.

Opus by Ryūichi Sakamoto. Courtesy by London Film Festival.

Jonathan Glazer. The Zone of Interest
A24
From December 8th, 2023

 

The Zone of Interest attraverso l’occhio di Jonathan Glazer torna ad affrontare l’Olocausto basandosi sull’omonimo romanzo del 2014 di Martin Amis. È un film che per la critica costringe a gettare un gelido sguardo sulla frivolezza dietro un’imperdonabile brutalità storica. Rendendo il mostruoso mondano Glazer riadatta il dramma in totale mancanza di sentimentalismo descrivendolo come una delle situazioni più opprimenti di qualsiasi cosa abbiamo visto nei film sull’Olocausto prima. Rudolf, Hedwig e la loro famiglia vivono il sogno perfetto della periferia, con la loro casa e il loro giardino splendidamente ordinati, ma è come se dentro quella casa riecheggiassero i rumori del passato e i suoni della morte, perché Rudolf Hoss fu il comandante di Auschwitz. Glazer offre un film ambizioso, spostando i classici topic del dramma storico in una realtà ermeticamente sigillata.

The Zone of Interest by Jonathan Glazer. Courtesy by London Film Festival.
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2024.10.29

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